Quando il gioco non è solo divertimento e la storia si fonde con la filosofia dell’essere, l’incontro con la console non è più un impiego ozioso del proprio tempo bensì momento di crescita culturale, questo e molto altro è “L’impero di Giada”.
Intro
In un’ era non meglio definita, sotto la guida di un grande imperatore venne fondato il prospero Impero di Giada, da quel giorno, l’imperatore, uomo venerabile e condottiero senza eguali, è modello di vita e di ispirazione per tutti i suoi sudditi. Al primo imperatore ne sono succeduti altri e sotto la guida di uno dei più amati fra di essi, Sun Hai, giunge sull’Impero una grossa siccità che mette a dura prova la popolazione per un lungo decennio.
L’imperatore, assieme ai suo abili fratelli, tra cui Sun Li il Glorioso Stratega, attaccano il luogo dove è nato il protagonista che andremo ad incarnare, profanando il tempio del Drago dell’Acqua, purificatore dello spirito e supervisore al trapasso nel mondo dei morti.
Da questo attacco si sono scatenate molteplici forze della natura, dell’oscurità, del mondo dei morti e la sete di vendetta tra l’imperatore e i suoi fratelli.
Il problema più grave però è costituito dalle anime dei defunti che a causa della eliminazione del Drago dell’Acqua, non possono attraversare i cancelli dell’aldilà e quindi vagano sulla terra, dove finiscono per impazzire e si riducono ad attaccare gli uomini ritenendoli, a torto o a ragione, rei della loro sofferenza.
Grande alleato dell’Imperatore Sun Hai è “Death’s Hand” ossia Mano della Morte che si rivelerà qualcosa di più, egli oltre ad essere un guerriero formidabile è parte fondamentale della storia sin dall’inizio; ma nell’Impero di Giada “niente è come sembra”, questo è l’insegnamento che lo spirito della foresta (la volpe della foresta) ci dà ed è quello a cui dobbiamo guardare con maggiore attenzione nel vivere la stupenda storia che Jade Empire ci propone.
La nostra missione consisterà nel far rivivere il Drago dell’acqua e di conseguenza salvare l’Impero di Giada, contrastare il potere dell’Imperatore e scoprire la vera natura del nostro Maestro Li, ossia il Glorioso Stratega.
Andiamo a fondo
Jade Empire è un gioco di ruolo, ma sarebbe forse più giusto definirlo un “MultiRpg” per la grande quantità di personaggi che il titolo vi permette di scegliere all’inizio del gioco e per quelli che vi accompagneranno e potrete impersonare durante tutta l’avventura.
Prodotto da Bioware Corporation e da Microsoft Game Studios, l’Impero di Giada è sicuramente un miglioramento evidente del già famoso Star Wars: Knight of Old Repubblic (della stessa Bioware) di cui riprende molteplici feature, ma Jade Empire non si ispira solo a KOTOR, sono evidenti in questa avventura i riferimenti a giochi che hanno fatto la storia del mondo videoludico e dell’Xbox: Shenmue e Fable.
Shenmue lo ritroviamo nelle ambientazioni, negli stili di combattimento, nelle modalità di esplorazione della città, nei frequenti caricamenti, nella intensità della storia, nei personaggi, nello stile delle case, nei dialoghi e anche in modo impressionante in uno dei protagonisti che potrete scegliere ossia Ming il Furente, colui che noi abbiamo scelto per la prova del gioco.
Ming il Furente non è particolarmente somigliante, nel fisico ( fate attenzione anche al tatuaggio alla schiena) e nel modo di vestirsi, solo a Ryo Hazuki di Shenmue I e II (il primo disponibile solo su Dreamcast, il secondo anche per Xbox) , lo è soprattutto al “nuovo” Ryo Hazuki di Shenmue Online, un gioco non ancora distribuito ma già in sviluppo da diversi anni.
Fable lo si riscontra invece nella modalità di gioco, nelle possibilità di sviluppo che esso offre, nella libertà di scelta nel seguire il sentiero della mano aperta (la giustizia) o quella del pugno chiuso (l’ingiustizia), nell’utilizzo delle armi come la spada lunga o il bastone, nel commercio con i mercanti che sono del tutto simili a quelli di “Albion”, nelle abilità magiche che il nostro protagonista possiede.
Per comprendere a fondo Jade Empire, come molti giochi orientali, bisogna fare attenzione alla filosofia e al sapere che il gioco ci trasmette, il percorso che avremo attraverso le terre dell’ Impero di Giada ci metterà in continuo contatto con la nostra moralità e con il modo di vedere l'”essere” nella cultura orientale e in particolare del Buddismo.
