Recensione WarioWare: Move It!, gradite un hamburger all’aglio?

WarioWare: Move It! segna il ritorno del party game più dissacrante di Nintendo, dopo il buon successo raccolto da Get It Together! nel 2021. Come da pronostici, la robusta controparte di Mario porta con sé un nuovo carico di incredibili minigiochi che faranno la felicità dei fan. Ma la serie WarioWare, nata oramai vent’anni fa con Minigame Mania per GameBoy Advance, ha sempre regalato tanto pur lasciando spesso con l’amaro in bocca.

Fin dai tempi di Gold, abbiamo spesso notato che il team di Intelligent Systems, benché indiscutibilmente talentuoso, ha fin troppo spesso “giocato sul sicuro” con la serie, limitando la portata innovativa e l’offerta contenutistica. Move It! arriva, all’interno di un’annata meravigliosa per i first party Nintendo, per colmare la lacuna di un titolo adatto ai salotti nelle serate più spensierate. Un obiettivo, quest’ultimo, sul quale possiamo già rassicurarvi. Ma sarà riuscito altresì a risolvere i peccati originali del brand?

WarioWare: Move It! è disponibile su Nintendo Switch dal 3 Novembre in formato fisico e digitale.


Versione testata: Nintendo Switch


Vacanze… movimentate

Wario ha un’autentica adorazione per l’aglio, è una cosa abbastanza risaputa. Un bel giorno, nota però un’offerta incredibile: la chance di vincere un sontuoso soggiorno premio sull’isola Solospasso. Un concorso attraente, strutturato in stile Willy Wonka: comprate hamburger all’aglio per trovare il biglietto vincente. Quando l’irresistibile desiderio di panini a base del miracoloso antiossidante incontra l’opportunità, Wario non si fa scappare la ghiotta prospettiva. Dopo aver ingurgitato una mole considerevole di cibo, ecco il biglietto vincente per lui… e per un totale di venti persone. Inizia così, assieme ai suoi amici, il più classico dei viaggi di lavoro. Arrivati sull’isola, verranno omaggiati con le misteriose pietrepose, capaci di attirare la buona sorte secondo le credenze locali. Cosa potrà mai andare storto, vero?

Wario la sa lunga su come motivare spese aziendali non esattamente congrue.

La premessa narrativa, come da tradizione per la serie, crea un simpatico pretesto per motivare le nuove peripezie di Wario & compagnia. La modalità Storia infatti racconta la permanenza sulla meravigliosa isola di Solospasso, tra un evento rocambolesco e l’altro, fino ad una inevitabile minaccia finale da risolvere a colpi di minigiochi. Particolarmente piacevole è l’intera presentazione, grazie a sgargianti cutscene animate ricche di personalità nonché ad un doppiaggio completamente in italiano, azzeccato e divertente. Altrettanto solida è la realizzazione tecnica per un titolo che non mette granché sotto pressione l’hardware di Nintendo Switch.

Ma è proprio la modalità Storia che rappresenta croce e delizia della produzione Intelligent Systems, per il ruolo che svolge all’interno dell’economia ludica di Move It!.

Le boss fight sono presenti e sono piuttosto simpatiche.

WarioWare o WarioWar?

La particolarità di questo nuovo capitolo di WarioWare è la commistione, sempre più coerente, tra minigiochi intuitivi e movimenti corporei.

Move It! infatti fa eccellente uso dei giroscopi e sensori dei controller di Nintendo Switch grazie all’uso di particolari pose da assumere nel corso del gameplay. Ed è proprio qui che la modalità Storia svolge la sua funzione principale: introdurre i player al corretto posizionamento per effettuare i minigiochi. Tutte le attività, infatti, sono idealmente suddivise in categorie distinte, a seconda della posizione di partenza richiesta per effettuare l’interazione necessaria. Gli sviluppatori di Intelligent Systems si sono sbizzarriti in questo senso, mettendo nel titolo una grande quantità di posture ed una altrettanto invidiabile selezione di minigiochi pensati in funzione dei movimenti eseguibili.

Si passa ad esempio da tradizionali pose a braccia spalancate alla impugnatura di una spada, per poi finire in aree completamente senza senso. Per farvi alcuni esempi, preparatevi ad accucciarvi in una posizione che richiama la stance di un lottatore di sumo, oppure tenetevi pronti a posare i controller su un piano orizzontale… o farli cadere letteralmente nel vuoto (occhio a tenere ben saldo il laccio di sicurezza!).

Alcune interazioni sono tradizionali, altre completamente fuori di testa.

