C’è qualcosa di unico nel rispolverare vecchie glorie del passato, soprattutto quando si parla di un fenomeno come Yu-Gi-Oh!. Chiunque sia cresciuto tra duelli con amici, mazzi costruiti con fatica e sfide contro l’intelligenza artificiale sa bene quanto il franchise di Konami abbia segnato un’epoca. Yu-Gi-Oh! Early Days Collection promette di riportarci proprio lì, a quel tempo in cui i giochi di carte digitali stavano prendendo forma, tra pixel, regole più rudimentali e un fascino intramontabile.
Abbiamo avuto modo di provare in anticipo questa raccolta e il risultato è chiaro: è un viaggio nei ricordi, ma con qualche aggiornamento per adattarlo al presente.
Versione testata : Nintendo Switch
Un archivio storico dei duelli
Yu-Gi-Oh! Early Days Collection è una celebrazione dell’era classica del franchise, una finestra aperta su un periodo in cui il TCG era ancora in fase di evoluzione e le sue trasposizioni videoludiche erano sperimentali, affascinanti e spesso imprevedibili. La raccolta include 14 titoli storici, molti dei quali mai pubblicati al di fuori del Giappone, offrendo per la prima volta la possibilità di riscoprire giochi che, fino a oggi, erano rimasti legati a un mercato ristretto.
Si spazia da Yu-Gi-Oh! Duel Monsters 4: Battle of Great Duelists, un gioco mai arrivato in Occidente e per anni rimasto un’esclusiva per pochi, fino a Yu-Gi-Oh! Day of the Duelist: World Championship Tournament 2005, il culmine dell’esperienza su Game Boy Advance, con una profondità strategica superiore rispetto agli altri titoli inclusi nella raccolta. Non manca Yu-Gi-Oh! Monster Capsule, che propone un’esperienza radicalmente diversa, più vicina a un gioco da tavolo con pedine animate piuttosto che a un vero e proprio card game.
Per chi ha vissuto l’epoca d’oro del franchise, la sensazione è quella di aprire un vecchio album di figurine: ogni titolo è un pezzo di storia, un ricordo di un tempo in cui ogni carta scoperta aveva il sapore magico e ogni duello era una piccola avventura. È un’esperienza che va oltre il semplice gioco, rievocando un periodo in cui Yu-Gi-Oh! non era solo una competizione, ma una parte integrante della crescita di molti appassionati.

Gameplay: fedele, ma più accessibile
Uno dei punti cruciali di una raccolta del genere è capire quanto siano ancora giocabili titoli così datati. Konami ha mantenuto le meccaniche originali intatte, ma ha introdotto nuove funzionalità per rendere l’esperienza più accessibile e meno frustrante rispetto agli standard moderni.
La raccolta include la possibilità di personalizzare le partite, sbloccando carte e personaggi nascosti, rimuovendo restrizioni sulla dimensione del Deck, sul livello del Duellante e sulla lista carte proibite e limitate. Inoltre, i giocatori possono modificare la configurazione dei pulsanti, rendendo il controllo più intuitivo rispetto agli originali.
Un’altra aggiunta fondamentale è la funzione di riavvolgimento, che permette di tornare indietro nel tempo durante un duello e correggere eventuali errori, una feature che aiuta soprattutto nei giochi più impegnativi. Inoltre, l’accelerazione del gameplay permette di velocizzare le fasi più lente, riducendo i tempi di attesa tra un’azione e l’altra e rendendo le partite più fluide.
Alcuni titoli, come Yu-Gi-Oh! Duel Monsters 4: Battle of Great Duelists, beneficiano anche della possibilità di giocare online, una feature che all’epoca era impensabile e che oggi aggiunge un valore significativo. Il multiplayer, tuttavia, non è disponibile per tutti i giochi della raccolta e sarà necessario attendere aggiornamenti post-lancio per estendere questa funzione ad altri titoli.
Grafica e sonoro: il fascino dei pixel
La raccolta mantiene la grafica originale, con una pixel art fedele ai giochi per Game Boy Color e Game Boy Advance, senza alcuna remasterizzazione o filtro moderno che alteri l’aspetto visivo. Per alcuni, questo potrebbe sembrare un’occasione sprecata, ma per chi cerca un’esperienza autentica, è la scelta più coerente.
Konami ha aggiunto una serie di extra interessanti, come gallerie d’arte, copertine originali e manuali digitali, che impreziosiscono la raccolta e danno un contesto storico ai giochi inclusi. Questo valore aggiunto non è solo per i nostalgici, ma anche per chi si avvicina per la prima volta a questi titoli e vuole scoprire il loro impatto nell’era pre-digitale.
L’audio è quello di un tempo, con melodie ripetitive, effetti sonori semplici e suoni che oggi possono sembrare rudimentali, ma che riescono comunque a trasmettere il fascino di un periodo in cui la tecnologia era limitata e la fantasia faceva il resto.

Commento finale
Yu-Gi-Oh! Early Days Collection non è una semplice operazione nostalgia, ma un tributo a un’epoca in cui il gioco di carte più famoso del mondo stava ancora trovando la sua identità digitale. I titoli proposti sono senza dubbio figli del loro tempo e, se da un lato rappresentano un viaggio emozionante nei ricordi, dall’altro potrebbero risultare ostici per chi è abituato alla fluidità e alla modernità delle esperienze attuali.
Per chi ha vissuto gli anni d’oro del franchise, però, questa raccolta è un’occasione imperdibile per mettere le mani su giochi che, fino a oggi, erano rimasti confinati in un’epoca lontana. Konami ha saputo rendere il tutto più accessibile, senza snaturare l’esperienza originale, e per chi ha passato intere giornate a duellare su Game Boy Advance, questo è più che sufficiente.



















