Tutto ciò che sappiamo ad oggi sulla piattaforma, dopo l’annuncio a sorpresa di qualche giorno fa.
Il colosso tecnologico presenterà al prossimo GDC (Game Developer Conference) la sua prima console da gioco. Il nome in codice è Project Yeti, e a quanto pare ha molto a che vedere con Project Stream ed in particolar modo con lo streaming di videogiochi e il Project Cloud. L’evento di presentazione si terrà martedì 19 marzo e l’unica cosa che conosciamo è il breve teaser trailer che potete visionare in calce. In realtà, negli scorsi giorni è stato pubblicato anche un render circa il design dei possibili controller che verranno utilizzati con la console. Google però avrebbe smentito il tutto, dichiarando che si tratta di progetti risalenti a parecchi anni fa. Il design comunque non è male, ma essendo passato del tempo, l’azienda potrebbe averlo modificato.
Ma torniamo a noi. A proposito del nuovo hardware, è arrivata anche una sorta di conferma ufficiale, visto che sul sito web dell’azienda americana è spuntata una pagina con la dicitura: “Scopri un nuovo modo di giocare”. La pagina è carente di informazioni concrete, ma invita l’utente a registrarsi, lasciando la propria mail, per ottenere nuovi aggiornamenti in futuro: “Registrati per ricevere aggiornamenti da Google su novità e offerte relative al mondo del gaming.“
Ma udite udite, pochi giorni fa, come vi avevamo prontamente segnalato sulla nostra pagina, Jade Raymond è stata nominata vicepresidente di Google. Ma chi è? La Raymond è molto conosciuta nel mondo videoludico; in particolar modo è un’autrice di videogiochi di origine canadese nota per aver collaborato con Ubisoft (Assassin’s Creed e Assassin’s Creed 2, Watch Dogs, Tom Clancy’s Splinter Cell: Blacklist), Sony Computer Entertainment e Electronic Arts (The Sims Online). Al di là dell’annuncio come vicepresidente di Google, la Raymond non ha svelato nulla circa il progetto. Abbiamo più di qualche sospetto che possa essere stata coinvolta nel Project Yeti/Stream e su come Google agirà nel mondo del gaming futuro.
C’è inoltre da considerare che non sappiamo a quale generazione di console Project Yeti si accoderà. Avrà degli standard odierni oppure cercherà di lanciarsi verso nuovi orizzonti anticipando la concorrenza? Possiamo soltanto andare di immaginazione, non avrebbe senso lanciarsi sul mercato gaming con una console che risulterebbe essere obsoleta nel giro di un anno o poco più. Probabilmente la prima console di Google sarà tutt’altro che tradizionale e potrebbe veramente avere caratteristiche uniche rispetto ai diretti concorrenti magari potendo contare su un parco suo di esclusive oltre al supporto di terze parti. A proposito di terze parti si vocifera che SEGA, ID Software e Ubisoft sarebbero fortemente interessate a sviluppare giochi per Project Yeti, con SEGA che sembrerebbe avere già un progetto in corso d’opera, ovvero un nuovo OutRun. Per quanto riguarda invece le caratteristiche tecniche della nuova console è lecito aspettarsi che Google punterà più su un servizio che su caratteristiche hardware di rilievo. La console, in questo senso, fungerebbe soltanto da set-top-box per l’accesso ad un servizio di streaming in abbonamento grazie al quale sarà possibile giocare a tutti i titoli presenti nel futuro catalogo, che verranno riprodotti dai computer di Mountain View ed inviati via internet agli schermi dei videogiocatori. Qualcosa di molto simile, insomma, ad un Netflix dei videogames. La tendenza del resto sembra già essere questa, se si considera che già oggi con Xbox Game Pass, EA access e Playstation Now, ma anche grazie a servizi come Nvidia GeForce Now o l’ottimo Parsec, numerose compagnie stanno provando ad offrire, con le dovute differenze, un servizio tutto incluso che permetta di giocare a quali e quanti giochi si vuole (se siete alla ricerca di altri giochi online, un po’ più piccanti e che magari vi permettano di guadagnare anche qualcosina, potete provare a dare uno sguardo a quelli segnalati su onlinecasino24.net).
L’hardware, se la notizia di un servizio di Cloud Gaming dovesse essere confermata, svolgerebbe quindi un ruolo assolutamente marginale, in quanto la potenza di calcolo sarebbe fornita dall’enorme rete di server di Google, potendo benissimo il servizio sbarcare ad esempio anche su smartTV e cellulari. Tutto ciò di cui si avrebbe necessità sarebbe un dispositivo che permetta una connessione ultra veloce ad internet ed un controller che possa in qualche modo migliorare l’input lag (magari attraverso un controllo predittivo gestito da una AI).
In definitiva, l’arrivo del Cloud Gaming di Google rischia di rivoluzionare l’intero settore del gaming e la compagnia di Mountain View con la sua potenza economica potrebbe seriamente diventare uno dei player più importanti del settore accaparrandosi esclusive a danno di compagnie più navigate come Sony e Microsoft. Ciò che però rischia di frenare l’avanzata di questo nuovo concetto di videogaming rispetto a quello più tradizionale basato su console, potrebbe essere il costo del servizio e almeno in Italia, la necessità di connessioni ultra performanti delle quali il nostro paese è ancora colpevolmente carente.
Questo è tutto. Vi lasciamo al breve teaser trailer:
Vi ricordiamo che la diretta dell’evento si terrà anche su YouTube il 19 marzo alle ore 18:00. Non ci resta che attendere qualche giorno per avere risposta ad ogni nostro interrogativo riguardante il nuovo hardware targato Google.