Sbirciando nelle foto a corredo di questo articolo, capirete bene che si passa da azioni piuttosto pacifiche ad attimi di autentica follia, con pose equivoche o letteralmente insensate (il mio cane ancora mi guarda perplesso dopo aver eseguito alcune posizioni particolari…). Si tratta del maggior pregio di Move It!, che esalta la propria natura da party game abbracciando completamente la pazzia e la goliardia.

Proprio in questo senso, WarioWare si conferma anche in questa occasione una serie nata e pensata per essere maggiormente fruita in multiplayer. Grazie a diverse configurazioni (bastano anche un joycon a testa per giocare in due) e tipologie ludiche, i giocatori potranno affrontare nella modalità Party sfide incredibili, mettendo a dura prova i riflessi e la serietà di ciascuno. Non ve lo nascondiamo: alcuni momenti in compagnia potrebbero regalarvi alcune delle risate più spontanee e selvagge in compagnia di un party game. Insomma, la missione delle follie di Wario può dirsi ancora una volta compiuta.

La sfida tra altri giocatori si farà sempre ardua.

Oltre le pietrepose c’è di più…?

Quindi come party game non abbiamo sostanzialmente nulla da recriminare a questo Move It!, tuttavia… va tutto per il verso giusto? Beh, sfortunatamente non proprio.

Vi abbiamo anticipato che la modalità Storia è croce e delizia della produzione. Se l’aspetto positivo è la sua natura di gioioso e calzante tutorial per introdurre alla filosofia di questo nuovo WarioWare, l’aspetto negativo è invece la proverbiale assenza di stimoli. Purtroppo, tutti i livelli proposti possono essere portati a termine in due ore scarse. Sebbene sia possibile sbloccare una modalità Museo, in cui rigiocare ciascun minigame, nonché tutta una serie di opzioni remix di crescente difficoltà, non esistono reali motivazioni, per il giocatore singolo, per intrattenersi oltre i titoli di coda. Certo, fare tutto potrebbe portare via (a seconda dell’abilità individuale) anche un quantitativo di ore vicino alla doppia cifra… ma il rischio di non avere un reale mordente per volerlo fare, beh, c’è.

L’infrarosso da vita ad una delle interazioni più affascinanti di Move It!

Nonostante premesse affascinanti, Move It! finisce dunque nell’inciampare ancora una volta nello stesso problema strutturale della serie, fermandosi poco sotto alle soglie della memorabilità.

Gli stessi minigiochi inoltre, tra i più ispirati della serie (e che pescano a piene mani da uno dei capitoli meglio riusciti, Smooth Moves) soffrono la scarsa funzionalità di alcune pose. Si tratta di un problema che riguarda un ristretto numero di casi, ma abbiamo riscontrato che alcune posizioni non vengono correttamente rilevate dal sistema di input, soprattutto nella foga del momento. Un problema che ci si può aspettare in situazioni di questo tipo, ma che forse si poteva evitare con una fase di testing più calibrata. Vogliamo tuttavia rassicurarvi: soprattutto quando sarete in gruppo, non ci farete granché caso, visto che gli occhi lacrimeranno per le risate.

Commento finale

WarioWare: Move It! ha pregi indiscutibili. Sa essere esilarante, le attività sono a tratti geniali ed in compagnia saprà regalarvi momenti di autentico degrado dissacrante. Tuttavia, il ritorno del brand non risolve alcuni limiti propri della serie, su tutti una atavica carenza di contenuti (soprattutto sulla distanza) nonché una longevità praticamente inesistente per coloro i quali vorranno cimentarsi in solitaria sull’isola Solospasso. Consapevoli di tutto questo, la nuova produzione Nintendo è, con ogni probabilità, una delle scelte migliori per una serata goliardica tra amici nonché un party game meravigliosamente folle.

7.5

WarioWare: Move It!


WarioWare: Move It! ha pregi indiscutibili. Sa essere esilarante, le attività sono a tratti geniali ed in compagnia saprà regalarvi momenti di autentico degrado dissacrante. Tuttavia, il ritorno del brand non risolve alcuni limiti propri della serie, su tutti una atavica carenza di contenuti (soprattutto sulla distanza) nonché una longevità praticamente inesistente per coloro i quali vorranno cimentarsi in solitaria sull'isola Solospasso. Consapevoli di tutto questo, la nuova produzione Nintendo è, con ogni probabilità, una delle scelte migliori per una serata goliardica tra amici nonché un party game meravigliosamente folle.

PRO

Oltre 200 minigiochi folli e divertenti | Le interazioni fisiche sono ben implementate | In compagnia è delirante |

CONTRO

La modalità Storia si esaurisce in meno di due ore | Davvero pochi stimoli per chi vorrà giocarlo in solitaria | Alcune pose sono meno responsive di altre |

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