Recensione NHL 24, un ottimo titolo a metà tra simulazione ed immediatezza

Come avrete intuito, ci appassiona parlarvi di produzioni riguardanti sport considerati minori in Italia, ma il caso di NHL 24 è un pochino diverso. Si tratta infatti di una disciplina che, per una serie di ragioni, viene considerata di nicchia anche oltreoceano, dove è indubbiamente più famosa e seguita. Vuoi per ragioni geografiche, vuoi per una sua maggiore attitudine all’animosità agonistica (che non lo rendono esattamente uno sport per tutti), l’hockey su ghiaccio osserva da una certa distanza i riscontri di pubblico del basket, del football americano ma anche del baseball. Tutte discipline che hanno beneficiato, quest’anno, di titoli decisamente interessanti: da NBA 2K24 a Madden NFL 24, passando per ben due filosofie contrapposte del diamante con MLB The Show 23 e Super Mega Baseball 4.

Con questa piena consapevolezza, EA Sports non ha mai rinunciato a proporre ogni anno la sua chiave di lettura di questo sport, grazie anche al fascino della storica licenza NHL. Cogliendo le occasioni per rendere la serie un vero e proprio laboratorio di ricerca e sviluppo per feature poi ereditate dagli altri titoli sportivi della software house. NHL 24, in quest’ottica, continua un percorso intrapreso dalle iterazioni precedenti, regalando un capitolo ottimo soprattutto per la nuova utenza.

NHL 24 è disponibile per PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One ed Xbox Series dal 6 Ottobre.


Versione testata: PlayStation 5


Lame su ghiaccio

C’è una cosa che può rendere la serie NHL piuttosto simpatica al pubblico del vecchio continente. A parte una struttura generale che poggia su un gioco dalle regole semplici (e che tendono a non risultare aliene come quelle del baseball, ad esempio), il titolo EA Sports è pensato per poter essere fruito sia da veterani, sia da giocatori occasionali.

In questo senso, NHL 24 conferma la tradizione recente della saga, proponendo un ampio ventaglio di personalizzazioni non solo nella difficoltà, ma anche nei rinnovati sistemi di controllo. Si passa quindi, senza soluzione di continuità, da un approccio più leggero ed arcade (anche nell’impostazione delle azioni più complesse) ad uno molto più raffinato e simulativo. In entrambi i casi, l’esperienza pad alla mano è semplicemente perfetta: si scivola sul ghiaccio rapidamente da un punto all’altro del rink, preparandosi a gestire triangolazioni velenose per liberare il tiro… o facendo sentire le spalle agli avversari troppo insistenti.

L’unica cosa che può risultare fastidiosa è la gestione difensiva delle partite, con la sua limitata possibilità di selezionare i giocatori da poter controllare direttamente. Forse una “scoria” dovuta alle nostre abitudini ludiche europee prettamente calcistiche, ma soprattutto all’inizio è un pochino destabilizzante e “stona” con il controllo pressoché totale delle fasi offensive.

Ve lo assicuriamo, c’è da divertirsi con NHL 24.

Se dunque pad alla mano NHL 24 riesce nell’obiettivo più complesso, non possiamo che ritenerci soddisfatti anche del comparto visivo e della presentazione. Anche al netto di un impatto grafico non al livello dell’attenzione vista in Madden NFL 24, l’hockey di EA Sports è estremamente pulito e piacevole da vedere, grazie anche alla cura riposta nella resa dei giocatori e delle arene. Il ruolo del leone lo gioca il rink stesso, con la sua superficie in ghiaccio che si deteriora visibilmente nel corso dei match.

Non tutto però ci ha convinto. Anzitutto, sussiste un po’ di dislivello grafico tra arbitri ed atleti, che emerge fin troppo vistosamente nei replay. Anche le telecamere non sempre sono puntuali, “perdendosi” qualche frame di troppo se non addirittura gli stessi giocatori nelle fasi di festeggiamento.

