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Mirror's Edge Catalyst, rinviato a Giugno

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Faith è in leggero ritardo.

EA ha annunciato che Mirror’s Edge Catalyst subirà un piccolo rinvio: il titolo debutterà infatti il prossimo 9 Giugno sempre su PS4, XBOX One e PC. Inizialmente previsto per il 24 Maggio, la compagnia ha deciso di ritardare il lancio poiché vuole avere il tempo di analizzare i feedback degli utenti che, a breve, parteciperanno alla closed beta. Di conseguenza, lo sviluppatore mira a realizzare la migliore esperienza di gioco possibile e questo lieve ritardo non farà altro che giovare – si spera – all’intera produzione.

Nuove informazioni per God Eater Resurrection e God Eater 2 Rage Burst

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Arrivano nuovi dettagli.

Bandai Namco ha rilasciato di recente nuove info sui titoli God Eater Resurrection e God Eater 2 Rage Burst.
God Eater 2 sarà ambientato 3 anni dopo la fine di Resurrection, e metterà i giocatori di fronte ad una nuovissima e avvincente storia dove oltre ai già noti personaggi del primo titolo ne saranno presenti di nuovi.
La particolarità di questo titolo sta principalmente nei nuovi scenari, nel nuovo stile di combattimento e soprattutto nelle nuove sfide da affrontare.

Per altre informazioni sul nuovo mondo e i nuovissimi personaggi presenti vi rimandiamo al sito principale del gioco www.god-eater.com.

Effettuando adesso il pre-ordine di God Eater 2 Rage Burst, i fan riceveranno degli esclusivi costumi di Sword Art Online: Hollow Realization, Tales of Zestiria e Tokyo Ghoul: due costumi unici per ogni gioco, uno per uomo e uno per donna.

God Eater Resurrection e God Eater 2 Rage Burst saranno disponibili per PlayStation®4, PlayStation®Vita e PC Digital il 30 agosto 2016.

The Witcher III: Wild Hunt, nuove immagini della prossima espansione

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Benvenuti a Toussaint.

Sulla pagina Facebook ufficiale di The Witcher sono da poco stati pubblicati nuovi screenshots direttamente da “Blood and Wine“, la prossima espansione di The Witcher III: Wild Hunt. Sebbene non ci siano ancora conferme ufficiali, pare che il DLC arriverà il 27 Maggio ed avrà un prezzo di 19,99$; in attesa di dettagli, godetevi queste immagini che ci mostrano anche uno scorcio della nuova regione giocabile, Toussaint.

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Sword Art Online: Hollow Realization, svelati nuovi dettagli

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Tantissime features.

In giornata Bandai Namco da rilasciato nuove informazioni sul titolo Sword Art Online: Hollow Realization. Nel nuovo mondo di gioco saranno presenti diversi NPC già visti nei titoli precedenti con qualche speciale aggiunta, tra tutte il misterioso Premiere.
Ma la feature più interessante che è stata annunciata sarà la possibilità di personalizzare in quasi ogni dettaglio i propri personaggi e l’avatar. Ogni giocatore potrà prendere parte ad una partita insieme ad altri 3 giocatori giocando, quindi, con 4 diversi personaggi presenti, rivelando un’esperienza MMORPG innovativa per i titoli Sword Art fin ora visti.

Sword Art Online: Hollow Realization sarà disponibile per PlayStation®4 e PlayStation®Vita in autunno 2016.

Rocket Legue in free-to-play questo weekend

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Quando auto e calcio si uniscono.

Psyonix ha dichiarato che questo weekend l’ormai famoso Rocket Legue sarà in free-to-play per tutti gli utenti Steam.
Da oggi fino alle 20:00 di Sabato sarà giocabile gratuitamente e se dopo vi sarete appassionati al titolo Steam vi regala uno sconto del 40% sull’aquisto dello stesso, ma fino a lunedì.

Che dire, è un offerta da non lasciarsi scappare!

Annunciato Champions Of Anteria

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Nuovo action/strategico di casa Ubisoft.

Fresco di oggi l’annuncio di Ubisoft sul lancio di Champions Of Anteria, nuovo titolo anction/strategico sviluppato dallo Studio Blue Byte.
Dalle prime dichiarazioni nel titolo sarà possibile controllare 5 differenti personaggi, tutti molto ben caratterizzati e con poteri differenti tra loro, e con essi sconfiggere le fazioni rivali per liberare dall’oppressione le terre di Anteria.

Per ogni missione sarà possibile scegliere soltanto 3 eroi alla volta e di conseguenza bisognerà sfruttare al meglio i punti deboli dei nemici per ottenere la vittoria sul campo di battaglia, clichè presente in ogni buon strategico. 
Sarà presente anche un sistema avanzato di gestione della base e dei territori conquistati ed inoltre giocherà un ruolo molto importante il crafting per creare armi ed armature sempre più potenti da equipaggiare ai nostri eroi.

Champions Of Anteria sarà disponibile esclusivamente in formato digitale dal 30 Agosto per PC Windows. Di seguito il trailer di presentazione del titolo.

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Di seguito alleghiamo il comunicato stampa ufficiale.

UBISOFT® ANNUNCIA IL NUOVO GIOCO DI STRATEGIA IN TEMPO REALE PER PC,
 CHAMPIONS OF ANTERIA™

Guida il tuo gruppo di Campioni in un’emozionante missione
per liberare le terre di Anteria

Milano, 22 aprile 2016 – Ubisoft® annuncia Champions of Anteria™, un nuovo gioco di strategia in tempo reale sviluppato dallo studio di Blue Byte. In Champions of Anteria i giocatori raggiungeranno le magiche terre di Anteria, dove dovranno gestire con tattica e strategia i poteri di cinque Campioni per sconfiggere i nemici e riconquistare il regno. Champions of Anteria sarà disponibile dal 30 agosto in formato digitale per Windows PC.

Nel gioco sarà possibile vivere le gesta di alcuni esuberanti Campioni, a volte un po’ maldestri, impegnati in un’epica missione per liberare le terre magiche di Anteria dalle fazioni rivali, affrontando mostri terrificanti, boss letali e ambientazioni imprevedibili, che spingeranno i giocatori a modificare le proprie tattiche di combattimento in tempo reale.

I giocatori potranno controllare cinque Campioni, ognuno dotato di un potere degli elementi, come Fuoco, Acqua, Natura, Fulmine o Metallo. Per affrontare ciascuna missione potranno scegliere tre Campioni, selezionando i loro poteri in modo strategico per sconfiggere i propri avversari. Il sistema di combattimento tattico consente di mettere in pausa l’azione in qualsiasi momento, così da poter adattare il proprio stile di gioco, pianificando con attenzione le mosse dei tre Campioni.

La libertà di scelta sarà un elemento fondamentale: i giocatori potranno infatti scegliere liberamente come conquistare la vittoria in ogni partita, decidendo, ad esempio, se liberare uno dei territori circostanti o difenderne un altro da un’invasione imminente. Tra le varie missioni, il sistema di gestione della base consentirà di addestrare i propri Campioni, oltre a creare nuovi equipaggiamenti sempre più potenti.

Per maggiori informazioni su Champions of Anteria, visitare: championsofanteria.com.

Recensione Star Fox Guard

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Andiamo in miniera.

Versione testata: Wii U.

Quasi due anni fa, all’E3 2014 in quel di Los Angeles, venne presentato con un certo alone di mistero e di perplessità Project Guard, una sorta di sparatutto misto ad un puzzle game o, meglio, un tower Defense ambientato nell’universo di Star Fox. In seguito, del titolo sempre realizzato da quel genio estroso di Shigeru Miyamoto si erano perse le tracce per un bel po’ di tempo, almeno fino allo scorso Nintendo Direct tenutosi in data 3 Marzo 2016, durante il quale Project Guard venne ufficialmente rinominato in Star Fox Guard.

