Recensione The Elder Scrolls V: Skyrim


Grafica e sonoro

Partiamo dalla realizzazione tecnica. Sin dalle prime battute del gioco è molto evidente la cura riservata all’ambiente di gioco con una particolare attenzione al cielo (che vi toccherà guardare spesso vista l’abitudine dei draghi di piombarvi addosso dall’alto) e alle skin del terreno e degli edifici. Settando il livello ultra per il dettaglio grafico l’intero mondo di gioco assume una connotazione estremamente realistica in particolare sono davvero stupefacenti gli effetti di luce sui fiumi e corsi d’acqua.

Discorso diverso per i personaggi e gli animali…

Salvo alcune eccezioni (ad esempio NPC di importanza particolare per la trama principale) le skins e la complessità dei modelli di guardie e simili non brillano particolarmente, specialmente i personaggi femminili tendono a somigliarsi un po’ troppo in particolare nei dettagli del viso. Stessa cosa per i modelli non umani come, ad esempio, i cavalli ed i draghi che sembrano differenziarsi solo il colore della skin e pochissimo altro. Specialmente nei primi dungeons che affronterete avrete spesso la sensazione di affrontare orde su orde di avversari identici differenziati solo dalle armi equipaggiate. Discorso diverso per la stabilità del framerate, a patto di disporre della configurazione consigliata non si riscontrano rallentamenti anche in situazioni abbastanza congestionate.

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Gli unici rallentamenti evidenti posso apparire all’arrivo di creature di grandi dimensioni in spazi aperti. In piena tradizione Bethseda le musiche sono davvero ottime e molto varie con una alternanza davvero ottima di temi legati alle zone visitate.

Discorso simile per il parlato, dato che il gioco è doppiato interamente in Italiano era lecito aspettarsi molto e le aspettative non sono state disattese. Le voci sono abbastanza varie e caratterizzano più che bene i personaggi a cui sono state legate.

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