Prodotto da Massive Monster e pubblicato da Devolver Digital, Cult of the Lamb è una eccellente combinazione tra roguelite e gestionale. Nei panni di un agnello salvato da morte certa grazie ad una entità sovrannaturale, dovrete far crescere il vostro culto religioso e punire ogni infedele sul vostro cammino.
Il titolo ci ha sinceramente impressionato, come potete leggere nella nostra recensione.
Si tratta di tratta di un titolo con molte nozioni da imparare e molte meccaniche da apprendere, soprattutto se siete novizi nel campo dei giochi gestionali. Pertanto, vi proponiamo i nostri trucchi e consigli su come iniziare e fare i primi passi con la vostra setta.
Cult of the Lamb è disponibile sugli store digitali per PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series, Nintendo Switch e PC (via Steam).
Occhio alla risorse
Una delle vostre prime lezioni in Cult of the Lamb sarà conoscere al meglio le varie risorse disponibili. Vista la sua anima gestionale, il titolo vi spingerà infatti ad ottimizzare quanto avrete a disposizione. Non sprecarle in scelte azzardate (perché ignari della loro utilità) sarà importante onde evitare di rimanere a secco davanti ad esigenze impellenti.
Avremo dunque risorse naturali come legno, erba e pietra. Queste saranno utili per le prime costruzioni, soprattutto legate ai letti per riposare (indispensabili) e alle prime strutture legate alle attività lavorative.
Ma ci saranno anche frutta e verdura, idonei per soddisfare la fame degli adepti. Arriveranno poco più avanti anche carne e pesce, oltre ad altri semi che vi permetteranno di coltivare specie particolari di fiori e funghi. Per i vostri primi passi, tenete presente che nei dungeon troverete perlopiù semi oltre a qualche ortaggio. Diventerà dunque importante decidere di costruire, tra le prime opere, un campo per coltivare, da incrementare con nuove strutture che nel tempo automatizzeranno tutti i processi produttivi. Attenzione però: per riuscire a raccogliere i frutti del vostro lavoro, dovrete munirvi di un’altra risorsa… il fertilizzante naturale. Potrete ricavarlo raccogliendo i bisognini degli adepti.
Molto presto inoltre inizierete anche a raccogliere ossa dai nemici sconfitti, che saranno una merce di scambio fondamentale per eseguire alcuni Riti.
L’ultima delle risorse di cui parlare in questa fase è senza dubbio la principale e più importante: i fedeli. Gli adepti infatti saranno fondamentali sia all’interno dell’ingranaggio produttivo ma anche per generare la fede che vi servirà per incrementare il livello della setta e migliorare le vostre abilità di combattimento.
Ora et labora
La vita dei fedeli dovrà essere scandita in maniera efficace per massimizzare il loro output produttivo.
Tenete a mente che la preghiera ed il lavoro andranno di pari passo. Pertanto, ogni giorno ricordate di fare un sermone per raccogliere la devozione, utile per aumentare le vostre abilità. Occasionalmente potrete effettuare qualche Rito in base alle necessità o inaugurare un nuovo Dogma, tuttavia non rientrano tra le operazioni che dovrete necessariamente effettuare giornalmente. I Riti sono riservati ad occasioni speciali (e necessità oggettive), mentre i Dogmi potranno essere sbloccati solo quando avrete raccolto 3 frammenti di stele dagli adepti stessi o durante le vostre crociate.
Successivamente, il resto della giornata dovrà essere occupata dall’attività lavorativa. La prima attività che inaugurerete sarà legata alla pulizia dell’area di gioco per racimolare pietra e legno. Questo vi darà sufficiente materiale per fare le prime costruzioni e dar vita ad altri filoni produttivi.
Potrete dare compiti specifici a ciascun adepto, ma ricordate che l’IA in assenza di attività disponibili, attribuirà in automatico il compito di pregare. Questo vi aiuterà a non trovarvi con fedeli inattivi.
Al calare della notte, arriverà l’ora del riposo. Anche in questa circostanza, l’IA spingerà i fedeli a dormire per recuperare le energie. Potrebbe capitare che qualcuno resti in piedi a pregare: il consiglio è di dar loro manualmente il compito di riposare. L’eccessiva fatica accumulata incrementa le probabilità di malattie, che potrebbero portare a lunghi periodi di inattività o morti impreviste.
