Recensione MXGP The official motocross videogame

Dalla Polvere

Versione testata PS3

C’è una cosa che gli italiani sanno fare meglio di tutti gli altri, e no, non è quello a cui state pensando… Stiamo parlando di motori.

Che si tratti di progettarne, costruirne, o anche solo parlarne, gli italiani sono, nell’immaginario comune, da sempre associati al mondo dei motori; proprio le quattro e le due ruote  sono da decenni infatti uno dei vanti della nostra industria e l’argomento principale, insieme al calcio e alle donne, di ogni chiacchierata tra soli uomini che si rispetti.

Milestone, la storica software house tutta italiana, creatrice di pietre miliari del videogame nostrano quali Screamer Rally e Superbike, negli anni è stata portatrice, nel campo dei videogames, di questo “saper fare” tutto italiano con i motori. La compagnia milanese, dopo il successo di pubblico e critica avuto recentemente con MotoGP13 e WRC4, ci riprova ora con un nuovo titolo interamente dedicato al mondo del Motocross. Sarà riuscito il team fondato da Antonio Farina a soddisfare le aspettative dei molto esigenti appassionati di questa disciplina ? 

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Gameplay realistico 

Un primo grande punto a favore per la produzione Milestone, e un deciso passo in avanti rispetto ad un altro titolo della compagnia, MUD, è indubbiamente l’utilizzo di licenze ufficiali del campionato di motocross. Ciò significa che i tracciati (ne mancano all’appello tre, di cui probabilmente non si è riusciti ad ottenere le licenze in tempi utili all’uscita del gioco), i team, le pubblicità e i protagonisti del campionato di categoria MX1 e MX2, saranno tutti presenti nel titolo, che punta  in questo modo al cuore degli appassionati.  Se a tutto ciò aggiungiamo una decisa svolta verso il genere simulativo, comprendiamo che MXGP è un titolo che si rivolge soprattutto a quella fetta di utenza che pratica e segue, anche dal vivo, il motocross.

Dopo un breve filmato introduttivo che fa da apertura al menu’, il gioco ci introduce alla modalità disponibili: Gara Istantanea, weekend di gara, campionato, Sfida a Tempo e la Carriera, con la quale sarà possibile affrontare con un pilota personalizzato la scalata, dapprima alla MX2 e poi alla MX1, in un sistema di progressione a punti esperienza non dissimile da quanto già visto in altre produzioni della software house milanese. La modalità di personalizzazione del personaggio per la verità è piuttosto scarna, permettendoci poche semplici personalizzazioni del casco, tra i tre disponibili all’inizio del gioco, dei colori della tuta, della nazionalità e delle fattezze del nostro rider. Altri elementi saranno disponibili più avanti con l’avanzamento della nostra carriera, ma si tratta di un aspetto questo appena abbozzato. Avviata la modalità per giocatore singolo, MXGP prova a fornirci alcune indicazioni sullo stile di guida e sui comandi in un breve tutorial. I controlli ruotano attorno ai due stick analogici, quello di sinistra che permette di controllare l’inclinazione delle moto e quello di destra che invece controlla il corpo e il peso del pilota. La padronanza di questi due elementi è assolutamente essenziale per affrontare i diversi circuiti ed è l’elemento attorno al quale ruota l’intera esperienza ludica di MXGP. Il controllo del peso del rider in  maniera indipendente da quello della moto infatti, permette di diminuire l’utilizzo del freno, migliorando i nostri tempi sul giro e di utilizzare tutti quei tricks, come lo scrub, o lo sfruttamento dei margini della pista, essenziali al miglioramento dei nostri tempi di percorrenza. 

Il grado di simulazione può essere scelto tra un livello base, un livello intermedio e un livello PRO; in quest’ultimo tutti gli aiuti sono disabilitati e l’esperienza, sopratttutto a bordo di moto di classe MX1, si fa realmente simulativa. Sebbene in nessuno di questi sia possibile scegliere la frizione manuale (automatica o semiautomatica le uniche due alternative), riuscire a terminare la gara con tempi decenti sarà impresa davvero ardua che richiederà un certo impegno e dedizione. Conformazione del tracciato, peso della moto e peso del corpo del pilota, ad aiuti disabilitati, sono un temibile elemento di sfida che hardcore players anche molto navigati, difficilmente potranno affrontare con leggerezza. In realtà quello che serve è una sana e genuina passione per il mondo delle corse motocross: soltanto essendo dotati di questa riuscirete a padroneggiare anche il videogame, che vi costringerà ad usare tecniche di guida e tricks realmente utilizzati dai rider in carne ed ossa, in ciascuno dei 14 tracciati disponibili.

