Recensione in pillole The Darkest Tales

Dopo il convincente esordio con Slap & Beans, lo studio di sviluppo indipendente Trinity Team torna sul mercato con un progetto molto più ambizioso: The Darkest Tales. Messo momentaneamente da parte il beat em up a scorrimento ispirato alle pellicole di Bud Spencer e Terence Hill (ci sarà infatti un sequel in arrivo nel 2023), il team di sviluppo decide di alzare il tiro proponendo una propria chiave di lettura in tema di action platformer. Una scelta al contempo grintosa e rischiosa, chiaro segno della voglia di misurarsi con un genere estremamente diverso e lontano dalla loro comfort zone.

Pubblicato da 101xp, il titolo dei ragazzi bolognesi di Trinity Team è un concentrato di determinazione ed ispirazione che, nonostante la consapevolezza dei propri limiti, ci ha piacevolmente sorpreso ed intrigato.

The Darkest Tales è disponibile digitalmente per PC (via Steam), Nintendo Switch e console Xbox. Previsto anche l’arrivo su PlayStation 4 e PlayStation 5, ad oggi tuttavia senza una release window specifica.

Il tono di The Darkest Tales è sempre piuttosto inquietante.

Versione testata: Nintendo Switch


Che gioco è?

The Darkest Tales è un action platformer con elementi metroidvania, dichiaratamente ispirato a capolavori contemporanei come Ori and the Blind Forest ed Hollow Knight.

Una strana malattia ha colpito Alicia, sprofondata senza scampo in un sonno abitato da incubi inquietanti e demoni terribili. Consapevole del terribile pericolo, lo spirito della piccola lucina notturna che illuminava fiocamente le notti dell’infanzia di Alicia decide di intervenire. Per farlo tuttavia, ha bisogno di un aiutante che possa entrare nei sogni della ragazzina per sconfiggere le armate delle tenebre. La scelta ricade sul burbero orsacchiotto Teddy, che giace oramai dimenticato da tempo all’interno di un baule polveroso. Inizierà così l’avventura per salvare Alicia, all’interno di sogni popolati da versioni deviate ed oscure dei personaggi più famosi delle fiabe e delle favole.

Non può mancare una celebre pianta rampicante gigante…

La premessa narrativa di The Darkest Tales fornisce un incipit intrigante ad una trama che attinge dal mondo dei racconti per bambini in chiave dark. Con un’operazione per certi versi simile a quella del classico dell’animazione Shrek, la produzione Trinity Team mescola personaggi e storie classiche, intrecciandole con riferimenti transmediali e regalando loro nuove intriganti prospettive. Cappuccetto Rosso sarà dunque una psicopatica sanguinaria, i Pan di Zenzero saranno zombie assetati di sangue che citeranno The Walking Dead… e molto altro che non vogliamo svelarvi. Un’inventiva esuberante, graziata da un gusto artistico coerente e colmo di personalità che attinge da una palette di colori a metà tra la vivacità dei pastelli e la morbidezza degli acquarelli.

Un’avventura coinvolgente che mescola platforming a combattimenti action, con alcuni elementi tratti dai più recenti metroidvania. Nei panni di Teddy dovremo dunque esplorare livelli, acquisire potenziamenti, migliorare abilità, scoprire segreti ed affrontare gli incubi che popolano i sogni di Alicia. Un viaggio che vi terrà impegnati per un numero di ore oscillante tra le 6 e le 12, a seconda della vostra abilità nonché della percentuale di completamento che deciderete di inseguire.

Cappuccetto Rosso è solo il primo boss che affronterete… potete immaginare chi siano gli altri.

Perché giocarlo?

The Darkest Tales è una produzione che offre un’esperienza ludicamente familiare, impreziosita dal fascino della propria componente artistica e narrativa.

Teddy acquisirà progressivamente nuove abilità ed armi che gli permetteranno di accedere a nuove aree e di affrontare nuovi avversari. Avrà a disposizione le tipiche abilità di movimento dei platform in 2D tra cui il doppio salto, il dash ed il rampino, assieme ad armi che spaziano dalle spade agli archi passando per arpioni ed asce. Un set generoso di possibilità (con qualche sorpresa extra), gentilmente concesse dallo spirito della piccola lucina notturna per aiutarci nella nostra avventura. Teddy potrà inoltre potenziarsi grazie ad uno skill tree, in cui potrete barattare l’esperienza accumulata per nuovi potenziamenti.

Il rampino permette di restare in aria per diversi istanti prima di agganciarsi agli appigli.

The Darkest Tales eredita anche qualche influsso da Hollow Knight ed altri metroidvania, dandoci la possibilità di usare il mana accumulato dai nemici sconfitti per ricaricare la barra della vita o per migliorare la difesa e l’attacco di Teddy. E’ inoltre presente un sistema di talenti e rune, con 24 potenziamenti sparsi per i livelli dai quali poter attingere per incrementare le abilità attive e passive del protagonista.

