Recensione WWE 2K16

Questo è il Wrestling, signori!

Versione testata PlayStation 4.

2K Sports aggiunge un’altra produzione targata Yuke’s e Visual Concepts al suo ampio portfolio di titoli sportivi: W2K16. L’unico ed inimitabile simulatore di wrestling torna sul piccolo schermo delle nostre televisioni per farci massacrare i nostri avversari tramite l’ausilio dei nostri joypad, a colpi di DDT e Bodyslam. WWE 2K16 è disponibile su PlayStation 3, PlayStation 4, Xbox 360 e Xbox One a partire dal 30 Ottobre di quest’anno. Scopritene con noi le novità ed i punti di forza.

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Varietà di scelta

Contrariamente alla precedente apparizione del titolo, questa volta 2K ha deciso di ampliare la prospettiva e dar retta ai tanti fan di questo sport che hanno voluto la giusta attenzione dedicata ad un più ampio e variegato roster di personaggi,image 2015 08 25 17 10 45 3497386622 che vanta adesso oltre 120 lottatori.

Sebbene la maggior parte del roster sia formato da personaggi maschili, non mancano le Divas che sono presenti, in numero sicuramente ridotto, ma rappresentantivo delle personalità più rilevanti. .

Il titolo si presenta oggi con una nuova e più pulita interfaccia di gioco, che ci permetterà di avere facile accesso alle modalità di gioco, le stesse dello scorso anno. Presente ovviamente la classica Esibizione, che ci permetterà di affrontare un rapido match con la possibilità di scegliere la quantità di avversari e gli avversari stessi, alla modalità My Career, in grado di mettere il nostro personalissimo personaggio, creato tramite un apposito editor pieno di incredibili opzioni, sotto la luce dei riflettori di piccoli campionati di wrestling, e di farlo crescere di categoria in categoria, fino al conseguimento del titolo.

Interessante, inoltre, la possibilità di effettuare scelte all’interno ed all’esterno dei match, in grado di modificare il nostro allineamento, e di portare il nostro personaggio verso i “Face”, i buoni della situazione, oppure verso gli “Heel”, i cattivi.

La nuova soluzione targata 2K Sports si rivela, nel gameplay, vincente sotto ogni punto di vista; un netto miglioramento rispetto alle apparizione del passato. Il gameplay è diventato infatti più tecnico ed equilibrato grazie ad alcune innovazioni che verranno sicuramente apprezzate dai giocatori più smaliziati, ma anche da quelli che vi si avvicinano per la prima volta, a patto che si segua l’utile tutorial. In primo luogo è stato risolto un problema con le contromosse. Ora ciascun personaggio comincerà l’incontro con un certo numero di contromosse disponibili indicato in una apposita barra. Esaurite le contromosse non potrete più utilizzare questo tipo di attacco e vi ritroverete a dover fare i conti con i colpi dei vostri avversari. Altra interessante novità riguarda la resistenza allo schienamento. Durante la fase dello schienamento comparirà sullo schermo un cerchio con due cursori, se siete voi ad attaccare dovrete far si di superare la resistenza del vostro avversario completando l’apposita barra, nel caso siate voi a subirlo dovrete tenere quanto più lontano dal limite il cursore del vostro avversario. Naturalmente maggiore sarà il grado di abilità dell’avversario, più ampio sarà il margine che il cursore vi concedere per resistere o attaccare. Quando si evita un tentativo di schienamento inoltre, viene consumata una “mossa finale”. Queste due semplifici introduzioni, che sicuramente non piaceranno a molti, contribuiscono a rendere molto più interessante lo scontro con un avversario alla pari, costringendovi a pianificare i vostri attacchi e a non bruciarvi la possibilità di uno smackdown. Ci è piaciuta inoltre la presenza del manager sul ring, adesso attivo ed in grado di distrarre il nostro avversario nel corso di un match. 

