Home Blog Pagina 812

Famitsu, i giochi più attesi 25/01

0

Chi siede sul trono questa settimana?

Con i risultati delle votazioni tenutesi tra il 7 ed il 13 Gennaio di quest’anno, Famitsu arriva nuovamente nelle edicole giapponesi con il nuovo numero settimanale e non manca, ovviamente, il consueto appuntamento con le uscite più attese dai videogiocatori della terra del Sol Levante. Spodestato dal trono Dragon Quest XI (3DS), che vola adesso in quinta posizione, subito dopo il medesimo titoli in versione PlayStation 4. A coprire i posti del podio si trovano rispettivamente Persona 5 (PlayStation 4), Final Fantasy XV (PlayStation 4) e Final Fantasy VII Remake (PlayStation 4). Ancora una volta una tripletta targata Sony, ma non Square Enix, a cui spettano solo seconda e terza posizione, subito sotto il nuovo JRPG di casa Atlus.

A seguire l’intera classifica:

1. [PS4] Persona 5 – 514 voti
2. [PS4] Final Fantasy XV – 465 voti
3. [PS4] Final Fantasy VII Remake – 427 voti
4. [PS4] Dragon Quest XI – 413 voti
5. [3DS] Dragon Quest XI – 397 voti
6. [3DS] Shin Megami Tensei IV Final – 269 voti
7. [PS4] Kingdom Hearts III – 215 voti
8. [PS4] Star Ocean 5: Integrity and Faithlessness – 214 voti
9. [3DS] Dragon Quest Monsters: Joker 3 – 196 voti
10. [PS4] Street Fighter V – 178 voti
11. [PS4] Dead or Alive: Xtreme 3 – 172 voti
12. [PS3] Persona 5 – 164 voti
13. [PSV] Kan Colle Kai – 152 voti
14. [3DS] Yo-kai Watch 3 – 151 voti
15. [PS4] Tales of Berseria – 143 voti
16. [PS4] Dragon Quest Builders – 121 voti
17. [PS4] Dragon Quest Heroes II – 115 voti
18. [PSV] Dragon Quest Builders – 111 voti
19. [PSV] Summon Night 6 – 109 voti
20. [WIU] The Legend of Zelda – 101 voti
21. [3DS] Ace Attorney 6 – 100 voti
22. [PS4] Yakuza 6 – 99 voti
23. [PSV] Atelier Shallie Plus – 98 voti
24. [PS4] Dark Souls III – 89 voti
25. [PS4] Project Setsuna – 87 voti
26. [PSV] SaGa Scarlet Grace – 86 voti
27. [PSV] Digimon World: Next Order – 80 voti
28. [PS4] Nioh – 79 voti
29. [PS4] Summon Night 6 – 78 voti
30. [WIU] The Legend of Zelda: Twilight Princess HD – 77 voti

Rise of the Tomb Raider, nuove immagini della versione PC

0

Il lancio si avvicina.

Rise of the Tomb Raider debutterà ufficialmente il 28 Gennaio anche su PC e, nell’attesa, Crystal Dynamics ha reso disponibili alcuni nuovi screenshots. C’è da dire, però, che queste immagini sono state scattate ad una risoluzione personalizzata e utilizzando dei tool esterni, quindi il gioco non si presenterà così perfetto sui nostri PC, ma saprà farsi apprezzare comunque.

Ecco un riassunto dei metodi, delle tecniche e dei tools utilizzati per la realizzazione degli screenshots:

Rendering: Custom resolutions @ ~40megapixel
Antialiasing: Two-pass colour-based offline AA
Methods: Free camera w/ FOV and rollIn-engine tonemapping and depth of field control
Tools: Debug build supplied by Crystal Dynamics, Assembly hacks for Aspect ratio correction, SRWE for high-resolution hotsampling

Godetevi le stupende immagini nella galleria sottostante.

{vsig}games/multi/RiseoftheTombRaider/20160125{/vsig}

Recensione Darkest Dungeon

0

Sarete in grado di resistere alla paura?

Versione testata PC.