Mentre i nostri beniamini Fox, Falco, Peppy e Slippy uniscono le proprie forze per contrastare gli attacchi del temutissimo Andross guerreggiando in lungo e in largo per il Sistema Lylat, per una piccola ed emergente azienda di estrazione mineraria gli affari vanno in maniera più che soddisfacente e tu, sì proprio tu, sei il nuovo impiegato. Grippy Toad, ovvero lo zio di Slippy, ti ha nominato capo della sicurezza della Corneria Metalli Rari S.r.l. e il tuo compito è quello di respingere le orde di Robot che vogliono mettere i bastoni fra le ruote alla vostra attività di estrazione.

Slippy Toad, fortunatamente, ha qualcosa in serbo che potrebbe essere davvero utile…

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Vietato l’accesso ai Robot estremamente dispettosi

Rispetto a quanto mostratoci poco meno di due anni fa, l’idea concettuale è rimasta pressocchè immutata: in sostanza, l’approccio a tale “strategico” prevede che, grazie all’ausilio del sistema AegisCam composto da dodici telecamere ripartite in dodici quadranti a schermo, i giocatori controllino il perimetro del sito labirintico ritrasmettendo l’azione in tempo reale. In tal modo sarà possibile prendere le dovute precauzioni per contrastare l’invasione di droni nemici, il cui fine ultimo è quello di distruggere completamente l’attività mineraria, radendo al suolo tutto ciò che incontrano sul loro cammino.

All’inizio di ogni livello di gioco avremo la possibilità di “piazzare” le telecamere dove meglio crediamo, in modo tale da avere una visuale di insieme dell’intero labirinto. Sullo schermo del gamepad avremo una completa panoramica di tutte le telecamere disponibili, che di volta in volta dovremo installare selezionandole direttamente dal touch screen. Ricordate: le telecamere hanno dei laser integrati e grazie a questi sarà possibile sparare e distruggere gli invasori.

In Star Fox Guard, il fulcro del gameplay è proprio dato dal gamepad, il cui utilizzo sembra quantomai essere stato ponderato e implementato con una certa attenzione. Diciamo che stavolta Nintendo, soprattutto a causa delle continue lamentele circa l’utilizzo piuttosto limitato e approssimativo della periferica (che dovrebbe essere) “cardine” di Wii U, ha cercato (riuscendo finalmente nell’impresa) a pensare ad un gioco che fondesse in un tutt’uno l’azione di gioco e il fantomatico Paddone.

Sullo schermo di quest’ultimo, infatti, è presente una mappa che ci mostra il sito di estrazione (un labirinto in sostanza) che saremo chiamati a difendere a tutti i costi e con qualsiasi mezzo a disposizione. Mai come stavolta, quindi, l’utilizzo del gamepad risulterà essere importantissimo e, anche per tale motivo, la casa di Kyoto ha deciso di “tagliare” la funzione che permette, nella stragrande maggioranza di titoli presenti su Wii U, di giocare con la TV spenta.

Così come in Star Fox Zero, anche in Guard l’interazione in tandem TV-gamepad gioca un ruolo di fondamentale importanza, proprio andando a ricercare e contestualmente realizzando il giusto connubio fra le due periferiche, e ciò ci porterà veramente a simulare la gestione di un vero e proprio pannello di un sistema di controllo.

Progredendo di livello in livello (50 standard e 50 speciali), sarà possibile sbloccare nuove tipologie di telecamere, fra le quali abbiamo alcune che si avvalgono di attacchi incendiari, altre che permettono di lanciare attacchi congelanti (Gelo-Cam) che vanno a “freezare” di colpo i fastidiosissimi robottini nemici, altre capaci di scagliare attacchi multipli e altre ancora caratterizzate da una precisione di fuoco maggiore. Naturalmente, anche la difficoltà in-game aumenterà sensibilmente di volta in volta e infatti i nemici avranno la possiblità di sfoggiare nuovi e pericolosissimi attacchi, il che renderà la pianificazione delle nostre difese sempre più complicata.

I, Robot!

Sostanzialmente, il nostro “ingegno” verrà messo davvero alla prova, in quanto la tipologia di nemici richiederà comunque di ragionare attentamente su quello che si sta per fare, soprattutto perché, già dal secondo Pianeta in poi, il livello di difficoltà salirà sensibilmente. In pratica, ci sono due tipologie di nemici, quelli Combat e quelli Chaos, ed entrambi presentano anche delle varianti; i primi sono caratterizzati da una livrea azzurra e risulteranno essere quelli che effettivamente possono sparare alle nostre postazioni difensive; alcuni di essi risulteranno essere invisibili sulla mappa del Paddone e quindi potranno essere “avvistati” soltanto attraverso la telecamera (qualora risulti essere stata installata correttamente nella direzione in cui il robottino si sta dirigendo); altri potrebbero invece avere in dotazione delle spesse corazze che ci obbligheranno a colpirli in determinati punti vitali, altri ancora risulteranno essere velocissimi e di stazza minore.

I nemici della tipologia Chaos, praticamente di colore grigio/giallo, risulteranno essere poco aggressivi per quanto riguarda la possibilità di infliggerci danni ma molto fastidiosi in quanto faranno di tutto per disattivare il nostro preziosissimo “occhio virtuale”. Il loro passaggio, infatti, potrebbe comportare delle interferenze nel frame rate delle telecamere oppure potrebbero decidere di inviare dei mini droni che, in sostanza, andranno a rimuovere le nostre telecamere per poi scaraventarle lontano, costringedoci al loro immediato recupero.

Fatto sta che se i nemici Combat dovessero arrivare al nostro Nucleo, avremo perso e dovremo quindi ricominciare; se invece ad arrivare al Nucleo saranno i Chaos, non ci sarà il “Game Over” instantaneo e potremo continuare il livello, sebbene in condizioni abbastanza confusionarie. Il consiglio è quello di concentrarsi (per quanto possibile dato che entrambe le tipologie di nemici risulteranno essere fastidiosissime proprio perché potrebbero attaccarci su più fronti) sull’eliminazione dei nemici delle tipologia Combat,  in quanto quelli Chaos, a seguito della sconfitta di questi ultimi, lasceranno immediatamente la mappa di gioco, garantendoci contestualmente la vittoria dello stage.

Terminato lo scenario
di gioco, un’enorme Robot si occuperà di raccogliere i vari rottami sparsi per il livello di gioco: tanto più numerosi risulteranno essere tali rottami, tanto maggiore risulterà essere stata la nostra prestazione in quel determinato stage. In tal modo, sarà quindi possibile upgradare il nostro livello, il che ci permetterà non solo di sbloccare le preziose telecamere  “potenziate”, ma anche una serie di livelli aggiuntivi nei quali andare a cimentarsi ulteriormente.

Anche in Guard è consentito l’utilizzo degli Amiibo di Fox e Falco: una sola volta al giorno sarà infatti possibile effettuare dei potentissimi raid aerei che annienteranno i robottini di Andross, ripulendo quindi il nostro sito di estrazione minerario e semplificandoci di gran lunga la vita nel portare a compimento lo stage di gioco. Un altro aiuto è rappresentato dal fatto di poter visionare sul nostro gamepad l’ordine dei nostri nemici, un po’ come in Piante VS Zombie, in modo tale da poter ragionare al meglio sulla strategia da dover adottare.

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Super M… Star Fox Maker

La modalità online, denominata My Squad, richiama fortemente quanto vistosi in Super Mario Maker (anche se, a differenza di quest’ultimo, non sarà necessario obbligatoriamente completare il livello creato prima di “immetterlo” online): in pratica sarà possibile realizzare degli specifici Dungeon da condividere con gli utenti all’interno dei quali avremo modo di realizzare dei livelli ad hoc grazie ad un apposito strumento molto immediato e semplice da utilizzare, il quale permetterà di definire la tipologia di nemici che comparirà a schermo e di posizionare i robottini per l’intera mappa di gioco.

Star Fox Guard, in definitiva, risulta essere un titolo più che valido, caratterizzato dal giusto grado di frenesia e di adrenalina complessiva. Tecnicamente nulla da eccepire, se non per qualche effetto di aliasing troppo marcato e di una reattività del touch del gamepad non sempre brillante, anche quando si utilizza l’apposito pennino. Il livello  di difficoltà risulta essere ben bilanciato, salvo in rari casi in cui non è per nulla così. Ricordo che se acquistate la First Edition, Star Fox Guard lo riceverete in formato fisico, altrimenti potrete acquistarlo in versione Stand Alone al prezzo di 15 euro.

