Recensione Quantum of Solace

Quantum of Solace: 007 in missione per la nuova generazione di console.

Introduzione

JB:Signor White ?
S.W:Si chi parla ?

sparo

JB:Il mio nome è Bond, James Bond.

Si apre cosi’ in perfetto stile 007 questa nuova produzione realizzata da Treyarc e distribuita da Activision dedicata all’agente segreto più famoso del pianeta che riprende le fila di un discorso che si era interrotto con la morte di Vesper Lynd, la donna amata da Bond in Casino Royale.

Ispirato ai due ultimi episodi della serie Quantum of Solace, il videogame riproduce i fatti narrati nel film che in questi giorni sta sbancando i botteghini di mezzo mondo e tramite un lungo flashback anche quelli precedentemente narrati in Casino Royale, il primo capitolo del nuovo corso dell’agente dell’ MI6 voluto dal regista svizzero Marc Forster .

Bond, alla ricerca del denaro ricavato dalla vincita al Casino Royale e successivamente rubato grazie alla complicità di Vesper, cerca vendetta degli assassini della donna, forse l’unica che lui abbia mai amato e che in un tragico finale, pentita del tradimento, si toglieva la vita annegando nelle torbide acque di Venezia. La sua investigazione tra Italia, Austria e Sud America, si intreccerà con quella di Camille nel film interpretata dalla bellissima Olga Kurylenko, una donna con un passato anch’esso tormentato, fino ad imbattersi in una misteriosa organizzazione con talpe nello stesso servizio segreto britannico.

Vi confessiamo sin da ora che quando abbiamo avuto per la prima volta tra le mani il titolo eravamo piuttosto scettici: è cosa nota infatti che gli adattamenti ludici di pellicole di grande successo sono fondamentalmente scelta di marketing obbligate, con evidenti conseguenze sulla qualità del titolo. Eppure con questo titolo abbiamo avuto modo di ricrederci, almeno parzialmente, come vedremo nel corso di questa prova della versione PS3 del gioco (ma le considerazioni fatte valgono anche per PC e Xbox 360).


Comparto tecnico

Il gioco sviluppato da Treyarc, gli stessi sviluppatori di COD 3 e dell’imminente Cod: World at War, è uno sparatutto in prima persona basato sul motore di Call of Duty 4 infarcito di alcune sequenze QTE, nelle quali la visuale passa in terza persona, e da piccoli minigiochi ed enigmi come quelli relativi allo sbloccaggio di serrature. L’unica sostanziale novità tecnica rispetto a COD 4 è l’inserimento di una modalità di copertura piuttosto efficace capace di rendere molti degli scontri parzialmente più ragionati.

Grafica
La bontà del motore di gioco influenza il titolo che risulta per questo motivo molto divertente pur essendo sostanzialmente lineare dall’inizio alla fine. Il frame rate è solido e non ci sono particolari rallentamenti anche in presenza di diversi nemici a schermo, salvo qualche rallentemanto nelle cut scene realizzate con il motore del gioco. Particolarmente ben fatto è il level design che riproduce in maniera eccellente atmosfere tipiche di luoghi suggestivi come Siena, Venezia, il lago di Como oppure quelle in territorio Africano.


La maggior parte delle texture è ben fatta e piuttosto definita salvo qualche calo particolarmente evidente in alcuni punti del gioco. Fanno storcere il naso invece alcuni sfondi come quello del lago in lontananza nel primo livello di gioco: una semplice immagine statica parzialmente sfocata, anche piuttosto brutta da vedere. Buoni gli effetti particellari con esplosioni piuttosto realistiche; anche le animazioni del fuoco in seguito ad un esplosione ad esempio risultano particolarmente ben fatte. La realizzazione del personaggio poligonale di Bond cosi’ come quella di altri personaggi fondamentali nell’azione è ben fatta riproducendo in maniera del tutto realistica i caratteri delle controparti reali, quelle di Daniel Craig in particolar modo. Per quanto riguarda invece gli altri nemici sembrano fatti con lo stampino.