Adepti devoti
I membri del culto avranno diverse necessità.
La prima, sarà legata alla fame materiale: dovrete dunque ricordarvi di nutrirli. Non avrete bisogno di indirizzare ciascun fedele al proprio pasto. Una volta cucinato infatti, l’IA automaticamente porterà il più affamato al cibo e così via in un processo automatizzato. Nota bene: l’automatismo funziona anche laddove gli adepti vi daranno missioni che riguardano la preparazione di determinati pasti.
La seconda sarà infatti legata alle loro svariate esigenze quotidiane. Accadrà infatti che gli adepti vi domandino la creazione di determinate strutture (i letti sono la primissima necessità) o la realizzazione di alcuni pasti specifici o ancora compiti legati all’indottrinamento. Si tratta di missioni facili da realizzare, ma ricordate di esaudirle sempre: non solo gli adepti saranno sempre più felici, ma aumenterà il loro livello e ciò vi permetterà di ottenere frammenti di stele, indispensabili per imporre nuovi Dogmi.
La terza sarà pulire i loro bisogni. Si, purtroppo vi toccherà anche far questo. Almeno finché non avrete sbloccato alcune strutture che automatizzeranno il processo. Non è un compito da sottovalutare, perché non pulire porterà ad un incremento delle sbagliate condizioni di vita. Questo condurrà a malattie, malcontento e morti impreviste. Insomma, pulite.
La quarta sarà un elemento connaturato alle precedenti tre: la fame spirituale. Infatti, tenendo il morale alto, sarà più difficile assistere a diminuzioni nella fede. Inoltre, ricordate di fare sermoni tutti i giorni e, in caso di necessità, ricorrere ai Riti.
Guerra lampo
Ovviamente Cult of the Lamb non è solo gestione di una setta. Dovrete inevitabilmente affrontare i dungeons per sconfiggere i Falsi Profeti.
Tuttavia, l’obiettivo non sarà solo quello. I dungeons infatti saranno una fonte imprescindibile (soprattutto all’inizio) delle principali risorse, nonché l’unica possibilità di reclutare nuovi adepti.
Affrontare i dungeons è quindi fondamentale per accrescere la setta, ma al contempo non potrete assolutamente stare troppo tempo lontano dal villaggio. La vostra assenza porterà non solo ad un progressivo abbassamento dei principali indicatori (fame, fede, ecc.) ma vi esporrà ad imprevisti da non poter risolvere subito (su tutti, la morte improvvisa di un adepto).
Per questo motivo, le crociate nei dungeons hanno una durata estremamente contenuta: nell’arco di 5/10 minuti avrete (auspicabilmente) completato una sessione e potrete tornare al villaggio per sistema quanto sarà successo nel frattempo.
Una volta svolto ogni compito, potrete ricominciare il loop. Non lasciatevi ingolosire troppo dai dungeons all’inizio e non sottovalutate gli effetti potenzialmente devastanti delle vostre assenze prolungate. I fedeli hanno sempre bisogno della loro guida.
Il vanto del capitalismo
Cult of the Lamb ben presto mostrerà il suo lato più spietato e crudo anche nell’ambito della gestione della setta.
Proseguendo nello sviluppo assisterete infatti alla possibilità di incrementare le strutture disponibili nel villaggio. Sarete dunque tentati da spendere le vostre preziose risorse in maniera avventata.
Questo potrebbe portarvi a diversi problemi: potrete infatti rimare a secco di risorse nei momenti meno opportuni, oppure semplicemente costruire strutture secondarie e non fondamentali per i vostri primi passi.
Pertanto, il consiglio è di non affrettare le scelte solo per il gusto di provare qualcosa di nuovo. Pensate a stabilizzare il vostro culto pensando inizialmente ai posti letto e alle prime attività produttive. Come in tutti gli strategici, la prima regola è generare un flusso costante di materiali. Tenetelo a mente e non sprecate risorse: alimentate l’agricoltura e la raccolta delle risorse naturali.