Commento finale

Star Fox Guard rappresenta un titolo divertente, ben strutturato e con una buona progressione complessiva, che mette a dura prova il nostro ingegno e la nostra capacità di prendere decisioni sul filo del rasoio. A parer mio, la casa di Kyoto avrebbe potuto osare di più, realizzando un “franchising” ex novo e cercando in qualche modo di cavalcare l’onda di altri giochi di successo quali Splatoon. Inoltre sembra che sia Star Fox Zero e sia Star Fox Guard escano troppo tardi, “quasi” a fine ciclo di vita di una delle console Nintendo più controverse della sua storia, perdendo un bel po’ di quell’appeal che sarebbe stato sicuramente maggiore se la grande N avesse deciso di pubblicarli prima. 

Pro Contro 
– Impegnativo quanto basta
– Divertimento assicurato
– Possibilità di realizzare livelli personalizzati
– Switch TV-gamepad poco comodo
– Alla lunga potrebbe risultare ripetitivo
– Poteva essere un titolo nuovo del franchising
  Voto Globale: 70  
 
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Recensione Arctic P533 Headset

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Come in un paddock di Formula Uno.

Arctic è sicuramente più conosciuta al grande pubblico per i suoi prodotti in ambito cooling, tuttavia la compagnia svizzera  ha nel suo vasto catalogo anche accessori e soprattutto prodotti dedicati all’audio. Tra questi il più recente, e forse anche uno dei più interessanti, è l’headset P533, disponibile nelle versioni Military e Racing (oggetto di questa prova), che si distinguono soltanto per la livrea e i colori differenti. Con queste cuffie, Arctic entra in un mercato particolarmente affollato e difficile, quello degli headset da gaming intorno agli 80 euro dedicato ai videogiocatori che, tuttavia, desiderano un prodotto senza fronzoli e dal design curato.

Packaging, design e funzionalità

p533 racing g00Le Arctic P533 Racing sono un prodotto espressamente pensato per il gaming, non a caso le due colorazioni disponibili sono dedicate una agli amanti degli fps e dei giochi di guerra in genere, con la loro livrea camouflage sabbia, e la seconda, più sobria in rosso e in nero con dettagli in grigio sui due padiglioni, agli amanti dei giochi di corsa. Il contenuto della confezione è quanto mai completo: oltre alle cuffie, trovano posto una bella custodia rigida con rivestimento gommato per il trasporto delle cuffie ed una prolunga sdoppiata di 2 metri che ne permette il collegamento anche a distanza agli ingressi PC. Il cavo di collegamento è di 1,2 metri e termina con un Jack TRRS da 3.5 mm che permette di utilizzare anche il microfono con un solo collegamento.  Ciò rende queste Arctic 533 compatibili con Xbox One  e PS4 oltre che naturalmente con PC e dispositivi smartphone.

Le cuffie sono rifinite in maniera impeccabile: i due grandi padiglioni in plastica  che racchiudono i due driver in neodimio da 40mm sono rivestiti nella parte interna da una imbottitura in memory foam ed ecopelle incredibilmente morbida al tatto. Stesso rivestimento anche nella parte superiore dell’archetto in metallo, con una fascia a cuscinetti che assicura un’ottima presa e un perfetto comfort. Sul padiglione sinistro è fissato il grande archetto del microfono, che ha uno stile incredibilmente originale e che ricorda molto le cuffie indossate dagli ingegneri di macchina nei paddock della formula 1. Sul lato destro infine una comoda rotella meccanica permette il controllo del volume. In generale, il design di queste cuffie risulta incredibilmente curato, con dettagli tecnologici in metallo ben in vista a fare da spartiacque rispetto alle soluzioni tutta plastica di tanti produttori. Ci è particolarmente piaciuto nella versione racing di queste P533 la cavetteria “a vista” rosso racing che corre lungo tutto il profilo delle cuffie ed in tinta con le cuciture dell’imbottitura dell’archetto superiore. Questi dettagli, uniti ad una costruzione e ad una solidità eccellente, restituiscono un feeling da cuffia “premium” che sicuramente sarà apprezzato da chi ha appena speso 80 euro per portarsele a casa. Unico dettaglio negativo il cavo di collegamento jack non rimovibile che ne impedisce la sostituzione in caso di rottura o di logoramento.

La caratteristica che più ci ha colpito di queste cuffie Arctic, oltre come dicevamo al design e alla qualità costruttiva, è l’incredibile comodità. Le cuffie pesano solo 375g e il rivestimento dei padiglioni che ricoprono completamente l’orecchio è così morbido che quasi si dimentica di indossarle, garantendo il massimo comfort, pure per chi porta gli occhiali, anche dopo numerose ore di ascolto.

Caratteristiche tecniche

Headset
Circum-Aural (Over-Ear)
Driver: 40 mm Neodymium
Frequency Response: 20 Hz – 20 kHz
Impedance: 16 Ohm or 32 Ohm
Sensitivity: > 95 dB/mW
Weight: 375g

Microphone
Type:Boom Microphone
Frequency Response: 100 Hz – 10 kHz
Sensitivity: > -40 dB/Pa

Cable
Length: 1.2 m + Extension 2 m
Connection: 3.5 mm TRRS jack
(Extension 2 x 3.5 mm TRS jack)

p533 racing g03Dal punto di vista tecnico, le cuffie non offrono soluzioni particolarmente innovative. Si tratta di cuffie stereo, equipaggiate con due driver al neodimio con una buona sensibilità (circa 95db) ed una risposta in frequenza nella media (20hz-20kHz) in grado di offrire una riproduzione calda ed equilibrata. Il punto forte delle cuffie sono sicuramente le frequenze più alte della gamma sonora, sempre chiare e cristalline, e quelle medie. Tuttavia, l’aver privilegiato la gamma media e quella alta ha lasciato scoperti i bassi che, complice anche la sensibilità solo nella media, non riescono mai ad offrire quel punch e quella profondità che ci si aspetterebbe da una cuffia gaming. Ciò nonostante le cuffie riescono ad offrire uno stage sonoro abbastanza ampio tale da garantire una buona fruibilità nei giochi, soprattutto negli FPS dove l’individuazione della fonte da cui provengono passi e colpi è fondamentale.

Particolarmente apprezzabile la resa del microfono. L’archetto in metallo sul lato sinistro e lo snodo del microfono permettono una perfetta regolazione della distanza del microfono dalla bocca. Pur non avendo alcuna funzione di eliminazione del rumore, il microfono è molto direzionale e permette di isolare bene la voce dell’utilizzatore dai rumori di fondo, il che si traduce in una riproduzione della voce naturale in modo pulito, adatta anche alla registrazione e alla chiamata e non solo alla comunicazione in game. Unico neo l’assenza di un pulsante per il mute, che costringe a sollevare l’archetto o a mettere in mute il microfono via software.

Le nostre prove di ascolto hanno avuto ad oggetto, come al solito, alcuni brani in alta risoluzione 24bit/192khz. Le cuffie, vista la preferenza accordata alla gamma media e a quella alta, hanno reso al meglio con titoli che privilegiano le voci. Perfetta ad esempio è risultata la riproduzione della splendida voce di Rebecca Pidgeon in Spanish Harlem, un titolo che ci ha fatto apprezzare anche la tonalità “calda” di queste cuffie. Un po’ sottotono invece Higher Ground di Stevie Wonder,  che perde il punch dei bassi. Nonostante la sensibilità non elevatissima, è risultato molto difficile mettere in crisi i driver al neodimio, che reggono bene senza distorsioni anche a volumi molto alti, oltre i limiti di un normale ascolto. In game l’enfasi sugli alti e le medie premia l’identificalibità della provenienza dei suoni e nella riproduzione del parlato, risultando perfette in quei contesti dove è necessario ascoltare lunghi dialoghi e non soltanto sparare a destra e a manca.