Una menzione particolare meritano i menu’, decisamente accattivanti essendo realizzati con immagini prese direttamente dalle due pellicole.


Audio
Le musiche del videogame, tratte direttamente dal film, sono assolutamente fantastiche ed in grado di galvanizzare il giocatore dal menù iniziale e dalla presentazione, fin nelle azioni più concitate del gioco, cosi’ come nelle cut scene, essenziali per la comprensione degli eventi. Gli effetti sonori come gli spari e il rumore dei passi del personaggio (soprattutto nella modalità multiplayer), al contrario, non sono perfettamente riusciti ed in alcuni casi possono risultare addirittura fastidiosi.

Il doppiaggio è altalenante, fantastico quando a parlare è Bond o M, con i doppiatori originali del film, Francesco Prando e Sonia Scotti (nella versione inglese sono stati gli stessi Daniel Craig e Judy Dench a prestare le loro voci ai personaggi del videogames), soltanto nella media quando a parlare sono gli altri personaggi comprimari.


Gameplay

Il Gameplay risulterà assai familiare a tutti coloro che hanno apprezzato Call of Duty 4; la presenza di un sistema di copertura piuttosto ben congegnato e di un level design che ben si sposa con tale sistema rende il titolo divertente, addirittura molto divertente per chi ha apprezzato i due film nelle sale (e del resto se avete scelto di acquistare questo videogame preferendolo ad altri come potreste non esserlo). Il titolo, abbiamo detto in precedenza, è piuttosto lineare dall’inizio alla fine, qualche piccolo problema possono presentare gli enigmi quali l’hackeraggio dei lucchetti elettronici, anche se in sostanza anche in modalità difficile ci sarà sempre possibile (per coloro che abbiano una certa esperienza in fps ovviamente) portare a termine la missione.

I Quick time events, attivabili quando ci si avvicina al nemico, sono purtroppo un po’ trascurati. Basta infatti la pressione di un solo tasto al momento giusto per stendere l’avversario, mentre avremmo apprezzato non poco la possibilità di inscenare veri e propri combattimenti corpo a corpo anche contro nemici comuni e non soltanto contro i boss di fine livello.


La longevità è un punto debole del titolo essendo necessarie non più di 7 ore per completare la campagna. Ci mette una pezza pero’ la modalità online che si fa apprezzare grazie alla presenza oltre che della classica modalità deathmatch e conflitto (il classico rubabandiera) di altre modalità peculiari come “L’uomo dalla pistola d’oro” nella quale sarà possibile recuperare l’arma d’orata che consentirà di uccidere un nemico con un solo colpo e “Evasione” nella quale dovremmo scortare Bond dagli attacchi della squadra avversaria.


Conclusioni e giudizio

Quantum of Solace è un buon titolo che sfrutta i pregi già sperimentati della serie Call of Duty aggiungendovi elementi apprezzabili in fatto di gameplay, la trama mozzafiato di Casino Royale e Quantum of Solace e soprattutto il fascino senza tempo della spia inglese. Certo non bisogna attendersi un capolavoro, i limiti, come visto, ci sono, eppure gli amanti della serie di James Bond ed in particolar modo degli ultimi due capitoli, saranno sicuramente disposti a chiudere un occhio pur di rivivere virtualmente in prima persona le avventure di Bond. A distanza di 11 anni dal quel famoso Golden Eye per Nintendo 64 finalmente un titolo all’altezza della sua controparte cinematografica.

Arturo D'Apuzzo
Arturo D'Apuzzo
Nella vita reale, investigatore dell’incubo, pirata, esploratore di tombe, custode della triforza, sterminatore di locuste, futurologo. In Matrix, avvocato e autore di noiosissime pubblicazioni scientifiche. Divido la mia vita tra la passione per la tecnologia e le aride cartacce.

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