Recensione Transformers: La Caduta di Cybertron

transformers_fall_of_cybertron_thumbIl grande shutdown!

Versione testata Personal Computer, Playstation 3, Xbox 360.

Lo studio High Moon si è assunto un compito non facilissimo. Per decenni in franchise dei Transformers è stato funestato da giochi pessimi, lontani anni luce dai sogni dei tantissimi fans, e solo con il capitolo precedente a questo titolo si è cominciato a vedere uno spiraglio di luce.

La possibilità di delusione è altissima e il rischio di sfornare un prodotto “for fans only” ancora più alto… ma stavolta le cose sembrano essere andate davvero per il verso giusto !

Il mondo e la “mitologia” dei transformers non sono semplici e intersecano vari gradi di complessità e una decina di storylines parallele (cartoni, fumetti, serie in CG e film) ognuna diversa ma tutte con elementi fissi comuni. Il primo è più importante tra questi è Cybertron ovvero il pianeta madre di Autobot e Decepticon dove la loro stirpe è nata e si è sviluppata. Proprio dal destino del loro pianeta madre prende spunto questo secondo capitolo della serie iniziando proprio dove il primo terminava… con il pianeta ormai prossimo allo spegnimento di emergenza a causa della diffusione nel suo nucleo di una forma corrotta di energia (Energon oscuro o “Sangue di Unicron”) che ha costretto la IA al centro del pianeta ad uno spegnimento di emergenza. Con le risorse in rapido esaurimento le due fazioni in guerra iniziano a programmare l’evacuazione del pianeta guidate dai rispettivi Leader.

Ovviamente parliamo di Megatron e Optimus (ora nominato Prime degli Autobot).

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