L’UFC utilizza – ormai un bel po’ di tempo – uno slogan ben preciso: “As real as it getting“. Un motto che ben si adatta anche alle iterazioni in salsa videoludica targate EA Sports. Infatti, con UFC 5 – pubblicato esclusivamente su console current gen: PlayStation 5 e Xbox Series X e S – e grazie al passaggio al motore Frostbite (lo stesso di EA Sports FC 24, Madden NFL 24 e NHL 24), ), la Ultimate Fighting Championship di arti marziali miste statunitense, si avvicina sempre più ad un realismo sbalorditivo. La formula è stata lievemente modificata, in tal modo, lo sviluppatore è riuscito a creare un gioco di combattimento tutto sommato di livello. Coloro che cercano enormi cambiamenti rispetto a UFC 4, tuttavia, potrebbero rimanere delusi dal fatto che, con questo nuovo capitolo della serie, non si sia (considerando anche la maggiore potenza computazionale delle attuali console da gioco), osato maggiormente, ma nel complesso – a nostro giudizio – EA Sports UFC 5 è un gioco a dir poco eccellente.
Versione testata: PlayStation 5
Eat, sleep, fight and repeat
Il pezzo forte di UFC 5 resta la modalità carriera; qui è possibile creare un combattente da zero (sia maschile che femminile) o importarne uno reale: Edson Barboza, Justin Gaethje, Dan Severn, Kimbo Slice e altri (se avete acquistato l’edizione deluxe del gioco) come leggende del calibro di Muhammad Ali, Mike Tyson e addirittura Bruce Lee. Dopodiché dovrete selezionare uno tra gli stili disponibili, ognuno dei quali offre un vantaggio e abilità in un’area specifica (con tanto di numerose sottocategorie come velocità del pugno, difesa da takedown, colpi in clinch). Ogni categoria garantisce un set di mosse iniziale costituita da sette categorie, di cui un’ottava derivante da combinazioni. I resto delle informazioni riguarda Nome e Cognome (l’elenco dei nomi pronunciati è ancora più ampio di prima), contatti sui social media e tante altre ancora.
Una volta creato il proprio alter ego virtuale, vi ritroverete in un combattimento in un’arena improvvisata nel cortile con un avversario relativamente a portata che funzionerà da espediente per dare al vostro personaggio – grazie alle registrazioni e alle condivisioni del combattimento da parte degli spettatori presenti – un po’ di notorietà sui social media e attirando quindi l’interesse della UFC. Il tutto è accompagnato da interazioni costanti con il vostro coach e le prime fasi fanno davvero un ottimo lavoro insegnandovi – con un ritmo vortiginoso – le basi della disciplina. Francamente, ci sentiamo di consigliarvi caldamente – se siete al vostro primo capitolo UFC – di iniziare proprio dalla modalità carriera, se non altro perché avrete la possibilità di comprendere praticamente tutto ciò che dovete sapere sul gameplay.
Modalità aggiuntive? Combatti ora (che permette di organizzare una partita veloce), partite a contratto (battaglie generate che se completate vi daranno ricompense bonus) e una modalità carriera online. Questa è un’interessante interpretazione del multiplayer con gli elementi di progressione presenti nella modalità carriera. Anche alle difficoltà più elevate, l’IA avversaria tende ad essere piuttosto prevedibile, ma gli avversari umani danno ai combattimenti un certo brio che non vi farà stancare dei combattimenti.
Una volta che avrete carpito gli elementi principali del combattimento, la modalità carriera diventerà (ben presto) un ciclo perpetuo e costante: firmerete un contratto, sceglierete un avversario con cui combattere, entrerete in modalità allenamento per diverse settimane, migliorerete le abilità del personaggio. Ciò – sebbene possa essere caratterizzato da una certa ripetitività – vi consentirà di affinare sempre più le vostre abilità da “fighter”.
Un altro elemento cardine per diventare un combattente di tutto rispetto, è l’allenamento con lo sparring che oltre a farvi imparare meglio a bloccare, schivare, colpire ecc. vi permetterà – grazie al risultato raggiunto (con tanto di obiettivi secondari) – di ottenere punti evoluzione addizionali. Questi punti possono essere spesi per migliorare gli attributi e acquistare ulteriori vantaggi come nuove mosse o per aiutarvi a recuperare più rapidamente dagli infortuni. Il sistema funziona ma presenta una criticità da segnalare; nello specifico abbiamo subito più danni in allenamento che durante i combattimenti veri e propri. La conseguenza più rilevante? Più avanzerete nella carriera da combattente, più spesso sarete attanagliati dagli infortuni. Che si tratti di una distorsione alla caviglia o di un una ferita al volto, alla fine avrete bisogno di un certo livello di cure mediche. Gli infortuni rallentano la preparazione al combattimento, ma usando il denaro guadagnato nei combattimenti, potrete curare le ferite, recuperando il tempo di allenamento perduto. Non è purtroppo economico.
A proposito di allenamento, ci siamo trovati in difficoltà con alcuni obiettivi di allenamento. Pur premendo il relativo comando, l’obiettivo non risultava completato. Che si tratti di un bug? Assolutamente no! Semplicemente non avevamo “acquisito” la competenza in quel determinato colpo o non lo avevamo acquistato. Questo purtroppo accade con qualsiasi mossa non ancora “conosciuta”. Bastava inserire un semplice suggerimento o qualcosa di chiaramente visibile che avvisasse che non avevamo imparato quella mossa.