Commento finale

Arctic con le sue P533 offre un prodotto molto versatile caratterizzato da una costruzione di altissima qualità e da un design incredibilmente accattivante. Il punto forte delle cuffie resta sicuramente il comfort, di pari livello, se non superiore rispetto ad altri prodotti di fascia e prezzo ben più alti che abbiamo avuto modo di provare anche recentemente. Nonostante la fiacchezza dei bassi, la buona gamma media e alta garantiscono una resa sonora gradevole sia in game che nell’ascolto di musica, soprattutto quella in cui sono le voci a farla da padrone.

Pro Contro
– Ottima costruzione
– Comfort eccezionale
– Buona gamma alta e media
– Bassi un po’ fiacchi
– Nessun pulsante “Mute” per il microfono
– Cavo jack non rimovibile
Voto Globale: 80
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Nuovo sistema di sicurezza per il PlayStation Network

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Dura vita quella degli hackers.

Di recente Sony ha programmato l’implementazione di un ‘nuovo’, si fa per dire, sistema di sicurezza per il PlayStation Network che renderà abbastanza difficile il lavoro agli hackers. 

Il sistema in questione non è certo nuovo, infatti già molte aziende come Valve e Blizzard utilizzano questo metodo per salvaguardare gli accounte dei loro amati utenti.
Praticamente, prima che si possa accedere all’account da un dispositivo diverso da quello normalmente usato verrà chiesto un codice aggiuntivo oltre alla classica password, il suddetto codice verrà inviato automaticamente alla vostra mail o al vostro numero di cellulare tramite un geratore di codici, per poi essere inserito ed avere libero accesso.

Così facendo, chiunque volesse entrare nel vostro account avrebbe non pochi problemi non essendo a conoscenza del codice richiesto pur avendo la password del profilo.

Si sa ancora poco su quando verrà implementata questa feature, ma vi terremo il più possibile aggiornati in merito.

Tatsuya Minami lascia Platinum Games

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Colpo di scena.

Ci è giunta solo adesso la rattristante notizia delle dimissioni del CEO di Platinum Games, Tatsuya Minami, ovvero il fondatore della medesima azienda. La posizione di CEO verrà presa in carico da Kenichi Sato, anche se non sappiamo se sarà una sistemazione provvisoria o definitiva.

Attualmente la compagnia non ha rivelato le motivazioni dell’addio, ma ha annunciato che le posizioni di game director verranno prese in carico da Seigo Tabira e Atsushi Inaba.

Noi ovviamente auguriamo buona fortuna a Minami e speriamo di rivederlo in qualche nuovo progetto.

The Elder Scrolls: Legends, la closed beta inizia oggi

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Il nuovo gioco di carte sull’universo di The Elder Scrolls.

Bethesda ha ufficialmente annunciato che la closed beta di The Elder Scrolls: Legends inizia a partire da oggi. Il titolo è un gioco di carte strategico gratuito che porta tutti gli amanti del genere nell’universo di The Elder Scrolls ed è attualmente in sviluppo per PC e iPad.

Per avere una chance di partecipare alla beta chiusa, basta semplicemente iscriversi o essere iscritti su Bethsda.net e, ovviamente, incrociare le dita. Ovviamente, Bethesda ha affermato che ci saranno altre fasi di beta testing nei prossimi mesi. Alleghiamo di seguito il trailer ufficiale:

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Di seguito alleghiamo il comunicato stampa ufficiale.

THE ELDER SCROLLS: LEGENDS IN BETA DA OGGI

I giocatori possono iscriversi su Bethesda.net
per una chance di entrare nella Beta chiusa per PC che ha inizio oggi

21 aprile 2016 (Londra, Regno Unito) – Bethesda Softworks®, una società ZeniMax® Media, ha annunciato oggi l’apertura della registrazione mondiale per la Beta di The Elder Scrolls: Legends, il primo gioco di carte strategico gratuito basato sul premiato marchio Elder Scrolls. A partire da oggi, una selezione di giocatori registrati avrà l’opportunità di iniziare a giocare nella prima Beta chiusa per PC del gioco. Altri giocatori verranno invitati nel corso dei prossimi mesi, permettendo a tanti altri giocatori che hanno effettuato la registrazione di provare The Elder Scrolls: Legends.

Legends sarà giocabile allo stand Bethesda (nr. 8021) al PAX East, a Boston dal 22 al 24 aprile. Ci saranno anche dimostrazioni del gioco allo stand ogni giorno alle 11:00, 13:00, 15:00 e 17:00 EDT (17:00, 19:00, 21:00 e 23:00 CEST). Per chi non è in grado di partecipare al PAX East, c’è sempre la possibilità di sintonizzarsi sul canale ufficiale del PAX su Twitch.tv sabato 23 aprile a mezzogiorno (18:00 CEST) per vedere Pete Hines di Bethesda mostrare le prime immagini ufficiali del gioco e fare una panoramica. 

Basato sul celebre marchio Elder Scrolls, Legends è un gioco di carte strategico che ha come protagonisti i personaggi, le creature, le divinità e la storia della serie. Che tu abbia a disposizione dieci minuti o dieci ore, Legends offre una varietà di modalità di gioco e sfide facili da imparare, ma difficili da padroneggiare. Pensato per i giocatori di ogni livello, Legends è accessibile per i principianti che vogliono iniziare rapidamente, ma possiede una profondità adatta ai giocatori più esperti. Con molti mazzi e strategie a disposizione non ci saranno mai due partite uguali.

“Da fan dei giochi di carte digitali, sono particolarmente entusiasta di sapere che cominceranno a esserci dei giocatoi di Legends”, ha detto Pete Hines, vice presidente Marketing e PR di Bethesda Softworks. “Non vediamo l’ora di ricevere il loro feedback e tutto l’aiuto che possono darci nel dare forma al futuro di questo gioco”.

I capitoli precedenti di questo celebratissimo brand includono il vincitore di “Miglior gioco di ruolo” all’E3 2013 The Elder Scrolls® Online: Tamriel Unlimited, il Gioco dell’anno 2011 The Elder Scrolls V: Skyrim®, il Gioco dell’anno 2006 The Elder Scrolls IV: Oblivion®, e il Gioco di ruolo dell’anno 2002 The Elder Scrolls III: Morrowind®.

The Elder Scrolls: Legends è in fase di sviluppo presso Dire Wolf Digital per PC e iPad e sarà annunciato per altre piattaforme.

Per gli ultimi aggiornamenti sulla Beta e sul gioco, è possibile visitare https://legends.bethesda.net/ e seguire il titolo su Facebook e Twitter.

Valentino Rossi: The Game, svelato il circuito di Misano in video

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Qualche giro sul tracciato della Repubblica di San Marino.

Milestone ha pubblicato un nuovo trailer di Valentino Rossi: The Game, questa volta dedicato completamente al circuito di Misano e alle diverse modalità di gioco che si potranno affrontare al suo interno. Oltre alla classica MotoGP, i giocatori potranno dilettarsi in Rally, Drift, Flat Track e R1M, che ci metterà in sella alla supersportiva Yamaha R1M.

Potete visualizzare il trailer di seguito; buona visione!

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Di seguito alleghiamo il comunicato stampa ufficiale.

ARRIVA IN VIDEO IL TRACCIATO DI MISANO

Flat Track, R1M, Rally, Drift e MotoGP™
Scopri le infinite possibilità di gara previste in Valentino Rossi The Game
Scopri il video sul canale ufficiale Youtube:

http://bit.ly/VRTG_Misano

21 Aprile 2016, Milano – Milestone, la più grande realtà italiana impegnata nello sviluppo di videogiochi sul mondo racing, rilascia un video dedicato al tracciato di Misano, all’interno del quale sarà possibile garaggiare in moltissime modalità di gioco come: Flat Track, R1M, Rally, Drift e MotoGP™. Valentino Rossi The Game sarà disponibile sugli store digitali e fisici a partire dal prossimo 16 Giugno 2016 per PlayStation®4, Xbox One®, the all-in-one games and entertainment system, e Windows PC/STEAM.

