Recensione Transformers: La Caduta di Cybertron


Uno sguardo al design

Dato che la storia si colloca millenni prima della riattivazione dei superstiti della Ark e della Nemesis la forma veicolo dei protagonisti non poteva essere quella a cui siamo abituati ma non per questo la possibilità di trasformazione è stata eliminata. Il buon reparto grafico del gioco risalta, infatti, non tanto per complessità di modelli e ambienti o per qualità delle texture tanto per l’originalità del design. Sia le forme robotiche che quelle veicolari sono pensate in modo da ricordare le versioni originali (in particolare quelle della G1) ma riprogettate per adattarsi al contesto completamente meccanico offerto da Cybertron.

E’ stato però necessario effettuare alcune modifiche come nel caso di Soundwave che ora diventa un veicolo da assalto e non più una “semplice” radio portatile !!! Sarebbe stato carino, visto lo sforzo fatto per rendere giocabili Grimlock e Bruticus, avere anche la possibilità di controllare direttamente i famigli di Soudwave ma invece potremo solo assistere alle evoluzioni di Laserbeck e Tremor mentre saremo impegnati in qualche scontro a fuoco. Da un punto di vista grafico il gioco da io meglio di se nelle ambientazioni e negli sfondi sempre molto ricchi e dettagliati e traboccanti di sezioni nascoste da esplorare alla ricerca di power up e nuove armi pesanti.

{hwdvideoshare}id=4780|width=640|height=354{/hwdvideoshare}

Rispondi

Ultimi Articoli