Recensione Batman: Arkham City


Impatto visivo e sonoro

I passi avanti rispetto ad Arkham Asylum sono evidenti. Il framerate, nella versione PS3, si è rivelato a prova di bomba e non subisce nessun drop per tutta la durata del gioco. Anche nelle situazioni più concitate i movimenti dei personaggi sono assolutamente fluidi e realistici.

L’ambiente di gioco è tra i più dettagliati e ricchi che sia possibile immaginare. Non solo la varietà ma anche l’attenzione ai particolari mostrata da Rocksteady contribuisce a immergervi nelle atmosfere noir di Gotham senza mai però mostrare segni di approsimazione o ripetitività.

Anche la scelta di arrichire l’ambiente con elementi distintivi delle varie bande di Gotham aiuta a non avere mai la sensazione di già visto che a volte coglieva il giocatore durante il primo episodio. Il ciclo degli eventi atmosferici è quasi perfetto e rende molto più tridimensionale la città modificando spesso l’aspetto delle aree a seconda della presenza di neve o pioggia.

Ottimo anche il comparto sonoro dove le musiche di accompagnamento (spesso rivisitazioni dei temi classici legati al personaggio) non sono mai invasive e migliorano l’effetto delle cut-scene di cui il gioco è ricco senza sovrastare i rumori di fondo o le voci dei protagonisti. Il doppiaggio italiano è ottimo e non ho notato alcuna sbavatura nè nei termini usati nè nelle traduzioni dei nomi di personaggi ed oggetti.

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