E’ tuttavia nella varietà della proposta ludica e narrativa che The Darkest Tales brilla. I livelli presenti sono eterogenei ed interessanti, grazie ad una direzione artistica che invoglia il giocatore a proseguire l’avventura. Una genuina curiosità rivolta non solo verso l’opulenza artistica del titolo, ma anche nei confronti dell’estrosità delle situazioni ludiche e dell’imprevedibilità della sceneggiatura. Ciascun livello sarà diverso dall’altro, ospitando situazioni ludiche sempre nuove ed intriganti che riflettono, in qualche misura, il boss che troverete sul cammino.

Con i Pan di Zenzero, l’arco è una buona soluzione.

Perché no?

The Darkest Tales, nonostante l’indubbio fascino, presta tuttavia il fianco ad alcune problematiche, segno della inevitabile poca esperienza del team in questo genere.

Il level design, nonostante la varietà estetica e ludica, mostra una sostanziale linearità. Solo pochi livelli risultano occasionalmente più aperti all’attività esplorativa, mentre i restanti si allontanano dalle aspirazioni del team di sviluppo in favore di soluzioni più tradizionali e collaudate. Il risultato finale è un’esperienza esteticamente gradevole e dal buon ritmo, che al contempo lascia una sensazione di già visto.

Anche il gameplay, nonostante sia piacevole e divertente, palesa qualche scucitura. Nelle fasi platforming, Teddy è reattivo ma spesso commetterete errori a causa di una non perfetta armonia tra le abilità del protagonista e gli spazi a disposizione. Accadrà dunque di dover affrontare sezioni sulla carta piuttosto intuitive con la tipica leggerezza dell’esperienza, ma di ritrovarsi ad esempio a subire danni a causa di una imponderabilmente generosa hitbox di un ostacolo. In altre circostanze invece, avrete un margine di errore così scarso nella sequenza di azioni da eseguire da sfociare nel trial & error.

Alcune situazioni fanno spostare l’ago della bilancia verso il trial & error.

Nonostante sia piuttosto semplice, il combattimento presenta similmente qualche sbavatura. Nei momenti più concitati le capacità del protagonista non sembrano infatti perfettamente equilibrate e coese in rapporto a quelle dei nemici.

Teddy può contare su molte abilità da sbloccare e talenti, che permettono una varietà di opzioni di personalizzazione per il proprio playstyle. Tuttavia, gli avversari vi attaccheranno spesso insieme, ricorrendo ad una altrettanto vasta gamma di opzioni offensive. Capirete ben presto che determinate abilità e specifici talenti sono molto più forti di altri, diventando ben presto insostituibili e finendo con lo sminuire le altre opzioni disponibili. Il culmine viene raggiunto contro i boss avanzati, con sezioni bullet hell in cui sarà piuttosto ostico evitare di subire danni.

In alcune situazioni sembra quasi impossibile evitare di subire danni.

Da ultimo, non possiamo non segnalare qualche piccola incertezza tecnica. Nella versione da noi testata, il gioco si lascia giocare senza grosse problematiche sia in modalità portatile sia in docked. Al contempo, abbiamo riscontrato qualche inciampo nel framerate nelle situazioni più concitate, nonché qualche rinuncia nella resa grafica generale. Allo stato attuale, inoltre, la versione Nintendo Switch non ha ancora ricevuto le patch invece già disponibili su Steam, che hanno risolto diversi bug. Tuttavia, il team bolognese ha confermato e rassicurato che i fix sono in arrivo e risolveranno le problematiche esistenti, come già fatto su PC.

Commento finale

The Darkest Tales è come una piccola gemma grezza, la cui bellezza si lascia ammirare ma che deve fare i conti con qualche asprezza di troppo. Artisticamente e narrativamente ispirato, la produzione Trinity Team realizza un action platformer divertente ed intrigante lasciandosi trasportare da favole e fiabe oscure, nonché da un sorprendente citazionismo transmediale. Un titolo che palesa il talento degli sviluppatori, al netto di qualche sbavatura nell’equilibrio ludico e sul lato tecnico. Dategli una possibilità e non ve ne pentirete.

7.8

The Darkest Tales


The Darkest Tales è come una piccola gemma grezza, la cui bellezza si lascia ammirare ma che deve fare i conti con qualche asprezza di troppo. Artisticamente e narrativamente ispirato, la produzione Trinity Team realizza un action platformer divertente ed intrigante lasciandosi trasportare da favole oscure e da un sorprendente citazionismo transmediale. Un titolo che palesa il talento degli sviluppatori, al netto di qualche sbavatura nell'equilibrio ludico e sul lato tecnico. Dategli una possibilità e non ve ne pentirete.

PRO

Artisticamente ispirato | La rilettura in chiave dark di fiabe e favole è molto intrigante | Divertente e vario |

CONTRO

Qualche dissonanza tra le abilità del protagonista ed il level design | Combattimenti non perfettamente bilanciati | Qualche incertezza tecnica |

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