Recensione Diablo III

Grafica e Sonoro

Non era possibile “trapiantare” il gameplay di Diablo in un universo 3D. Blizzard, consapevole di questo, ha optato per un ibrido 2d/3d ad alta risoluzione che, pur apparendo datato ai giocatori più giovani, rende perfettamente godibile il titolo.

Eccezionale la scelta dei colori. A seconda delle ambientazioni le scelte cromatiche sottolineano perfettamente le caratteristiche ambientali dando un tocco di personalità a città, catacombe, montagne e deserti. Le animazioni del PG e dei suoi seguaci sono sempre molto fluide e aggraziate senza traccia degli “scatti” che avevano caratterizzato alcune fasi iniziali della beta.

Stesse osservazioni per i vari mobs e boss, questi ultimi sono mediamente grandi 4 volte il pg principale e, prendendosi il tempo per guardarli attentamente senza farsi cogliere dalla frenesia del combattimento, risultano molto particolareggiati e curati nei dettagli.

Straordinario davvero il comparto audio. Le musiche sono incantevoli (anche se a tratti risultano ripetitive quelle di sottofondo nelle varie città) e contribuiscono ad aumentare il tasso di adrenalina in circolo durante le boss-fight più concitate. Anche i suoni ambientali sono molto d’effetto anche se alcuni mobs tendono a restare un po’ “muti” durante i combattimenti.

Sul doppiaggio ci sarebbe da dire molto…

002

Quello Italiano non è malvagio ed è nella media di titoli di questo livello mentre invece quello inglese/americano risulta molto spesso piatto e poco ispirato. La recitazione in particolare mi ha ricordato un po’ le orrende scene di qualche soap opera di 3° livello…

Per una volta siamo stati più fortunati dei nostri cugini d’oltremanica.

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