Ad ogni modo però, l’accessibilità della produzione rende, di fatto, estremamente facile avvicinarsi alla frenesia di questo sport, anche se non avete mai tentato un approccio. Ed una buona parte del merito viene anche da alcune introduzioni importanti.

Fallo è quando arbitro fischia (cit.)

Hockey, che fatica

Il motore grafico Frostbite alimenta, in questa nuova edizione del franchise, il nuovo Exhaust Engine. Si tratta, in sostanza, di un “pacchetto” di innovazioni tecniche che sfrutta il dialogo tra sistemi ludici per migliorare sensibilmente l’esperienza sulla pista ghiacciata.

I sistemi Sustained Pressure e Goalie Fatigue ne sono un esempio calzante, ideati per ricreare e far vivere i momenti di maggiore intensità di uno sport fisico come l’hockey. Entrambi i fattori lavorano in sinergia per ricreare gli attimi più accesi dei match, mettendo sulla bilancia il peso della fatica accumulata e dell’insistenza offensiva. Grazie alla Sustained Pressure infatti, i giocatori che si trovano in costante fase d’attacco possono beneficiare di un temporaneo malus inflitto agli avversari. A causa della pressione subentrerà infatti la disattenzione e potranno lasciare più spazi per movimenti e giocate. Di converso, il team in attacco potrà ritrovarsi a poter porre in essere azioni offensive più incisive e precise.

La fatica dei portieri rende l’esperienza molto più realistica e divertente.

Il sistema Goalie Fatigue, invece, comporterà l’affaticamento del portiere di fronte a costanti interventi, riducendo la capacità di reagire ai tiri con tempestività ed efficienza. Questo aspetto, lungi dall’essere una mera gimmick, contribuisce all’aumento del realismo delle partite soprattutto per quanto riguarda le azioni offensive. Visibilmente ridotta è infatti la necessità di ricorrere a schemi “sicuri”, quasi imprescindibili per segnare nei precedenti capitoli.

Tutto questo, unito ad un rinnovamento in termini di fisica ed animazioni (soprattutto quelle dei portieri), porta NHL 24 a segnare una piccola grande rivoluzione del contatto fisico. Gran parte del merito è legato ad un sistema rinnovato di body check, molto più realistici che in passato, grazie anche a qualche piccola chicca come la possibilità di rompere il vetro mandando l’avversario piedi all’aria. In questo ambito, non ci troviamo di fronte ad un prodotto “ricco” come EA Sports FC 24, ma al tempo stesso ci è sembrato molto più rifinito e meno incline ai bug.

Ora del riposino, caro.

Momenti di gloria

Come da tradizione EA Sports, anche NHL 24 è ricchissimo di modalità per ogni giocatore.

In maniera simile agli altri sportivi della software house statunitense, troviamo World of Chel. Si tratta dell’equivalente del Pro Club di EA Sports FC ed introduce alcune novità apprezzabili. Ad esempio c’è il nuovo formato dei playoff della EA SPORTS Hockey League, che ricalca quanto accade nel corso della Stanley Cup (quattro vittorie su sette partite per alzare la coppa). La creazione del proprio giocatore è stata rivista, rendendola al contempo più pratica ma anche più estesa grazie alle possibilità del Battle Pass. Quest’ultimo consente di accedere a tanti nuovi oggetti e classi. Doppia nota positiva: non solo gli oggetti acquisiti potranno essere trasferiti sul prossimo capitolo, ma ad oggi non vi sono che oggetti estetici tra le microtransazioni. Sinceramente, speriamo che resti tutto così, con gli oggetti legati alle funzionalità ludiche vincolati a livelli gratuiti alla portata di tutti.

La personalizzazione è più semplice ma non per questo senza opzioni.

