Se c’è qualcosa che abbiamo imparato dall’ultimo anno è che le persone adorano usare Internet, tanto che tantissimi siti web proprio in occasione del lockdown, hanno registrato dei picchi di traffico improvvisi e i siti di ecommerce sono cresciuti come non mai. Nonostante ciò, tante aziende italiane non dispongono ancora di una presenza online.
E se si guarda ai dati delle aziende di beni e servizi, i numeri scendono ancora di più, dato che soltanto il 10% realizza delle vendite online. Questo evidenzia come la digitalizzazione delle imprese in Italia stia proseguendo particolarmente a rilento, nonostante i tanti segnali positivi e le potenzialità presenti sul web.
Secondo Gustavo, CEO di AWISEE, società che si occupa di online marketing, molte imprese hanno ancora una certa diffidenza nei confronti del web, spaventati da una tecnologia che vedono ancora troppo “complessa” e da sistemi di pagamento complicati da gestire. Questo cambiamento è ancora più difficile in tutte quelle piccole realtà in grado di sopravvivere, per ora, con i pochi clienti locali, operando completamente offline.
Il futuro delle imprese italiane: digitalizzarsi o sparire
Il futuro delle imprese italiane che continuano a operare senza l’ausilio di siti web non sembra essere particolarmente roseo. Molti concordano che la mancata digitalizzazione potrebbe comportare la scomparsa di varie società. Nonostante ciò, è importante sottolineare che non è ancora troppo tardi e che non si tratta di qualcosa che avverrà immediatamente, dando ancora tempo a molti piccoli e medi imprenditori di adattarsi alla tendenza.
Un discorso a parte riguarda molte piccole attività artigianali, dove la mancanza di sufficienti conoscenze digitali porta ancora a pensare che internet sia un luogo difficilmente accessibile. In molti casi le persone pensano di dover avere conoscenze di programmazione per realizzare dei siti web. In realtà, le piattaforme CMS permettono di realizzare delle pagine web semplici senza interagire con neanche una linea di codice, in un modo particolarmente intuitivo.
Tutte queste attività artigianali rischiano di scomparire conseguentemente alla crescente pressione del settore online. Dato che le persone tendono a ordinare sempre più prodotti online, tramite siti ecommerce e società di consegna a domicilio, il calo degli acquirenti offline, probabilmente già iniziato, diventerà sempre più consistente, fino a determinare la chiusura dell’attività.
Quando e come creare un sito web
Considerato quanto detto sopra, alcuni potrebbero chiedersi quale sia il momento migliore per iniziare a creare un sito web. Anche se è presente ancora tempo per digitalizzarsi, sarebbe meglio iniziare fin da subito. Per quanto riguarda le modalità di creazione dei siti web, le piattaforme CMS sono l’opzione migliore per chi non dispone di conoscenze tecniche.
Come si potrebbe immaginare, anche usando un CMS ci si potrebbe trovare costretti a manipolare parte del codice nel caso in cui si vogliano aggiungere delle funzioni avanzate. Nonostante ciò, la maggior parte delle piccole attività non ha bisogno di niente di più che una pagina dove entrare in contatto con i clienti provenienti dal web. Nel caso in cui si vogliano realizzare delle vendite si possono trovare CMS pensati per creare un negozio online in pochi click, pagando una piccola percentuale sulle vendite o un abbonamento mensile di poche decine di euro.
La possibilità di entrare sul web spendendo poco o nulla è reale. Considerato l’aumento di utenti online, non esiste motivo per continuare a operare soltanto offline, precludendosi la possibilità di trarre vantaggio da questo settore.