Recensione Call of Duty: Black Ops II

Qualche novità anche online

Quanto assaporato durante la campagna è ben riproposto nelle sfide Multigiocatore. Il menu presenta un menu con la possibilità di giocare una Partita Veloce, di crearne una Personalizzata, di accedere ad una Lega per sfidare gli assi di CoD sparsi nel mondo in competizioni senza limitazione, personalizzare il proprio profilo di battaglia, accedere alla COD TV dove prendere visione dei filmati creati dalla comunità di giocatori oppure crearne uno con la modalità Cinema e pubblicando i video direttamente su Youtube.

All’interno della Partita, sono proposte le sfide Deathmatch a squadre, Squadre multiple (tre squadre in lotta), Dominio (conquista del territorio), Cattura la bandiera, TcT (tutti contro tutti), Guerra terrestre (una variante di dominio), Demolizione (far esplodere delle cariche), Ucc. Confermata (ripresa da MW3), Postazione (da conquistare o difendere per ottenere punti), QG quartier generale, ovvero attaccare/difendere la base), da giocare su ben 14 mappe. Queste propongono diverse ambientazioni, alcune riprese proprio dalla Campagna, e si differenziano tutte per ampiezza e per stile, e garantiscono un divertimento senza fine. A parte Hijacked, quella ambientata su uno yatch, dove la mappa talmente piccola è troppo esposta a imbuti tritacarne e appostamenti da camper, tutte le altre si lasciano giocare con molta disinvoltura e mostrano alcune simpatiche varianti che donano una certa dinamicità al solito ambiente statico, come ad esempio il passaggio di un treno nella mappa Express. Ogni mappa denota quindi un level design impeccabile così da meritare di essere giocata in lungo e in largo.

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Treyarch ha riproposto una serie di gadget tecnologici da sfruttare in battaglia e questi vanno da coltelli che rilasciano scariche elettriche, a quad rotor che svolazzano e sparano guidati dal giocatore, da torrette conmitragliatrici leggere, a sonde di disturbo dei visori. Ce ne sono tantissime e ognuna riesce grazie anche all’ausilio dei Perk egregiamente a divertire, tornando ad un sistema semplice e di facile intuizione.

Proprio i perk sono ridotti all’osso rispetto a MW3, in quanto adesso sono meglio comprensibili e si possono utilizzare anche direttamente sul medesimo potenziamento, spingendo così ad usarli con cura e dovizia in quanto andranno a limitare un uso spropositato, venendo incontro sia ai giocatori “mordi e fuggi” che agli amanti dei tornei. I potenziamenti e le armi hanno un costo definito in punti. Per cui fare più punti aiuta ad alimentare il proprio arsenale. Sfruttare così il perk di raddoppio punti nonché gli eventi Double XP può diventare una scelta quasi obbligata.

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Ritorna la modalità Zombi che si affianca a quella standard per aggiungere quasi un gioco diverso, essendo il tema dei non-morti estraneo al contesto principale. Al momento il titolo propone tre mappe principali denominate Deposito, Città e Fattoria nelle quali giocare alle modalità Sopravvivenza, Dolore, Tranzit. La prima si intuisce dal nome stesso cercando di resistere più a lungo a orde di zombi fino a 4 giocatori in co-operativa, la seconda mette in competizione due squadre di quattro giocatori che devono difendersi dagli zombi mischiando quindi co-operazione e competitività, e l’ultima è una inedità versione alternativa a sopravvivenza dove quattro giocatori devono resistere a bordo di un pullman guidato da un robot ad un assalto di zombi. Altre mappe saranno aggiunte tramite DLC in futuro.

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