Nonostante il netto miglioramento dal punto di vista del gameplay, restano ancora evidenti alcune artificiosità del sistema di controllo, che rendono in alcuni casi il nostro personaggio piuttosto legnoso da controllare. Certo alcune di queste animazioni sono per così dire insite nelle movenze del personaggio, ma continuiamo a pensare che qualcosa sotto questo profilo andrebbe fatto.  A partire dal 25 novembre comunque è disponibile uno speciale DLC chiamato New Moves Pack che aggiunge ben 35 nuove combinazioni di mosse ai vostri personaggi al costo di 3,99 euro: tra queste alcune delle più spettacolari sono il Cross-Legged Fisherman Buster, l’Electric Chair/German Suplex Combo, Knee Drop Brainbuster o lo Straight Jacket German Suplex.

Testimonial del titolo è quest’anno Stone Cold Steve Austin, protagonista inoltre della speciale modalità di gioco chiamata Showcase, che ci permetterà di vivere e rivivere la carriera della grande star, dall’esordio al gran finale, senza dimenticare i periodi di stop e gli infortuni subiti. Questa stessa modalità funge più da “film” che da vero e proprio videogioco; più che donarci la libertà di affrontare i match come più desideriamo, infatti, verremo spesso guidati nel completamento di determinati obiettivi che ci permetteranno poi di accedere alla traccia video successiva che ci mostrerà il successo (o l’insuccesso) del famoso Wrestler.

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Il titolo risulta praticamente ingiocabile in modalità online. Lag ed input lag regnano sovrane, con ritardi che spaziano da 1 a 3 secondi, rendendo l’esperienza di gioco tutt’altro che piacevole; per questo ne sconsigliamo l’acquisto a chiunque abbia in mente di portare a casa il nuovo titolo di wrestling targato 2K Sports esclusivamente per poter giocare in compagnia di sconosciuti provenienti da qualsiasi parte del mondo.

Il discorso cambia, invece, se si decide di affrontarlo come un party game e di giocare in compagnia dei propri amici all’interno della stessa abitazione e facendo uso della medesima console. Da questo punto di vista WWE 2K16 si riconferma ancora una volta un ottimo titolo multigiocatore, capace di regalare ore ed ore di intrattenimento.

Qualche sbavatura di troppo

Se dal punto di vista del gameplay WWE 2K16 riesce a sorprendere, ad innovare e raddrizzare tutto ciò che prima non andava nella precedente edizione del titolo, dal punto di vista tecnico è quanto mai deludente soprattutto se lo si paragona all’ottimo lavoro di rifinitura operato nel gameplay. Se le figure principali del roster, infatti, risultano ben definite e dettagliate, tutti i personaggi secondari passano invece in secondo piano con una serie di asset probabilmente creati in fretta e furia. Anche dal punto di vista delle prestazioni il titolo delude parecchio, soprattutto laddove nel corso di modifiche facendo uso dell’editor, ci ritroveremo a dover attendere lunghi ed estenuanti tempi di caricamento, capaci di mettere a dura prova i nostri nervi.

Molto curato il comparto audio, che si dimostra all’altezza di una produzione sportiva d’alto livello, vantando una telecronaca di tutto rispetto e degli effetti sonori quanto mai simili alla realtà.

Commento finale

La serie di videogiochi W2K è in continua evoluzione e W2K16 ne rappresenta l’ultimo gradino di sviluppo. Un netto passo avanti rispetto al passato per quanto concerne il gameplay, migliorato grazie ad un più ampio roster di personaggi e per alcune scelte che hanno corretto i diffetti della precedente produzione. Ancora da rivedere invece il comparto tecnico, graficamente peccaminoso su più fronti, soprattutto per quanto riguarda la modellazione dei personaggi secondari (sappiamo che 2K può fare di più); da premiare, invece, il comparto sonoro, quanto mai fedele alla realtà ed in grado di immergerci alla perfezione nell’ambiente sportivo in cui ci ritroviamo catapultati. Un sicuro acquisto per i fan di questo sport ed una valida opzione per chi cerca un gioco in cui si picchia duro.

Pro Contro 
– Roster ancora più ampio
– Notevoli miglioramenti nel gameplay
– Alto quantitativo di opzioni nell’editor
– Comparto sonoro di prim’ordine
– Graficamente si poteva fare di più
– Caricamenti estenuanti
– Ancora qualche piccolo difetto nel controllo dei personaggi
  Voto Globale: 80
 
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