“Misano rappresenta da sempre il Tempio della Velocità italiano ed è la casa di Valentino Rossi. Sin dall’inizio della sua carriera ad oggi Valentino Rossi si è allenato in tutte le discipline quali Flat Track, R1M, Drift, Rally e MotoGP per diventare il campione indiscusso”, afferma Luca Simonotti, Lead Designer Milestone

FLAT TRACK:

All’interno del tracciato di Misano i piloti si sfidano con moto – chiamate appunto Flat Track Bike – utilizzando una tecnica in curva di scivolata  con piede in appoggio – che si rifà a quelle già viste nel Motocross e nel Supermotard – ma che si distacca per la tipologia di terreno e di approccio. Sarà l’abilità del pilota e il tipo di terreno a determinare l’esito della gara.

R1M:

Partecipa a intense gare di allenamento con la Yamaha R1M, la supersportiva realizzata da Yamaha Motor e di cilindrata 1000 cm3, all’interno del circuito di Misano GP. Questa moto è stata realizzata da Yamaha con il supporto di un tester di eccellenza di nome Valentino Rossi che la utilizza nei suoi allineamenti nel circuito di Misano.

Rally:

Il Rally, una delle discipline sportive più adrenaliniche di sempre, approda su Valentino Rossi The Game grazie a 2 layout differenti per un’esperienza ricca di divertimento e che terrà i giocatori incollati al pad. Indossa la tuta da Rally e lasciati condurre dal tuo copilota attraverso incredibili manovre scgliendo tra Valentino Rossi, i piloti della VR46 Riders Academy, gli “Amici di Valentino” o il Custom Rider.

Drift:

Il drift non è mai stato così divertente. Impersona i panni di Valentino Rossi, idei piloti della VR46 Riders Academy o il custom rider e drifta su 2 differenti piste di Misano con 3 layout ciascuna per un’esperienza a tutto gas.

MotoGP™:

Partecipa al campionato MotoGP™ 2016 o alla gara veloce e vivi l’adrenalina di gareggiare su uno dei tracciati simbolo del bel Paese come quello di Misano.

Valentino Rossi The Game sarà disponibile per PlayStation®4 , Xbox One e Windows PC/STEAM™ dal 16 Giugno 2016.

Seguici su Facebook http://www.facebook.com/motogpvideogame, attraverso il canale Youtube ufficiale http://www.youtube.com/motogpvideogame, consulta l’hashtag #ValentinoRossiTheGame o visita il sito www.valentinorossithegame.com.

Fallout 4, patch 1.05 disponibile su Steam Beta

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Pronti per Far Harbor.

Nella giornata odierna è stata resa disponibile per gli utenti di Steam Beta la patch 1.05 di Fallout 4, che preparerà il gioco all’espansione Far Harbor (in arrivo a Maggio) e introduce la Survival Mode, richiesta a gran voce dagli utenti.
Per la versione PS4 e XBOX One ci sarà da aspettare ancora qualche settimana, ma vi terremo aggiornati su eventuali dettagli.

HITMAN, trailer di lancio del secondo episodio

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Destinazione: Italia.

Square Enix e Io-Interactive hanno appena pubblicato il trailer di lancio del secondo episodio di HITMAN, che debutterà il 26 Aprile su PS4, XBOX One e PC e ci porterà a Sapienza, in Italia.

L’obiettivo principale, questa volta, è Silvio Caruso, un bioingegnere che sta lavorando ad un virus del DNA per infettare il mondo intero. Alleghiamo il trailer di seguito; buona visione!

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Recensione Ratchet & Clank

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Degno ritorno di una saga storica.

Versione testata: PlayStation 4.

A distanza di quattordici anni dal primo gioco della saga, Insomniac Games ci propone quello che è un reboot del primo memorabile capitolo. E’ innegabile che nel lontano 2002 la saga del lombax e del robodifetto avesse lasciato dei segni indelebili nella memoria dei giocatori e del mondo videoludico: assieme al suo “gemello” targato Naughty Dog, Jak and Daxter, i due titoli hanno infatti rimodellato il concetto di genere platform. Il genere pur non soffrendo dal punto di vista commerciale e della qualità complessiva, aveva cominciato a diventare ripetitivo, mancando agli altri titoli del tempo quel coraggio di rinnovare e portare qualcosa di nuovo che è proprio delle due software house citate. Grazie a queste due saghe, infatti, il mondo dei plaftorm ha beneficiato di una ventata di aria fresca, tornando a livelli piuttosto alti di originalità e sperimentazione. Dopo questa breve “lezione di antologia”, passiamo alla vera e propria recensione del nuovo Ratchet & Clank.

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Dove è iniziato tutto

Il nuovo videogioco di Insomniac Games riprende appieno la trama del primo capitolo, naturalmente apportando migliorie e narrando l’origine dei protagonisti della serie. La storia verrà introdotta tramite una sorta di flashback raccontato dal grande capitano Qwark, che spiega il modo in cui il lombax meccanico di un’officina, Ratchet, ha incontrato il robodifetto Clank, nato nelle fabbriche del malvagio Drek, principale antagonista del gioco. Al giocatore verrà data la possibilità di vivere la trama principale in modo lineare (con una durata stimata tra le 8 e le 10 ore) oppure svolgere anche missioni secondarie ed esplorare le varie ambientazioni in cerca di collezionabili. Il duo dovrà quindi superare una serie di peripezie per poi entrar a far parte dei ranger galattici, così da poter sventare i piani di conquista dell’universo del crudele Drek e dei suoi alleati. Il tutto, poi, sarà condito da una comicità a dir poco ben riuscita che vi strapperà più di un semplice sorriso, a tal punto da poter considerare questo elemento uno degli elementi più rilevanti nella valutazione finale del prodotto.

Dinamico, coinvolgente e rinnovato

Così come per la trama, anche il gameplay vanta qualche rivisitazione soprattutto per renderlo il più “moderno” possibile, garantendo una maggiore fruibilità anche a chi si avvicina per la prima volta alla serie. Questo non significa che il gioco sia completamente diverso dai predecessori, anzi il titolo ne riprende i lati migliori e li modernizza assicurando nuovamente un gameplay diretto e tendenzialmente veloce, senza mai essere noioso o ridondante. Andando più nello specifico, il gioco mette a disposizione una buona quantità di armi ben diversificate tra di loro, mettendo quindi il giocatore nella condizione di dover compiere una scelta su come sfruttare al meglio una determinata bocca da fuoco e riuscendo di conseguenza a creare una sorta di necessità di adattamento all’ambiente di gioco e alle caratteristiche dei nemici. Le armi dispongono inoltre di un sistema di progressione definito albero delle abilità ad “alveare”, che vi permetterà di sviluppare le singole componenti dell’arma come l’incremento delle munizioni trasportabili, il numero di Bolt (principale moneta di gioco) lasciati dai nemici una volta uccisi e la cadenza di fuoco. Questi upgrade sono tutti potenziamenti sbloccabili tramite una rara moneta di gioco chiamata Raritanium, minerale reperibile in luoghi secondari o nascosti delle mappe.

Come accennato prima, altra interessante novità è l’introduzione degli oggetti collezionabili che vi permetteranno di lanciarvi in interessanti fasi di esplorazione che allungheranno significativamente la longevità del titolo. A far da contraltare all’introduzione appena citata è doveroso precisare che il titolo ha ricevuto anche un discreto taglio di contenuti, infatti alcuni livelli presenti nell’originale sono stati “sfoltiti”; tuttavia, anche con questa “mozzatura” il gioco è veramente di buona fattura e si potrebbe persino dire che rappresenti una sorta di rinascita di un sottotipo di platform che ormai stava sempre più sprofondando negli angoli più dimenticati dai giocatori.

RC 1 

Un grosso passo avanti

Dal pundo di vista tecnico il gioco dimostra di essere al passo con i tempi, con texture in alta definizione in quasi ogni poligono del gioco e con un frame rate più solido del metallo, migliorando di conseguenza l’esperienza di questa nuova esclusiva Sony. Per quanto riguarda il design non c’è molto da dire: lo stile è rimasto pressapoco quello di un tempo, con qualche ovvia modifica dovuta alla modernizazzione di cui abbiamo parlato prima.

