Recensione NBA 2K13

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Una serie iniziata tredici anni fa…

Versione testata PC, Playstation 3, Xbox 360.

Era il lontano 1999 e la serie NBA 2K faceva il suo debutto sul Sega Dreamcast. Con NBA 2K13 andiamo oggi ad analizzare il quattordicesimo titolo di questa famosa e fortunata serie sportiva.

Finora ci siamo sempre trovati dinanzi ad un simulatore di pallacanestro di pregevole fattura, un susseguirsi di miglioramenti, evoluzioni e quanto altro, che anno dopo anno hanno (scusate il gioco di parole ndr.) saputo far divertire i giocatori, mai stancandoli, trovando sempre nuovi modi di tappare quelle falle che minavo l’esperienza di gioco e aggiungendo nuovi innovativi elementi.

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Si tratta di una prova non comune. Il genere sportivo nel per quanto riguarda il mondo dei videogames è abbastanza particolare. Si sviluppa di un gioco le cui regole restano invariate, così come le meccaniche e allora risulta difficile creare qualcosa di veramente nuovo (soprattutto dopo un capitoli quasi perfetto quale NBA 2K12 ndr.). Con la versione 2K13 del gioco il team è riuscito a far passare sulla serie una ventata di aria fresca grazie all’introduzione di innumerevoli extra che riescono a dare anche quel feeling arcade in stile Jam, senza però intaccare l’anima stessa del gioco. Tali extra non incidono in alcun modo, sia chiaro, con il gameplay vero e proprio ma sono comunque un diversivo per staccare dalla solita partita stagionale, allungano semplicemente la durata di vita di un gioco di per sé già infinito.

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