The Witcher, la recensione della prima parte della terza stagione

Da qualche giorno Netflix ha rilasciato la nuova stagione di The Witcher, la serie televisiva tratta dalla celebre saga fantasy dello scrittore polacco Andrzej Sapkowski, resa famosa anche dai videogiochi della CD Projekt RED. Si tratta in realtà solo della prima parte della terza stagione, la cui conclusione arriverà nel corso di questo mese.

Quella della divisione in due blocchi separati è una pratica che il colosso dello streaming sta applicando da alcuni anni alle sue serie più popolari come compromesso rispetto alla classica release settimanale.

In questa terza stagione di The Witcher ritorna tutto il cast principale, a cominciare dal trio di protagonisti che vede Henry Cavill nei panni del witcher Geralt di Rivia, Anya Chalotra in quelli della maga Yennefer e Freya Allan in quelli della principessa Cirilla. Questa stagione segna anche l’addio di Cavill alla serie: da mesi infatti l’attore ha annunciato il suo abbandono e Netflix non ha tardato a confermare Liam Hemsworth (Hunger Games) come sostituto.

Vediamo insieme, in questo articolo, dove eravamo rimasti, cosa succede e cosa ci aspetta prossimamente.

Nelle puntate precedenti

Nella seconda stagione di The Witcher abbiamo assistito all’addestramento di Ciri da parte di Geralt a Kaer Morhen e alla rivelazione che la giovane, oltre ad un innato talento per la magia, è anche erede del Sangue Ancestrale, un potere che la rende unica e oggetto del desiderio di molti, tra cui i cavalieri della Caccia Selvaggia. Nel frattempo Yennefer cerca disperatamente di riottenere i suoi poteri arrivando anche a tradire Geralt e Ciri per poi affezionarsi alla giovane e redimersi all’ultimo momento.

The Witcher Netflix - Geralt e Ciri

Sul fronte di Nilfgaard, la maga Fringilla e il generale Cahir cercano di compiacere l’imperatore Emhyr var Emreis portando gli elfi, capeggiati da Francesca, dalla loro parte nella guerra contro il Nord. I due finiscono però per pagare le conseguenze dei loro sotterfugi.

La stagione si conclude con la rivelazione che l’imperatore di Nilfgaard altri non è che il padre di Ciri, creduto da tutti morto.

La terza stagione

La terza stagione di The Witcher consiste di 8 episodi di cu solo i primi 5 sono stati resi finora disponibili.

Geralt e Yennefer sono finalmente riuniti e mettono insieme le loro forze per proteggere ed addestrare Ciri. Capiamo da subito che il tema portante è la caccia al Sangue Ancestrale che terrà impegnati tutti i fronti della guerra, conflitto che questa volta viene raccontato più attraverso macchinazioni, diplomazia e politica che i campi di battaglia.

Non abbiate paura, l’azione c’è e lascia il segno, come in un paio di scontri che coinvolgono pericolose creature e nei quali possiamo vedere anche l’allieva di Geralt dar prova delle sue capacità. Il merito è anche di Wolfgang Stegemann, fight coordinator della serie, che il mese scorso non ha risparmiato parole per elogiare il contributo di Cavill nelle coreografie durante un’intervista con UNILAD.

“Henry [era] praticamente il mio secondo coordinatore dei combattimenti […] Coordina e coreografa insieme a me, è profondamente coinvolto nell’intero processo.”

Seppur il design e gli effetti dei mostri non sono sempre memorabili, l’avversario che Geralt affronta nell’episodio 2 colpisce nel segno e riesce a regalare momenti di inquietudine ed orrore.

Ma Geralt non dovrà solo sconfiggere mostruose creature. Il nostro eroe sarà alle prese con un misterioso nemico che minaccia la principessa e buona parte delle stagione vede i protagonisti cercare di scoprire la sua identità.

The Witcher Netflix

La scrittura migliora, ma non è perfetta

Narrativamente, uno dei pregi di questa stagione è la sua maggiore coesione e sinteticità. Messe da parte le ellissi temporali e le storie parallele dei capitoli precedenti, la terza stagione di The Witcher rimette insieme i pezzi rendendo gli obiettivi dei singoli personaggi e la direzione generale del racconto molto più chiari allo spettatore. Anche chi non abbia letto i romanzi riesce a seguire la storia e a colmare i vuoti laddove è necessario.

Ciò non vuol dire che la sceneggiatura sia esente da difetti. Nonostante un ottimo inizio, nel corso delle puntate si perde un po’ di mordente cercando di dar forma ad una complessa rete di intrighi politici, senza però risultare efficace come altre serie hanno fatto in passato (Game of Thrones su tutti). Il quinto episodio in particolare, l’ultimo di questa prima metà, rappresenta un finale anticlimatico nel complesso e sfortunatamente prevedibile in certi risvolti di trama.

Le performance attoriali rimangono in linea con le precedenti stagioni e Henry Cavill dimostra ancora una volta di riuscire ad incarnare benissimo il torvo e affascinante protagonista. Rimangono altri tre episodi prima dell’addio definitivo e ci chiediamo se un volto meno noto come quello di Liam Hemsworth sarà capace di raccogliere il mantello e farsi apprezzare dai fan.

Cosa ci aspetta

Gli ultimi episodi della terza stagione arriveranno sulla piattaforma di streaming il 27 luglio. Tre episodi che ci aspettiamo risolvano definitivamente il mistero che coinvolge uno degli avversari dei nostri protagonisti e che probabilmente daranno spazio a personaggi il cui intento ci è ancora, in parte, poco chiaro. L’imperatore di Nilfgaard giocherà sicuramente un ruolo molto più grande nell’immediato futuro e nelle prossime stagioni.

La terza stagione di The Witcher è visibile su Netflix. Nel cast troviamo anche: Eamon Farren (Cahir), Joey Batey (Ranuncolo), MyAnna Buring (Tissaia), Mimi Ndiweni (Fringilla), Anna Shaffer (Triss), Royce Pierreson (Istredd), Mahesh Jadu (Vilgefortz), Mecia Simson (Francesca), Cassie Clare (Philippa), Hugh Skinner (Radovid), Bart Edwards (Emhyr var Emreis), Graham McTavish (Dijkstra), Robbie Amell (Gallatin).

Dario F.
Dario F.
Appassionato di cinema e televisione fin da bambino, sempre alla ricerca di ciò che sbalordisce ed emoziona.

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