E-girl, un modello che avanza

Qualche anno fa il concetto di e-girl nell’ambito dei videogames ci si rifaceva a quella E con il significato di “electronic”. In pratica serviva per identificare una ragazza con un’identità virtuale, con un’accezione piuttosto negativa perché riferito a ragazze che usavano spesso la modalità multiplayer per irretire altri gamers.

La moderna e-girl un po’ emo, un po’ gothic

Oggi però l’accezione di e-girl restituisce un’immagine molto diversa da quello stereotipo interessato ed a tratti criminale, facendo riferimento alla ragazza del terzo millennio con la passione per i Manga e i videogiochi. Molto spesso le e-girls mostrano degli atteggiamenti tipici degli emo, con un look molto gotico.

La e-girl dei giorni nostri è comunque una ragazza spiritosa, autoironica che usa in maniera molto dinamica le app più di tendenza fra gli appartenenti alla generazione Z. Basta dare un’occhiata ai profili Instagram con hashtag #egirl per capire subito la contrapposizione con le ragazze Millenials tutte perfettine, che si immortalano solo in condizioni da set cinematografico e sfruttano gli immancabili filtri per sentirsi una piccola diva.

Se vogliamo parlare di sottocultura nato con TikTok, social network molto in voga soprattutto fra gli adolescenti, la e-girl rientra in una categoria che si contrappone alla soft girl e anche alla vsco girl, ritenendo queste ultime della ragazze dalle apparenze insignificanti, troppo vicina al modello di ragazzina perfetta diffuso nella moderna società. Di contro la vsco girl trova la e-girl esagerata in tutto, fino alla volgarità con il suo make-up molto marcato e spesso un atteggiamento più disinibito.

Il look trasgressivo ed ironico

Partendo dal make-up del viso immancabile in ogni momento della giornata, con l’uso di ombretto vistoso (rosa, rosso, arancione), tattoo o adesivi sotto gli occhi (croci, lacrime, punti neri ecc…), fondotinta minerale per non aggredire la pelle e schiarirla con lo scopo di far risaltare le finte lentiggini e il rossetto scuro.

Il tipico outfit di una e-girl comprende sempre una maglia a righe da indossare sotto delle magliette a manica corta, scura e magari da uomo: il top sono quelle che rimandano alla musica anticonformista, come Nirvana o The Door

Immancabile nel guardaroba il jeans nero aderente a vita alta, strappato e con una cintura per dare un tocco di streetwear da dura. Ma per dissacrare la figura della brava ragazza, casa e chiesa la e-girl adora anche le gonnelline scozzesi delle collegiali stile hentai, a tratti ispirata ai Cosplay, o gli shorts accompagnati da accessori “impertinenti” come la giarrettiera.

Le calzature platform vanno per la maggiore, quindi quasi sempre di colore nero con grosse suole scolpite. Il tutto sempre accompagnato da borchie, cinturini con rifiniture metalliche e taschini per conferire un aspetto più aggressivo.

Un altro elemento distintivo della e-girl è l’acconciatura: quasi tutte prediligono il taglio bob, spesso con la frangetta. Sul colore c’è una forte tendenza al nero corvino per le giovani più classiche, mentre il bicolor per le più audaci.

In richiamo ai personaggi dei fumetti giapponesi molte amano le codine sparate in alto, con mollette coloratissime sparse qua e là.

Arturo D'Apuzzo
Arturo D'Apuzzo
Nella vita reale, investigatore dell’incubo, pirata, esploratore di tombe, custode della triforza, sterminatore di locuste, futurologo. In Matrix, avvocato e autore di noiosissime pubblicazioni scientifiche. Divido la mia vita tra la passione per la tecnologia e le aride cartacce.

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