L’AI, soprattutto a livello PRO, è un altro elemento di sfida interessante, con players avversari decisamente agguerriti e pronti a sfruttare la minima incertezza che mostrerete in gara.

La modalità carriera aggiunge pathos all’intero videogame costringendovi non soltanto a terminare con il miglior piazzamento possibile e a scalare le classifiche, ma anche a guidare nel modo migliore possibile, al fine di essere notati dai team più prestigiosi come il Red Bull Racing Team e scalzare dal trono sua maestà Tony Cairoli.

Qualche difetto, trascurabile e probabilmente frutto di precise scelte degli sviluppatori, è individuabile nella sostanziale neutralità del fondo di gara rispetto alle prestazioni della vostra moto: sabbia, terra, ghiaia a differenza di quanto visto in WRC, si comportano sempre alla stessa maniera, ed in questo senso sono un netto passo indietro dal punto di vista della simulatività del titolo. Decisamente trascurabili poi le personalizzazioni tecniche della moto, capaci di incidere poco o niente sulle prestazioni in gara.

Multiplayer, una scelta discutibile

Il net code del titolo è molto solido ed efficiente, garantendo la conclusione delle gare singole (presente anche la modalità stagione online) senza incidenti di sorta, quali disconnessioni, cambi server repentini o hang up random.   Discutibile invece la scelta di permettere a ciascun giocatore di scegliere il grado di simulazione ad inizio gara. 

MXGP3

Dalle stelle alle stalle

Fino a questo punto MXGP sembrerebbe il gioco di motocross definitivo, purtroppo però non è cosi. Un comparto tecnico decisamente scadente per un titolo giunto sugli scaffali a fine generazione ed una fisica che, sebbene interessante dal punto di vista del grado di simulatività, non è esente da difetti quando si tratta di collisioni, contribuiscono a rendere un po’ più povera l’esperienza generale.

Dal punto di vista grafico oltre a modelli poligonali piuttosto approssimativi, è impossibile non notare texture a bassa definizione sparpagliate un po’ ovunque e un fastidiosissimo effetto PopIn, che determina il caricamento di texture, anche piuttosto rilevanti –  come quelle relative al terreno –  in deciso ritardo. Qualche calo di frame in situazioni piuttosto concitate e soprattutto un sistema di collisioni da vera old gen, sono elementi che non ci saremmo aspettati da un team talentuoso come quello di Milestone: paletti a bordo pista attraversati come burro, giocatori avversari che in alcuni casi vi attraversano come foste il fantasmino Casper ed in altri vi fanno schiantare con cadute da ragdoll, rendono l’esperienza generale piuttosto povera. L’audio, senza infamia
e senza lode, garantisce una buona campionatura dei motori, senza pero’ quella varietà a cui Milestone ci aveva abituato con altri titoli. La colonna sonora, pur buona, è anch’essa piuttosto ripetitiva.

Commento finale

MXGP è  un titolo ambivalente; se lo si guarda con l’occhio dell’appassionato di motocross, oramai quasi rassegnato all’ assenza di giochi simulativi validi dedicati a questa disciplina, è una manna dal cielo: licenze ufficiali, tracciati realistici, stile di guida ispirato alla realtà, sono tutti elementi che farebbero la gioia di qualsiasi appassionato e basta fare un giro sui forum dedicati a questo sport, per capire l’entusiasmo che circonda il titolo anche e soprattuto oltreoceano, dove per ora il gioco non è distribuito. Il giudizio invece cambia, ed anche in maniera piuttosto netta, se lo si guarda da videogiocatore, abituato a standard ben più alti: comparto tecnico scadente, fisica ballerina e qualche innovazione introdotta in altri titoli sacrificata sull’altare della commerciabilità al pubblico più vasto possibile, hanno inciso profondamente sulla nostra esperienza generale. Sentimento o ragione ? Cosa avrà prevalso nella scelta del voto finale ? Scopritelo dopo il box Pro/Contro

Pro Contro 
– Gameplay realistico
– Licenze ufficiali
 
– Comparto tecnico superato
– Fisica ballerina 
 
  Voto Globale: 70  
 
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