Recensione The Elder Scrolls V: Skyrim


Trama e missioni

Elder Scrolls ha una onorata tradizione di complessità. Ad una trama principale solitamente mai banale si aggiungono sempre centinaia di missioni secondarie che, pur con il rischio di distrarre il giocatore dalla sua missione, contribuiscono ad arricchire il gioco aumentando la variabilità delle situazioni. Degno erede di Daggerfall, più che di Oblivion, Skyrim non fa eccezione alla regola. Ci sono un numero incredibile si quests da portare a termine, dalle più semplici a quelle ad alto tasso di complessità (provate ad unirvi ai licantropi…) ognuna delle quali porta ad una ricompensa che, credetemi, contribuirà non poco a facilitarvi la vita nelle missioni legate alla trama principale.

La vostra avventura partirà, come in tutti gli Elder Scrolls, con il vostro PG in catene e vi porterà a raggiungere il vostro destino come ultimo erede dei “Sangue di Drago” ovvero come rampollo di una dinastia di sterminatori di draghi. Per compiere il vostro scopo dovrete imparare il linguaggio dei draghi le cui parole vi potranno essere insegnate o, più di frequente, dovrete scoprirle esplorando sotterranei o caverne sparse nel vastissimo continente di Skyrim.

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Molte delle zone dove è possibile trovare le parole di potere non sono legate alla main quest quindi vi toccherà accettare un gran numero di missioni secondarie per scoprire le locazioni che vi serviranno a completare il vocabolario draghesco.

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