Il comparto sonoro del gioco è ben realizzato, con tracce dal ritmo più acceso durante le fasi d’azione e più rilassanti in quelle d’esplorazione, garantendo una coniugazione ottima di gameplay e comparto audio. Sempre rimanendo in tema, non si può tralasciare l’ottimo doppiaggio in italiano, del tutto credibile ed inerente ai personaggi, come ad esempio il capitano Qwark, probabilmente il personaggio meglio doppiato dell’intero gioco, che ha mantenuto il suo storico doppiatore con una voce dai toni bassi tipica degli eroi dei cartoon.  

Commento finale

Ratchet & Clank è un gioco variegato, diretto e coinvolgente. Il titolo è grado di offrire al pubblico degli appassionati qualcosa che dovrebbe essere alla base di ogni videogame di un qualche valore: la voglia di puro divertimento. In un periodo dove il videogioco tende sempre più ad essere cinematografico e poco interattivo, Isomniac, con il reboot di Ratchet & Clank, torna anche agli albori del genere, con un titolo che al primo posto mette il divertimento. Siamo di fronte alla risurrezione del platform anni 2000 anche sulle piattaforme Sony, un tempo in diretta concorrenza con la regina dei platform Nintendo, ed ora più concentrata su giochi dai contenuti “maturi” offerti ad un pubblico troppo giovane per apprezzare il divertimento delle piccole cose? Ai posteri l’ardua sentenza, nel frattempo però se amate i platform non lasciatevi sfuggire l’ultimo titolo della rediviva Isomniac Games.

Pro Contro 

Il piacevole ritorno di una delle saghe videoludiche più amate di sempre
– Resa tecnica da applauso 
– Gameplay ben riuscito
– Variegato e divertente
– Soffre di un taglio di contenuti rispetto all’originale capitolo
– Scontri in alcuni casi un po’ troppo caotici
  Voto Globale: 85 
 
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ASUS, annunciato il nuovo monitor ProArt PA329Q

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Dedicato ai professionisti della grafica e del video editing.

ASUS ha annunciato oggi un nuovo monitor realizzato appositamente per i professionisti di video editing e programmi di grafica: stiamo parlando del ProArt PA329Q, un modello che vanta uno schermo 32″ 4K Ultra HD, tecnologia ASUS ProArt Calibration e gamma cromatica 99,5% Adobe RGB.

Il monitor è già disponibile per l’acquisto ad un prezzo di 1459€.

Per informazioni più dettagliate sul prodotto, di seguito alleghiamo il comunicato stampa ufficiale.

ASUS annuncia il monitor ProArt PA329Q dedicato ai professionisti della grafica e del video editing

Un monitor professionale 4K UHD con tecnologia ASUS ProArt Calibration e gamma cromatica 99.5% Adobe RGB

Cernusco sul Naviglio, 20 Aprile 2016. Progettato per i professionisti della grafica e del video editing, ASUS ProArt PA329Q è il nuovo monitor 4K UHD (3840 x 2160) da 32 pollici che offre un’ampia gamma cromatica per una fedeltà straordinaria nella riproduzioni dei colori e supporta la riproduzione di contenuti 4K UHD fino a 60 Hz contemporaneamente da più sorgenti. Questa caratteristica, unitamente alla tecnologia ASUS ProArt Calibration che offre le funzioni Color Accuracy Tuning e Uniformity Compensation per garantire colori eccezionalmente realistici, lo rende particolarmente adatto all’editing video professionale del video.

Il monitor spicca per il profilo sottile e il piedestallo ergonomico con ampie possibilità di inclinazione, rotazione e regolazione dell’altezza, in modo che l’utente possa trovare sempre la posizione di visualizzazione ideale. La funzione auto-rotate regola automaticamente l’orientamento dei contenuti quando il display viene usato in modalità verticale, semplificando il lavoro con i siti web o con le immagini a sviluppo verticale.

La tecnologia 3M™ QDEF (Quantum Dot Enhancement Film) assicura un’ampia gamma cromatica con supporto degli spazi colore 99,5% Adobe RGB, 100% Rec. 709, 100% sRGB, 90% DCI-P3, 100% Rec. 709 e Rec. 2020 per la produzione ed editing di video. Il monitor è pre-calibrato per garantire una precisione dei colori ai massimi livelli nel settore — con delta-E (∆E) <  2 — affinché le immagini risultino sempre perfette e possano offrire una perfetta anteprima del risultato finale.

Il monitor PA329Q riproduce i colori a 10 bit per un totale di oltre 1,07 miliardi di colori, utilizza una LUT (LookUp Table ) interna a 14 bit e supporta i valori Gamma di 2,4, 2,2, 2,0 e 1,8 per immagini dall’aspetto naturale e transizioni più omogenee tra diverse tonalità.La tecnologia IPS (In-Plane Switching) garantisce ampi angoli di visualizzazione, assicurando immagini perfette senza alcuna distorsione nei colori anche da posizioni estreme.

ASUS ProArt Calibration include le funzioni Color Accuracy Tuning e Uniformity Compensation per ricalibrare con facilità il monitor e offre complete funzionalità di data mapping, correlazione e calibrazione. I profili dei parametri cromatici vengono salvati nel chip IC scaler interno al monitor invece che nel PC, in modo che l’utente non debba ricalibrare le impostazioni ogni volta che il monitor venga collegato a un computer diverso. Questa tecnologia, che è compatibile con tutti i principali calibratori hardware, come X-rite® i1 Display Pro e Datacolor® Spyder, riduce la distorsione del segnale tra IC e lo spettro ottico LCD: inoltre, l’utente può attivare con facilità i profili cromatici usando un hotkey presente sul monitor.

Il monitor ProArt PA329Q adotta un pannello 4K UHD da 32 pollici con densità di pixel pari a 138 ppi per assicurare una densità di pixel quadrupla e uno spazio su schermo più ampio del 300% rispetto ai display Full HD con dimensioni simili, offrendo immagini nitide e brillanti e maggiore spazio sullo schermo per il multitasking.ProArt PA329Q offre anche una serie di opzioni di connettività e supporta la riproduzione dei contenuti 4K UHD a 60 Hz tramite DisplayPort 1.2, mini DisplayPort 1.2 o le quattro porte HDMI (v2.0) disponibili. Sono disponibili anche cinque porte USB 3.0 e un lettore di schede 9-in-1 per memory card, periferiche e vari dispositivi.

Il supporto per le funzionalità PiP (Picture in Picture) e PbP (Picture by Picture) consente di visualizzare contemporaneamente i contenuti 4K UHD provenienti da molteplici sorgenti, passando con facilità tra diverse sorgenti e configurando le impostazioni cromatiche di ogni finestra usando le modalità Adobe RGB, sRGB, User Pre-set 1 e User Pre-set 2 per esaminare le differenze con la funzione PbP.ASUS QuickFit Virtual Scale sovrappone invece allo schermo una griglia per allineare e visualizzare in anteprima i documenti nelle dimensioni reali prima della stampa. 

Infine, per contribuire al massimo comfort di utilizzo, ProArt PA329Q utilizza le tecnologie ASUS Ultra-LowBlue Light e Flicker-Free certificate da TÜV Rheinland, che evitano l’affaticamento degli occhi e proteggono l’utente dalle emissioni di luce blu. Le quattro impostazioni dei filtri sono accessibili direttamente tramite hotkey oppure usando le impostazioni del menu OSD (On Screen Display).

ASUS ProArt PA329Q è disponibile a un prezzo consigliato di Euro 1459,00 IVA inclusa.

SPECIFICHE TECNICHE
Dimensioni pannello (diagonale) 32” (81,28 cm), 16:9 widescreen
Tipo di pannello Pannello IPS WLED retroilluminato
Saturazione colori

99.5% Adobe RGB

100% sRGB

100% Rec. 709

90% DCI-P3

Rec. 2020

Precisione cromatica ∆E <  2
Risoluzione reale 3840 x 2160 at 60Hz
Pixel pitch

0.1845mm

138ppi

Luminosità

350cd/m² (max.)

