Recensione Rocketbirds: Hardboiled Chicken


In guerra

La storia è incentrata su un gruppo di polli che si ribella alla dittatura di un gruppo nazionalista composta principalmente da altre volatili, diciamo così. Ma solo un soldato ha la capacità da solo di combattere una intera armata nemica. Ovviamente stiamo parlando del protagonista, una figura che a tratti ricorda il Marcus fenix di Gears of War, duro, di poche parole, e abile nell’uccidere il nemico in brandelli. Egli è stato allevato in modo diverso, con spuntini di armi e tiro a segno, sollevamento pesi e lotta dura, chiamato da tutti Hardboiled.

Grazie ad una scena introduttiva, e ad altre inserite tra le missioni, il giocatore comprende appieno la storia e gli eventi che si susseguono con un unico grande obiettivo, fermare il dittatore pinguino.

Lo stile di gioco si impara subito, veloce e immediato. Bisogna far muovere il nostro eroe su un piano orizzontale, con a volte la necessità di saltare per raggiungere l’obiettivo desiderato. Armato e pieno di forza bruta, bisogna abbattere ogni nemico che ci si presta davanti puntando ad arrivare in fondo al quadro che si sta giocando. Un pò come il buon caro vecchio Metal Slug. Durante le missioni è importante raccogliere le munizioni e i medikit per curarsi e ripristinare la potenza vitale, nonché sfruttare le armi più potenti per infliggere maggior danno agli avversari, sbudellandoli e lasciando una chiara macchia rossa sul muro in pure stile pulp.

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Proseguendo nelle missioni si nota come i programmatori abbiano inserito la possibilità ad esempio di far nascondere dietro un riparo il nostro eroe, aggiungendo un diverso approccio oltre al salto o all’abbassarsi. Invadendo il territorio nemico e le sue basi, Hardboiled deve anche doversi muovere con cura, per cui incontrando una porta ad accesso condizionato, deve prima reperire la relativa chiave e quindi tornare al punto della porta per attraversarla. I programmatori hanno sapientemente messo a debita distanza gli oggetti necessari per cui il giocatore ha il dovere di spostarsi per altri livelli e per poter raggiungere l’obiettivo indicato. Tutto funziona a meraviglia, senza problemi di ritardo o mancato appiglio nelle fasi platform.

A variare il gameplay ci pensano diverse fasi di gioco in cui dobbiamo ad esempio pilotare nei cieli grazie ad un jet-pack e sparare mentre si vola, oppure dove ci sarà da risolvere alcuni enigmi.

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Ottima anche la modalità di gioco in co-operativa, sia a schermo condiviso che online, che allunga la longevità del titolo soprattutto nel caso qualche vostro amico passi da casa vostra.

L’avventura prosegue per 15 livelli, sapientemente innescati l’uno all’altro dalla narrazione di una storia sicuramente sarcastica e umoristica che cattura il giocatore fino al suo compimento finale.

Purtroppo l’unica nota negativa è l’Intelligenza Artificiale dei nemici. La maggior parte di loro è molto stupida per cui risulta abbastanza facile ridurli in poltiglia. In generale il titolo non offre una sfida alta, ma si attesta su un livello sufficiente che impegna in modo adeguato il giocatore.



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