Apprenderemo il viaggio che ogni essere fa dal momento in cui nasce a quello in cui muore, per poi ritornare al mondo attraverso la ruota della vita, saremo una sorta di mano degli dei con il compito di preservare questo eterno cammino dell’esistenza.
Essere protagonisti di Jade Empire
Entriamo nel vivo del gioco. Nella schermata d’inizio dovrete scegliere le spoglie di quale dei personaggi disponibili vestire, ce ne sono sei tutti con qualità ed equipaggiamenti di partenza differenti, e sono:
Shen la Tigre, atteggiamento: Forte
Jen Zi la Splendida,atteggiamento: Veloce
Wu il Loto in Fiore, atteggiamento: Equilibrato
Lu il Prodigioso, atteggiamento: Equilibrato
Jing l’Erudita, atteggiamento: Magico
Ming il Furente, atteggiamento: Veloce
Per la nostra prova abbiamo scelto di essere Ming, oltre per l’immediata simpatia che ci ha ispirato, per l’aspetto un po’ atletico e forse, sopratutto, per quell’appellativo abbastanza singolare “il Furente”, ma abbiamo motivo di credere che un personaggio valga l’altro (mettendo ovviamente in conto le diverse abilità di partenza).
Gli amici del Monaco dello Spirito
Nelle missioni sarete affiancati da diversi “accompagnatori” che cresceranno in numero e qualità man mano che andrete avanti, con la possibilità di scegliere chi volete che vi faccia da “scudiero” e le mansioni che dovrà svolgere.
I vostri amici sono diversi fra loro per modalità di attacco e per i poteri magici con cui vi supportano e sono un numero abbastanza elevato tanto da darvi una notevole libertà di scelta che se ben utilizzata vi porterà indubbi vantaggi.
Di seguito ve li presentiamo tutti:
Stella dell’Alba, amica d’infanzia e di studi nella scuola di Master Li.
Volpe di Seta alias la Principessa dell’Impero di Giada, figlia dell’Imperatore Sun Hai.
Chai Ka e la sua ancora terrestre Fiore di Campo, Chai Ka è un guardiano celeste che per agire sulla terra ha bisogno di “un ‘ancora” che gli permetta di portare a termine la sua missione, la sua ancora si chiama Fiore di Campo ed è una dolce ragazzina che si fa da parte nei combattimenti quando Chai Ka mostra la sua vera natura.
Turbine Nero, un ubriacone che fa il mercenario di professione, le sue asce sono letali ed ha sempre voglia o di bere o di combattere, insomma un vero attaccabrighe che ha un conto in sospeso con la gilda degli Assassini del Loto capeggiata da Mano della Morte.
Hou il Succube è un singolare cuoco che troverete in una delle vostre missioni, perseguitato dalla terribile moglie vi assisterà come può, in qualche pittoresco scontro .
Kang, lo scienziato pazzo del regno, inventore formidabile, è il creatore degli splendidi oggetti volanti che troviamo in Jade Empire.
Sky è un guerriero che combatte contro i pirati e la gilda degli Assassini del Loto per vendicare la figlia, è un uomo pieno di sorprese.
Zu il Sagace ha un passato misterioso e un bel “caratterino”, sarà di grande aiuto.
Abate Song, l’abate dell’ordine monastico (i monaci dello spirito) a cui voi appartenete nonché la guida spirituale della vostra comunità prima che venisse distrutta, è inoltre il reggente del tempio del Drago dell’Acqua.
Zin Bu l’Abaco Magico, è un burocrate celeste che grazie a voi è stato declassato e per riscattarsi ha maturato il pallino degli affari, definiamolo il vostro negoziante di fiducia.
Gameplay
Il gioco inizia con un grand’angolo su un piccolo campo di addestramento in una scuola di arti marziali che ci ricorda, anche questa volta, altri giochi ossia il già citato Fable ma anche Sudeki (solo per limitarci a quelli per Xbox e a proposito di Sudeki vi sono altre similitudini in special modo con i pg).
Dopo il brevissimo quanto esauriente allenamento, sarete pronti per affrontare i vostri primi scontri con deboli saccheggiatori e mostrare così a tutti il vostro valore, questa incursione è lo “start” del vostro viaggio attraverso i più disparati possedimenti dell’Impero di Giada e delle molteplici missioni che dovrete affrontare, di cui non vogliamo fornire alcuno spoiler ai nostri lettori.
Durante il viaggio, potrete acquistare miglioramenti ed esperienza per far crescere la vostra forza, la capacità di combattimento, la vostra cultura e la vostra concentrazione, disseminati ovunque ci sono le gemme da incastrare nel medaglione di cui siete alla ricerca, il quale vi darà un notevole aiuto.
