Dreamcast decennale negli USA

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L’ultima console SEGA compie dieci anni

Esattamente dieci anni fa debuttava sul mercato statunitense quella che sarebbe diventata l’ultima console casalinga firmata SEGA: Dreamcast.
Una macchina capace di entrare nella storia dei videogames per la sua enorme carica di innovazione e capolavori dell’epoca (ricordiamo fra tutti i due Shenmue considerati da molti addetti ai lavori i migliori prodotti mai realizzati per l’industria) nonostante la morte prematura del 2001.
Peter Moore, oggi a capo di EA Sports ma che ha fatto gavetta proprio all’interno di SEGA ha voluto ricordare come Dreamcast ha rappresentato e rappresenta oggi un importante tassello per il mondo dei videogiochi, essendo la prima a combinare la potenza di internet con quella dei videogiochi.
Moore vuole anche ricordare la mente dietro il progetto Dreamcast, signor Isao Okawa che morì per infarto due mesi dopo l’annuncio del termine della produzione. Okawa sarebbe oggi felice di vedere come la sua idea sia stata largamente utilizzata con grande successo (Xbox Live, ndr) nonostante la sua macchina forse era fin troppo all’avanguardia.
In ogni caso, un augurio da videogiocatori nostalgici è doveroso farlo. Forse una delle console più belle ma sfortunate della storia.

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