Recensione Batman: Arkham City


Gadget, abilità e molto altro

Nella sua prima gita ad Arkham, Batman aveva fatto sfoggio di una serie di gadget invidiabile, dai classici Batarang (con varianti soniche o telecomandati) ai rampini di vario tipo, ora però è necessario qualche “meraviglioso giocattolo” in più per poter coprire una area di gioco tanto vasta. Dal primo momento avrete a disposizione tutti gli oggetti utilizzabili nel primo episodio e, nel corso del gioco, aumentando la propria EXP saranno disponibili vari upgrade divisi nelle sezioni Armatura, Combo e Gadget.

Il sistema di potenziamento è un pò più complesso di quello visto in Arkham Asylum ma dopo poche ore di gioco si prende tranquillamente confidenza con l’albero di progressione decidendo quali siano i potenziamenti più adatti al proprio stile di gioco. Ad esempio si può optare per i miglioramenti dello stile di combattimento se preferite uno stile brawl oppure puntare sui gadget se vi piace di più la modalità stealth.

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Menzione a parte per la visuale da detective, se nel primo episodio rischiava di rendere il gioco fin troppo facile ora è stata modificata in modo da risultare utilissima ma senza farvi correre il rischio di tenerla sempre attiva perdendovi i dettagli degli ambienti da esplorare. Volendo fare un solo esempio: Non sarà quasi mai possibile trovare gli oggetti necessari a scoprire i segreti dell’Enigmista se la visuale detective è attiva. Una novità che mi ha colpito positivamente è il sistema di ascolto delle comunicazioni. In sostanza potete ascoltare le trasmissioni radio o le conversazioni dei membri delle varie bande scoprendo così elementi utilialle vostre indagini o farvi due risate ascoltando cosa dicono gli scagnozzi del Pinguino quando lui non può sentirli…

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