Impossibile poi non citare anche l’equivalente dell’Ultimate Team di NHL 24, ovvero l’HUT (Hockey Ultimate Team). Tendenzialmente il suo funzionamento è simile a quanto apprezzato altrove ma il team di sviluppo ha deciso di “osare” sperimentando qualcosa di nuovo. Lo ha fatto attraverso l’introduzione dei nuovi HUT Moments, che permettono di rivivere i momenti più importanti della storia di questo sport. Non si tratta solo di replicare particolari azioni, ma di calarsi nell’esatto “momento” legato al ricordo agonistico, per poterlo mettere nuovamente in scena. Non senza grosse soddisfazioni, lo ammettiamo.

Altrettanto immancabile la modalità Franchise, in cui poter gestire la propria franchigia attingendo dalle numerose licenze del titolo (non solo nordamericane, sia chiaro), così come la oramai storica Be a Pro. Ed ovviamente sono presenti altresì tutte le più classiche e tradizionali repliche dei campionati reali, con anche la già citata Stanley Cup. Su questo versante sarebbe stato interessante assistere a qualche soluzione inedita, ma dobbiamo essere sinceri: si tratta di modalità che, per loro stessa natura, sono vittime di una sostanziale immobilità non solo nell’hockey.

Passi avanti infine sul versante cross-play. Introdotto per la prima volta l’anno scorso, NHL 24 ha approfondito la funzionalità migliorando non solo gli aspetti social, ma anche l’infrastruttura tecnica. C’è tuttavia ancora margine di miglioramento, soprattutto nell’implementazione con HUT, ad oggi ancora orfana di alcune feature (come le classifiche condivise).

Alcune modalità son piuttosto vecchie, altre son state piacevolmente rinnovate.

Commento finale

NHL 24 è la nuova iterazione della serie tradizionalmente più sperimentale di EA Sports. Con questa edizione il team di sviluppo non si discosta dal percorso intrapreso negli anni, mettendo sul piatto un titolo ricco, estremamente accessibile e palesemente divertente. Ovviamente, come tutti gli sportivi annuali, la portata innovativa non è così marcata come si sarebbe auspicato. Tuttavia il maggiore traguardo è proprio essere riusciti a trasmettere le sensazioni di uno sport così frenetico, grazie alle idee introdotte con l’Exhaust Engine e non solo. Un titolo che dunque risulta consigliabile per tutti gli amanti dell’hockey, ma anche (e soprattutto) per chi vuole avvicinarsi al rink per la prima volta.

8.0

NHL 24


NHL 24 è la nuova iterazione della serie tradizionalmente più sperimentale di EA Sports. Con questa edizione il team di sviluppo non si discosta dal percorso intrapreso negli anni, mettendo sul piatto un titolo ricco, estremamente accessibile e palesemente divertente. Ovviamente, come tutti gli sportivi annuali, la portata innovativa non è così marcata come si sarebbe auspicato. Tuttavia il maggiore traguardo è proprio essere riusciti a trasmettere le sensazioni di uno sport così frenetico, grazie alle idee introdotte con l'Exhaust Engine e non solo. Un titolo che dunque risulta consigliabile per tutti gli amanti dell'hockey, ma anche (e soprattutto) per chi vuole avvicinarsi al rink per la prima volta.

PRO

Accessibile e capace di essere tanto arcade quanto simulativo | Le idee introdotte con l'Exhaust Engine contribuiscono alla frenesia dell'esperienza | Colmo di contenuti |

CONTRO

Qualche titubanza nella grafica ed in alcune animazioni | Non ci sono grandi novità per gli assidui della serie | L'IA può essere ancora migliorata |
Danilo Di Gennaro
Danilo Di Gennaro
Viaggiatore nel tempo, utilizzatore della Forza, ex SOLDIER di 1° classe. Accanto ad una passione incrollabile verso il media videoludico da oltre 30 anni, nel tempo mi appassiono quadrimensionalmente a tutto ciò che proviene dal Giappone, nonché a cinema, serie tv, supereroi e molto altro. Allons-y.

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