Piacevole in tutti i suoi aspetti, la storia trascina e le diverse tecniche stimolano a continuare l’avventura per imparare meglio e di più, i combattimenti sono studiati per adoperare le diverse qualità del pg, la telecamera fa quasi sempre il suo dovere sia in combattimento che nell’esplorazione dei luoghi.
L’approccio ai dialoghi è semplice e innovativo sotto l’aspetto della diversa modalità di risposta possibile (tono adulatorio,minaccioso, intuizione ect..), da sottolineare il numero dei diversi cittadini, contadini, commercianti, marinai insomma dei sudditi dell’Impero di Giada che incontrerete sul vostro percorso.
Essi sono in massima parte diversi tra loro e seppure in qualche caso sono portatori di una storia che si intreccia con la vostra, sono autonomi e danno l’impressione di vivere perfettamente una loro vita a prescindere dalla vostra esistenza, una caratteristica questa che in modo così compiuta non si vedeva dal mondo FREE di Shenmue.
Le possibilità di combattimento, sono molteplici e vi permettono di spaziare dalle abilità magiche alle arti marziali, dalle trasformazioni alle armi come spade, asce o addirittura fucili dell’età coloniale.
La presenza del denaro e delle diverse “vie” (il sentiero della mano aperta e il sentiero del pugno chiuso) vi daranno un costante senso di libertà che potrete sperimentare in tutte le sue implicazioni.
In qualche passaggio inoltre il gioco si trasforma, e da un Rpg diventa un “minigame shot’ em’ up” con protagonista un’ aeroplano impegnato a sparare agli altri veivoli in circolazione, pur consideramdo questa ulteriore “chicca”, però, Jade Empire diventa un gioco tutto sommato solo sufficientemente longevo.
Graficamente Parlando
La grafica è stabile nei vari passaggi e non soffre di rilevanti cali di framerate, le ambientazioni sono di stile tipicamente orientale e non poteva essere altrimenti, ci sono templi, scuole di arti marziali, splendidi giardini e foreste incantate ma non mancano neppure elementi di fantasia come il palazzo imperiale fluttuante o le strane macchine volanti a forma di insetto.
La colorazione è viva e magnificamente chiara, alcune volte eccessiva, con giochi di luci e colori vivi che infondo al gioco un’aura fiabesca. Si ci ritrova ad attraversare diversi luoghi, dalla campagna, alla foresta, alla città al mondo dell’aldilà, riprodotti in buona parte in modo reale o comunque vicino a quello che è l’immaginario collettivo.
Gli edifici non hanno grosse novità, nota pittoresca sono invece i bauli e le anfore disseminati lungo il cammino che oltre a contenere doni o trappole, in qualche caso sono fautrici di simpatici effetti grafici e sonori di esplosioni e fasci luminosi che poi svaniscono in dissolvenza.
Ben realizzata, infine, anche la morte dei personaggi con decapitazione e conseguente spargimento di sangue oppure con il mandare in frantumi gli spettri.
Considerazioni Finali
Per quanto concerne il sonoro è anch’esso tipicamente orientale, sono utilizzati strumenti, cari alla cultura cinese, dai suoni dolci e melodiosi, che forniscono un adeguato trasporto nelle situazioni complesse e frenetiche; buona è anche la riproduzione dei passi del personaggio in movimento.
Gli effetti sonori giocano sempre abbastanza bene la loro parte, ottime le riproduzioni del rumore di ingranaggi, delle grida degli uomini, delle abilità magiche come sfere di fuoco, di ghiaccio o pietrificanti.
Il gioco testato è in lingua Inglese con i sottotitoli in Italiano, in alcuni momenti però i sudditi dell’Impero di Giada utilizzano una lingua autoctona molto antica per questo sembra positiva la scelta di lasciare i dialoghi in lingua madre, in quanto tradurre in italiano quelli in inglese e sottotitolare quelli nell’altra lingua non avrebbe reso un doppiaggio troppo fedele all’originale.
Infine, come di consueto la valutazione. Il raffronto agli altri titoli era d’obbligo perché senza i riferimenti precedenti avremmo dovuto riservare a questo Jade Empire un posto nel Gotha dei videogames per quanto è avvincente e stimolante.
Il suo “riprendere i predecessori” anche a ragione dell’intreccio di indubbio valore narrativo però non gli fa perdere l’occasione di conseguire un ottimo giudizio (per altro conquistato durante la prova) pur non raggiungendo quel massimo di valutazione a cui avrebbe potuto facilmente ambire.
Articolo pubblicato su Hirc in data 11 Giugno 2005 a cura dello stesso autore.