Recensione Call of Duty: Black Ops II


Mai visto un CoD così

Il primo impatto con Black Osp 2 è che il titolo mostra il fianco proprio nel motore grafico. Seppure datato e noto ai più per le sue limitazioni, il team Treyarch è riuscito a sfoderare un engine migliorato, capace di limitare al minimo i suoi difetti di bassa risoluzione mettendo sullo schermo una pulizia di immagine degna di nota, ricca di dettagli e curata da tanti particolari.

Non vi è dubbio che la risoluzione arrangiata, ovvero non nativa a 720p, e il framerate a 60fps giovano a muovere ogni cosa senza intoppi e mai un’incertezza. Le migliorie si notano nel sistema di gestione delle luci, che sia l’illuminazione ambientale o quella prodotta da oggetti e accessori tecnologici, la quale risulta è ottima e unita ad altri effetti come l’acqua, i particellari di fumo, detriti e vento, è capace di incantare. Le animazioni sono fluide ed esaltano il lavoro di motion capture effettuato per donare ai personaggi una interpretazione magistrale. La pulizia generale che trasmette tutto quello che si muove garantisce ad esaltare ogni momento della storia, lasciando persino a bocca aperta in alcuni frangenti.

Tutto questo perde qualcosa ovviamente quando si va online, rinunciando a qualche effetto e limitando il numero di animazioni per i giocatori, per agevolare il compito delle sessioni di sfida gestite dal sistema P2P, vista la mancanza di server dedicati.

Tralasciando la versione PC per un attimo, un occhio attento può notare come tra le versioni console, quella 360 appare meglio gestita, in quanto può contare su un dettaglio delle texture meglio marcato e un effetto motion blur ottimizzato. Gli utenti PC invece possono godere di un utilizzo molto più forte di anti-aliasing e altri effetti, hardware permettendo, che garantiscono maggiore qualità e profondità, senza alterare di molto però l’impatto generale rispetto alle versioni console.

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Unico neo nelle fasi in cui c’è da pilotare i mezzi aerei, per chi è abituato a muovere la visuale come se fosse la leva di comando deve entre nelle opzioni e attivare Viasuale Invertita, da disattivare una volta tornati con i piedi per terra. La parte sonora è stata perfezionata rispetto ai capitoli precedenti grazie ad un miglioramento sensibile sulle bocche da fuoco, molto più convincenti, e sugli effetti di contorno dove persino il passo ha un suono diverso se si calpesta l’erba oppure il cemento, mentre non lascia dubbi sulla bontà dei dialoghi. A rendere il doppiaggio in italiano ancora più interessante ci pensa Giancarlo Giannini che con la sua inconfondibile voce aumenta il carisma dell’antagonista Raul Menendez.

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