Migliorie al gameplay
Il sistema di presa è stato revisionato in modo approfondito. Muovendo la levetta destra nella direzione indicata si tenterà una fuga, mentre tenendo premuto R2 mentre si muove (sempre) la levetta destra ci si difenderà e/o contrasterete i copi diretti o ancora, se doveste raggiungere una posizione di vertice a terra, avrete invece l’opportunità di colpire l’avversario con diretti, ganci e gomitate (micidiali). Se doveste però perdere il “controllo”, il relativo misuratore diminuirà leggermente. Se non sarà del tutto esaurito, resterete “soltanto” feriti e dovrete compiere una “fuga disperata”. Se quel contatore è invece esaurito, tuttavia, verrete inevitabilmente sottomessi. Più mosse imparerete, più opzioni appariranno a schermo, ma dovrete essere pazienti con i movimenti della levetta perché tenendola premuto troppo presto i suggerimenti scompariranno del tutto. Se eravate abituati al sistema di prese originale, è ancora disponibile. Il nuovo sistema però è maggiormente semplificato e molto più accessibile e ben integrato nel gameplay rispetto al passato in cui sembrava fuori posto rispetto al resto. Quando tenterete una sottomissione o una transizione, il tutto vi sembrerà più a portata e naturale da eseguire. Colpi brevi, gomitate e altre tecniche sono di grande aiuto e vi consigliamo di mixarli per ottenere un bel vantaggio sull’avversario (umano o no). Un’altra piccola modifica rispetto a prima riguarda il modo in cui funzionano gli attacchi rotanti, che richiedono due pulsanti per avviare un movimento rotatorio e quindi la giusta sequenza di pressione dei pulsanti successivi per eseguire la mossa. I knockout rapidi sono meno comuni quando saprete come schivare, bloccare, allontanarvi e recuperare.
Per aiutarvi in combattimento, ci sono suggerimenti nell’angolo che vi avvisano quando avete poca resistenza, avete eseguito un colpo particolarmente brutto o quando siete feriti gravemente. Questi sono utili quando siete nei guai, specialmente all’inizio della carriera.
Detto questo, c’è sempre stato nei capitoli di UFC un certo senso di maggiore rischio rispetto a quanto potesse essere l’effettiva ricompensa del rischio preso, poiché sferrare colpi forti può far sì che il combattente si stanchi più velocemente o addirittura si esponga maggiormente ad un potente contrattacco che porrà prematuramente fine alla partita. Questi aspetti fisici e le collisioni dei colpi inferti e non sono ben rappresentati grazie al motore Frostbite. Le centinaia di varianti di contusioni e tagli che un combattente può subire sono davvero impressionanti. La varietà di infortuni che possono presentarsi e il modo in cui possono continuare a peggiorare durante la partita, incidendo negativamente sulla salute del combattente, sembrano davvero molto autentici. C’è anche un medico specializzato che può entrare di tanto in tanto per assicurarsi che il combattente sia in grado di andare avanti dopo aver subito troppi danni al viso.
Inoltre, c’è una regola che viene palesemente ignorata in UFC 5: colpire un avversario a terra. Durante lo sparring e durante i combattimenti ci sono stati momenti in cui siamo riusciti a dare una ginocchiata alla testa a un combattente, anche se aveva una mano sul tappeto (davvero senza senso).
Grafica e tecnica
Come anticipato, il gioco è passato al motore Frostbite. I combattenti hanno un bell’aspetto sul ring, i danni sono incredibilmente dettagliati e, grazie all’NVMe di PlayStation 5, i tempi di caricamento sono incredibilmente rapidi. Tuttavia, non tutto ha funzionato alla perfezione nel passaggio al motore Frostbite. Ogni tanto le animazioni degli arti sono un po’ buffe, non tanto durante il combattimento in sé quanto in seguito. C’è un replay di stampo cinematografico che avviene alla fine delle partite che mette davvero in risalto la grafica. Sarà infatti possibile dare uno sguardo al rallentatore da più angolazioni che mostra l’ultimo colpo del match. E proprio durante questi replay abbiamo assistito a cose tanto irrealistiche quanto divertenti, come cadute sul tappeto un po’ così o movimenti strambi di braccia e gambe.
Detto questo, le presentazioni e le “entrance” dei lottatori sono curate in ogni minimo dettaglio, a partire dalla musica che li accompagna, passando per il ring announcer che li presenta al pubblico, fino ad arrivare alle movenze distintive e all’incitamento del pubblico (che da davvero la sensazione di essere nell’arena). Da segnalare – infine – una IA (purtroppo) non sempre brillantissima e qualche testo a schermo non chiaramente leggibile.
Commento finale
Se avete giocato già ad UFC 3 e ad UFC 4, allora vi sentirete a vostro agio in UFC 5. La nuova iterazione targata EA Sports è decisamente simile, ma presenta una serie di aggiornamenti nelle aree giuste. Le mosse sono per lo più le medesime, anche se il combattimento a terra, così come le prese, hanno fatto un bel passo in avanti, risultando essere – in aggiunta – anche più accessibili. Incredibile anche la presentazione, così come la veste grafica grazie al motore Frostbite. Peccato per alcuni bug (fra i più esilaranti che abbiamo visto in anni recenti). A parte questi lievi problemini, EA Sports UFC 5 è un gioco eccellente con cui passare molto tempo e che consigliamo a tutti gli amanti della Ultimate Fighting Championship.