Recensione Uncharted 3: l’inganno di Drake


Oltre ogni limite

Già il secondo capitolo, a distanza di due anni, desta ancora scalpore e incanta con il motore grafico proprietario scritto da Naughty Dog. Chi si poteva mai immaginare di trovarsi di fronte per tutto il tempo alla perfezione! Uncharted 3 non lascia scampo a chi vuole trovare il pelo nell’uovo. Le texture in alta definizione si sposano con un anti-aliasing dosato a dovere, la palette di colori e la scelta artistica incantano, tutti e quattro gli elementi della natura come fuoco, acqua, vento e terra, sono ricreati in modo realistico miscelandosi con gli altri effetti particellari di fumo e detriti per garantire sempre la massima esperienza di gioco. Ogni capitolo fa in modo di mettere il giocatore nella condizione non solo di vedere questa meraviglia ma anche di passarci attraverso, un modo azzeccato di rendere tangibile qualcosa che potrebbe apparire come un mero effetto visivo.

Maggiore inoltre il numero su schermo di poligoni non solo degli oggetti ma anche di personaggi, presentando in modo più ricorrente ad esempio le situazioni cittadine rese più vive e affollate. La fisica ritorna migliorata aggiungendo linfa vitale al sistema di gioco creando varietà alle stesse fasi e incidendo in modo marcato soprattuto in momenti topici della storia.

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Se tutto questo può già bastare, a sfondare le pupille ci pensa un sistema di illuminazione fantastico. Ogni fonte di luce è gestita in modo egregio e le relative ombre sono degnamente ricreate. Durante le fasi di esplorazione nelle zone buie, le luci dei nemici possono arrivare ad accecare, così come il sole caldo del deserto provoca la sensazione di diversa intensità con le sue sfumature mentre annienta inesorabile sul capo del protagonista. I tratti somatici nonché i movimenti dei personaggi hanno subito un ritocco impressionante, merito di una nuova serie di animazioni a quelle già ottime viste nel secondo capitolo. Sia il personaggio principale che i comprimari effettuano diverse posture e reagiscono alle diverse situazioni a video, dando credibilità alla scena che si sta vivendo. Ad esempio si vede Nathan pulirsi i capelli se gli arriva addosso un pò di polvere, appoggiare la mano se passa vicino ad un muro, perdere equilibrio se inciampa o urta un ostacolo, coprirsi bocca e naso per evitare di inalare il fumo di un incendio. Ciliegina sulla torta un framerate ancorato ai 30fps, fluido e impeccabile. Persino nelle sfide online riesce a mantenere un dettaglio elevato, arricchito dalla maggior parte degli effetti presenti nella Campagna, sbaragliando ogni possibile previsione di degrado del motore grafico che invece sfodera i muscoli e abbatte qualsiasi produzione attualmente sul mercato.

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Le pareti uditive gioiscono e fanno scorrere brividi lungo la schiena grazie ad una colonna sonora epica e cinematografica. Si passa da ritmi alla “Indiana Jones” a tappeti musicali antichi e corali, perfettamente in linea con ogni momento del gioco così da enfatizzare le situazioni, merito del sistema progettato e adottato anche da Guerrilla Games. In pratica la musica sfuma o aumenta di intensità e ritmo a seconda se il giocatore sta eseguendo una certa azione.

Gli effetti sonori ambientali sono molto curati così come quelli delle armi, che riflettono la prosecuzione del lavoro del team nel rendere tutto ai massimi livelli. Non solo queste hanno una diversa dose di intensità, ma cambiano effeto anche a seconda del punto in cui ogni bocca di fuoco esplode le sue munizioni. Ottimo il doppiaggio in italiano, veramente di ottima fattura, regalando maggiore apprezzamento ai dialoghi eccellenti tra i personaggi.

A tutto questo c’è solo da rendere omaggio con un fragoroso applauso al team Naughty Dog.



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