300cd/m² (typ.)

ASUS Smart 
Contrast Ratio
100.000.000:1
Angoli di visualizzazione 178°(H) /178°(V)
Colori display 1,073 miliardi (10-bit)
Tempo di risposta 5ms (gray to gray)
Selezione temperature colore 4 modalità (9300K/6500K/5500K/5000K)
Correzione Gamma Supporta Gamma 2.4, 2.2, 2.0, e 1.8
Correzione colore Regolazione su 6 assi (R, G, B, C, M, Y)
Tecnologie ASUS

l   ASUS ProArt™ Calibration (supporta X-rite® i1 Display Pro e Datacolor® Spyder 5 series)

l   ASUS Splendid™  Video Intelligence

l   ASUS QuickFit Virtual Scale

l   ASUS Blue Light Filter (certificate da TÜV Rheinland)

l   ASUS Flicker-Free (certificate da TÜV Rheinland)

Altoparlanti incorporati 2 x altoparlanti 3-Watt
Input/output

DisplayPort 1.2

Mini DisplayPort 1.2

4 x HDMI (v2.0)

5 x USB 3.0

Jack cuffie 3,5 mm

Regolazione meccanica

Inclinazione: +20°~-5°, Rotazione: ±60°, Pivot: 90° senso orario

Regolazione altezza: 0~130mm

Montaggio VESA: 100 x 100mm

Quick-release stand

Dimensioni 735 x 615 x 240 mm
Peso 12,5 kg (netto)
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The Crew Wild Run, arrivano le gare acrobatiche

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E’ ora di mettere in mostra le proprie abilità.

Ubisoft ha annunciato l’arrivo delle gare acrobatiche in The Crew Wild Run, una nuova modalità in cui i giocatori si sfideranno in acrobazie sulla moto per ottenere i punteggi migliori. E’ possibile partecipare a queste gare nel “Summit” solamente con moto Raid o Sterrato.

Di seguito alleghiamo il comunicato stampa ufficiale.

IN THE CREW® WILD RUN DEBUTTANO LE GARE ACROBATICHE

Sottotitolo comunicato (come da email)

Milano, 20 aprile 2016 — Ubisoft® annuncia l’arrivo delle Gare acrobatiche nell’ultimo aggiornamento per The Crew® Wild Run. Si tratta di una nuova modalità che consentirà ai giocatori di eseguire una serie di acrobazie con le proprie moto in alcuni tracciati dedicati per ottenere il punteggio migliore, cosa che sarà possibile solo trovando il giusto compromesso fra abilità e tempo limite.

I giocatori, infatti, metteranno alla prova le proprie abilità in una serie di gare fuoristrada, dove dovranno completare un numero massimo di acrobazie superando tutti i punti di controllo, il più velocemente possibile. Per ottenere punti, i partecipanti dovranno mettere in mostra tutto il proprio talento ed eseguire le acrobazie più spettacolari, come rotazioni a 360 gradi e incredibili salti mortali, sfruttando alcune apposite rampe, posizionate lungo tutto il percorso. Stile e tempismo saranno due elementi fondamentali per completare con successo le Gare acrobatiche battendo ogni record.

È possibile partecipare alle Gare acrobatiche nel “Summit” solo con moto in configurazione Raid e Sterrato. Oltre alle Gare acrobatiche, l’aggiornamento di aprile introduce anche una nuova funzione di salvataggio e condivisione per le modalità Freedrive e Speedtrap. Ora i giocatori possono creare e salvare fino a 10 sfide, per poi condividerle con gli altri utenti nel gioco o tramite i social network.

L’aggiornamento include anche nuovi strumenti video, che consentono ai giocatori di esprimere meglio la propria creatività, modificando gli effetti meteorologici e sfruttando nuove opzioni per le inquadrature.

Per altri dettagli sull’aggiornamento di aprile, visitare la pagina: http://thecrew-game.ubi.com/portal/it-IT/newslist/details.aspx?c=tcm:158-245949-16&ct=tcm:148-76770-32

Per maggiori informazioni su The Crew, visitare il sito web ufficiale del gioco: http://thecrew-game.ubi.com/portal/home/.

[Eventuali video o galleria di immagini]

Recensione Star Fox Zero

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Siete pronti a tornare su Corneria?

Versione testata: Wii U. 

La volpe antropomorfa Fox McCloud e la sua combriccola tornano nuovamente in Star Fox Zero, una sorta di “reboot” della serie che, in qualche modo, prova a fondere e forgiare insieme i migliori elementi vistisi nei titoli passati. In particolar modo, il titolo si rifà al primissimo Star Fox uscito nel lontano 1993 su Super Nintendo e a Star Fox 64, invece pubblicato su Nintendo 64 poco meno di un ventennio fa. Al contempo, però, Nintendo, grazie alla collaborazione con Platinum Games (ovvero i creatori di Bayonetta e Wonderful 101), ha cercato di dare nuovamente un’anima ad una serie che nell’ultimo decennio, soprattutto per una sorta di incoerenza di fondo, a causa di scelte sbagliate e soprattutto per un’intrinseca mancanza di idee, aveva ben poco di Star Fox così come eravamo stati abituati a conoscerlo e ad amarlo nei suoi fasti migliori.

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We need your help Star Fox! Andross has declared WAR!

Sin dalla sua presentazione lo scorso E3 2015 in quel di Los Angeles, sebbene il tutto venne impreziosito dal portentoso connubio tra Platinum Games e Shigeru Miyamoto, Star Fox Zero aveva sì colto l’attenzione dei fan più fedeli della saga, ma allo stesso modo, a causa di un certo alone di incertezza e di perplessità, non aveva ottenuto il riscontro che Nintendo aveva difatti sperato. Sebbene la pubblicazione dello stesso fosse stata fissata nel periodo pre-Natalizio, il publisher del gioco, a causa di una “critica” non propriamente esaltante soprattutto in riferimento al fatto che sembrasse un gioco troppo di “vecchio” stampo, decise di rinviare, di circa cinque mesi, l’uscita del titolo, in modo tale da poter migliorare gli elementi che avevano fatto storcere il naso alla critica e soprattutto al pubblico.

Star Fox Zero, proprio come nei migliori titoli della serie, ritorna prepotentemente quale sparatutto spaziale per eccellenza, frenetico al punto giusto e con una nuova visuale (che potrebbe sostanzialmente causare dei grattacapi ai giocatori più “tradizionalisti”) grazie al binomio TV-gamepad. Che allo stato attuale, per quanto riguarda la “moribonda” Wii U, rappresenta probabilmente l’unica “feature” che realmente ha dato quella minima spinta ad una console che, a conti fatti, non verrà ricordata come la migliore realizzata dalla casa di Kyoto. Sostanzialmente, potremmo beneficiare di una visuale sia in terza persona sia in prima persona che, oltre a catapultarci all’interno del nostro Arwing (o negli altri veicoli disponibili), “dovrebbe” garantire, grazie al motion control (cavalcando l’onda di uno degli sparatutto di successo di Nintendo ovvero Splatoon) una maggiore accuratezza nelle fasi più concitate di gioco e durante le “Boss Fight”.

In particolar modo, sulla TV avremo una sorta di prospettiva Cinematica che garantirà un’ottima visione sia dell’azione che si sta svolgendo in riferimento ad una determinata missione e sia alla tipologia di veicoli e/o nemici che dovremo sostanzialmente affrontare, agevolandoci circa l’individuazione dei “punti deboli” di questi ultimi. Sul touch del gamepad invece, sebbene sia possibile invertire le visuali fra TV e gamepad stesso, avremo la visuale in prima persona, che utilizza i sensori di movimento e che nella mia esperienza in-game, devo ammetterlo, non mi ha convinto pienamente proprio per la “costrizione” e in taluni tratti la frenesia. Anzi, dover abbassare lo sguardo sul gamepad talvolta mi ha portato a perdere il senso dell’orientamento e conseguentemente a mancare alcuni obiettivi e/o collezionabili. 

