Secondo quanto riportato dall’affidabile insider Tom Henderson, Ubisoft è al lavoro da almeno due anni su un nuovo titolo multiplayer competitivo dal nome in codice Project Scout, pensato per inserirsi nel mercato dei battle royale con eroi. La fonte rivela che l’ispirazione principale è chiaramente Apex Legends, tanto che nelle fasi iniziali dello sviluppo sarebbe stata utilizzata proprio un’immagine del titolo Respawn come placeholder dell’icona interna.
Un dettaglio che, più che simbolico, racconta molto sull’intento del team: cavalcare il calo di popolarità di Apex per posizionarsi in uno spazio di mercato simile, magari con qualche novità capace di riaccendere l’interesse.
Gli eroi tornano, ma in versione Ubisoft
La somiglianza non si fermerebbe alla struttura del gioco: Scout dovrebbe includere personaggi estremamente simili a Pathfinder, Wraith, Lifeline e altri volti noti dell’universo Apex, reinterpretati per adattarsi a un contesto nuovo, ma familiare. Un approccio che, secondo una fonte interna, sarebbe giustificato dall’idea che il formato battle royale, pur in declino, abbia ancora spazio per un’alternativa solida e ben curata.
Del resto, i dirigenti Ubisoft sarebbero convinti che il calo di utenza di Apex Legends — riconosciuto anche da EA — rappresenti una finestra di opportunità. Proprio EA ha dichiarato recentemente che sta lavorando a una versione 2.0 del suo gioco, ma senza garantire alcun rilancio effettivo.
Una mossa in contrasto con la strategia interna
La decisione di puntare su un battle royale sembra però in apparente contraddizione con quanto emerso da un’analisi interna di Ubisoft stessa, secondo la quale il genere starebbe attraversando una fase di stabilità precaria. I battle royale non sono più il fenomeno esplosivo che erano qualche anno fa, e i nuovi titoli faticano a emergere in un panorama saturo e dominato da nomi affermati.
Eppure, nonostante questa consapevolezza, Ubisoft pare intenzionata a scommettere ancora una volta su un formato difficile, forse spinta anche dal fallimento di progetti precedenti (come Hyper Scape) e dalla volontà di riscattarsi.
Scout: una nuova occasione o un altro azzardo?
Certo, Project Scout potrebbe rivelarsi l’ennesimo tentativo mancato di ritagliarsi uno spazio nel competitivo mondo dei battle royale, ma non è escluso che lo studio stia lavorando dietro le quinte a meccaniche o idee in grado di dare una nuova lettura al genere.
Al momento, però, tutto ciò che sappiamo ci restituisce l’immagine di un progetto che guarda molto al passato — e in particolare a Apex Legends — piuttosto che al futuro. Il rischio è quello di proporre un’esperienza già vista, magari realizzata con cura, ma senza lo slancio innovativo necessario a distinguersi davvero.
Aspettative e incognite
Ubisoft non ha ancora confermato ufficialmente l’esistenza di Scout, ma le rivelazioni di Henderson sono solitamente molto affidabili. Se confermate, ci troveremmo di fronte a un progetto ambizioso ma pieno di incognite, che punta su un pubblico affezionato agli FPS a squadre con abilità uniche, ma che potrebbe rivelarsi troppo derivativo per attirare davvero l’attenzione.
In ogni caso, il futuro del titolo dipenderà da quanto Ubisoft sarà disposta a osare. Riproporre una copia di Apex potrebbe non bastare, ma con il giusto equilibrio tra familiarità e innovazione, Scout potrebbe anche stupire.