Recensione Batman: Arkham City

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Questa città è diventata un manicomio.

Versione testata Playstation 3, Xbox 360.

Rocksteady porta il Cavaliere Oscuro di Gotham verso nuove vette di eccellenza. Un cast di comprimari ed avversari ricchissimo completa il quadro di uno dei giochi più riusciti di questi mesi. Da giocatore e collezionista di fumetti sono sempre stato scettico davanti a proposte che mescolassero le dinamiche proprie dei videogiochi con gli universi narrativi dei comics, in modo particolare quelli di genere supereroistico.

Gli esempi nel corso dei decenni sono stati tantissimi e quasi tutti poco riusciti, compresi alcuni tentativi recenti come DC Universe Vs Mortal Kombat e DC Universe Online. Il primo Batman: Arkham Asylum fu però la proverbiale eccezione che conferma la regola. Gli elementi vincenti, riproposti anche in Batman: Arkham City, sono innanzitutto la scelta di un eroe “urbano” come Batman (che aumenta il livello di realismo e sospensione dell’incredulità) unita ad una realizzazione tecnica molto curata.

Questi due elementi uniti ad un gameplay orientato allo stealth hanno contribuito a costruire quello che è stato forse il primo tie-in ben riuscito nella storia dei videogames.

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