L’avanzamento del gioco prevede, come da tradizione, la presenza di una mappa planetaria dell’intero Sistema Lylat, costellata di pianeti, fasce di asteroidi, stazioni artificiali e ripartita in differenti settori, il tutto nutrito da fitte e varie schiere di nemici, ostacoli e “mini boss”. A differenza dei trascorsi capitoli, però, la mappa abbandona e si discosta nettamente da quel sistema a bivi in cui la scelta che andavamo a compiere poteva ripercuotersi sulla difficoltà del livello e sulla “strada” che ci avrebbe poi portati allo scontro finale con Andross, ricercando, quindi, una maggiore standardizzazione del gameplay, con scarsa possibilità di divergenza. Naturalmente, giocando e progredendo nel corso delle varie missioni sarà possibile sbloccare i vari mezzi necessari al prosieguo della nostra avventura, una serie di percorsi alternativi (fra cui teletrasporti che potrebbero portarci in luoghi inesplorati e ostili), una serie di sfide e, qualora si completassero specifici obiettivi, sarà possibile sbloccare anche degli eventi speciali.

All Aircraft report!

Sebbene la possibilità o, meglio, l’obbligo di dover utilizzare la doppia visuale di gioco rappresenti, nel bene e nel male, sicuramente un’evoluzione dei classici controlli, la novità di maggior rilievo riguarda la flotta a disposizione di Fox, Falco, Peppy e Slippy: oltre al classico Airwing che tutti noi conosciamo sin dagli esordi, in Star Fox Zero Nintendo ha introdotto il Girowing, una sorta di elicottero a doppia elica che potrà muoversi sia in orizzontale e sia in verticale evitando i vari ostacoli e i nemici presenti. In alcune particolari missioni, infatti, invece di spianare le armi e distruggere tutto ciò che ci capita a tiro, dovremo evitare alcune torrette/sentinelle che si avvalgono di un raggio di colore verde che, se oltrepassato, richiamerà tutta una serie di rinforzi, i quali cercheranno di ostacolarci nel portare a compimento i nostri obiettivi.

L’arma principale di questo velivolo è rappresentata da un piccolo e quantomai utile robot antropomorfo (denominato Direct-I), il cui compito è quello di bypassare i sistemi di sicurezza, sbloccare le serrature elettroniche e bloccare, disattivandoli completamente, alcuni nemici portando così a compimento tutta una serie di enigmi ambientali. Inoltre, sarà possibile agganciare degli ordigni esplosivi che potranno essere scagliati sul nemico. Naturalmente la precisione, proprio perché è necessario utilizzare i sensori di movimento e distogliere lo sguardo dalla TV, lascia un po’ il tempo che trova e nei momenti più concitati potrebbe essere un tantino frustrante; nel complesso, comunque, il Girowing funziona bene.

In aggiunta, durante una missione localizzata su un pianeta innevato (la landa di ghiaccio di Ficina), sarà possibile utilizzare il “classico” Landmaster: per chi non lo sapesse, è una sorta di cingolato con cannone centrale che, all’occorrenza, potrà trasformarsi in un Roadmaster, rimanendo in volo per diverse decine di secondi e permettendo quindi di agganciare ben tre distinti bersagli/nemici per poi successivamente fare fuoco. Anche l’Arwin
g ha una sua specifica “trasformazione” ovvero il Walker, la cui esistenza è nota sin dai tempi di Star Fox 2 ma che, in sostanza, non è mai stato introdotto nel gioco. Questo Walker è una sorta di bipede che ci permetterà di addentrarci nei luoghi più angusti (come ad esempio all’interno delle astronavi nemiche) e, all’occorrenza, di nasconderci quando il quantitativo di energia è sulla soglia d’allarme.

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Tutto fumo e poco arrosto…

Dal punto di vista strettamente tecnico, Star Fox Zero presenta elementi alquanto contrastanti: mentre Platinum Games è riuscita a realizzare degli ambienti di gioco davvero ben fatti (salvo qualche piccola sbavantura qua e là), con effetti di luce e texture completamente rivisti rispetto alla versione di presentazione del gioco degli scorsi mesi, dal punto di vista strettamente legato alla “sfida” che tale titolo offre, non ci siamo affatto. Il livello di difficoltà non è per niente elevato e, salvo rari casi, il gioco potrà essere completato agevolmente. Ma questa non è la pecca peggiore della produzione: un’altra nota dolente, purtroppo, è che il gioco termina in poco più di 6/7 ore. Certo, sicuramente i giocatori più arditi faranno più run per scovare le possibili “vie” alternative e raccogliere i vari collezionabili presenti nei vari livelli di gioco, ma un livello di sfida più elevato sarebbe stato sicuramente meglio.

Come da tradizione, sullo schermo avremo l’indicatore della vita, il quantitativo di bombe disponibili, gli anelli e il punteggio (il quale sostanzialmente ci dirà, anche in relazione al soddisfacimento di talune condizioni e/o al raggiungimento di determinati obiettivi, qual è il nostro posizionamento in classifica). Inoltre, ogni livello di gioco inizierà con una sola vita e qualora dovessimo raccogliere ben tre anelli dorati avremo una vita aggiuntiva, valida esclusivamente per la missione in corso. Personalmente, non mi sono applicato particolarmente nel raccogliere i vari collezionabili presenti, ma il sistema è pressochè identico a quello già vistosi in Star Fox 64, se non per l’aggiunta di ben cinque medaglie che potranno essere raccolte raggiungendo determinati obiettivi o completando alcune sfide secondarie.

Anche Star Fox Zero permette di sbloccare una serie di “bonus” qualora dovessimo essere in possesso di due specifici Amiibo (appartenenti alla serie di Smash Bros), ovvero Fox McCloud, che andrà a sbloccare un Arwing “retrò“, e Falco Lombardi, che permetterà di utilizzare l’Arwing di colore rosso e nero con alcuni parametri variati.

Le ulteriori aggiunte che potrebbero darci modo di metterci alla prova sono rappresentate dalla Modalità di Addestramento, nella quale potremo cimentarci alla guida dei vari velivoli disponibili, non soltanto per prendere dimestichezza con i comandi degli stessi ma anche per portare a compimento una serie di sfide che prevedono la raccolta di monete e non solo. Invece, completata la Modalità Storia, in automatico si andrà a sbloccare la Modalità Arcade, la quale, in pratica, ci metterà davvero alla prova, facendoci ripercorrere l’intera avventura attraverso una serie di battaglie  quasi prive di caricamenti e in cui dovremo difatti avere una certa praticità con i nuovi comandi per ottenere i punteggi migliori.

Il gioco è completamente doppiato in italiano, seppure risulti un doppiaggio sottotono e poco coinvolgente soprattutto per quanto concerne il nostro protagonista, a parer mio poco azzeccato (non era meglio lasciare l’audio in inglese con i sottotitoli in italiano?). Infine, non esiste una modalità Multiplayer Online, ma sarà possibile giocare in Co-op Locale con un amico il quale, grazie al Wii U Pro Controller o attraverso il Telecomando Wii + Nunchuk, piloterà la navicella o qualsivoglia mezzo mentre il giocatore con il gamepad dovrà occuparsi di sbaragliare i nemici.

Commento finale

Star Fox Zero rappresenta lo Star Fox più “autentico” degli ultimi quindici anni. Sebbene il livello di sfida non sia proprio impegnativo (a differenza di quanto vistosi nei capitoli passati) e il sistema di comandi “rivoluzionario” risulti poco convincente in quanto richiede qualche ora di pratica per poter essere scoperto e compreso, sicuramente questo titolo può essere apprezzato da molti. Inoltre, grazie ad un parco mezzi più che vario, alla presenza di tanti collezionabili e alla possibilità di completare le varie missioni per vie alterne, Star Fox Zero dispone di un buon fattore di rigiocabilità, anche se dura decisamente poco.

Pro Contro 
– E’ Star Fox
– Buona rigiocabilità…
– Diverse modalità in cui cimentarsi
– Comandi a tratti frustranti
– … ma la storia è breve
– Doppiaggio in italiano davvero sottotono
  Voto Globale: 75  
 
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