Darkest Dungeon è il primo progetto nato dalle geniali menti dello studio di sviluppo indipendente Red Hook Games; da prima approdato su Kickstarter – dove ha raggiunto con successo il finanziamento – e poi approdato su Steam Early Access per un anno più che abbondante, il titolo è finalmente disponibile all’acquisto sulla piattaforma digitale di Valve al costo di €19,99.

Con uno stile di gioco Roguelike ed i tipici elementi dei Giochi di Ruolo, Darkest Dungeon sarà in grado di trasportavi nel suo fantastico mondo fatto di buio, paura e bestie terrificanti; diffidate da ciò che credete e preparatevi ad essere abbracciati da un mondo di gioco bidimensionale tutt’altro che scontato.

{media load=media,id=10711,width=853,align=center,display=inline}

Sono tutti eroi

Uno degli aspetti fondamentali di Darkest Dungeon è quello riguardante i personaggi a nostra disposizione; contrariamente, infatti, a qualsiasi altro esponente del genere (o quasi), non verremo limitati ad un numero ben specifico di personaggi, ma ne avremo a disposizione quanti più ne vogliamo con l’unica limitazione di poterne portare con noi al massimo 4 per ogni volta che decideremo di avventurarci all’interno di una delle cinque zone di gioco che ci vengono proposte.

La fase di reclutamento avverà all’interno dell’hub di gioco, navigabile tramite mouse, che altro non è che una cittadina contornata da varie attività; dirigendoci alla taverna ci sarà possibile consultare la lista degli eroi a nostra disposizione e valutarne, eventualmente, l’inserimento all’interno del roster, senza costo alcuno. I vari personaggi si diversificheranno, oltre che per la loro classe, anche per i tratti specifici che contribuiranno a definirne le statistiche finali o le eventuali situazioni in cui saranno in grado di ottenere bonus o malus.

Questi tratti specifici potranno essere “curati” presso la clinica, pagando un caro prezzo in monete, nella stessa clinica sarà inoltre possibile curare le eventuali malattie contratte durante le fasi esplorative. A giocare un ruolo importantissimo all’interno del titolo sarà inoltre lo stress, in grado di capovolgere le sorti di uno scontro importante oppure di decretare la morte di uno dei nostri personaggi che, ricordiamo, in qualsiasi modo avvenga è permanente.

Lo stress aumenterà ogni qual volta subiremo un colpo critico, quando ci troveremo per periodi di tempo prolungati nell’oscurità, essendo vittime di trappole oppure a causa di attacchi specifici avversari che più che prendere di mira i nostri punti vita, prenderanno di mira la nostra sanità mentale. Lo stress sarà monitorabile per merito di una barretta simile a quella dell’energia ed avrà un valore che spazia da 0 a 200; la prima crisi da stress avverrà al raggiungimento di 100 punti, a questo punto il nostro eroe potrà impazzire oppure sfruttare l’occasione per diventare un inguaribile ottimista, al raggiungimento dei 200 punti ci sarà il rischio di infarto, a questo punto il nostro personaggio, così come negli altri casi, potrebbe morire.

Una volta raggiunto l’obiettivo all’interno di un dungeon, ci sarà possibile ritornare alla cittadina; lo stress dei nostri personaggi, tuttavia, non verrà automaticamente curato e dovremo spendere le nostre monete per permettere loro di rilassarsi tramite la preghiera, ubriacandosi, giocando d’azzardo oppure passando una notte di divertimento in compagnia di uomini o donne.

Da curatore a guerriero, tutte le classiche tipologie di combattente sono presenti all’interno del gioco ed ognuno di loro svolge un ruolo ben specifico quando inserito all’interno di una squadra di 4 personaggi. Pensare di avventurarsi senza portare con se un chierico, infatti, potrebbe rivelarsi essere una mossa azzardata, così come comporre una squadra in grado di attaccare esclusivamente i nemici che si trovano in prima linea o, viceversa, che siano in grado di attaccare solamente quando vi si trovano.

Dal punto di vista tattico Darkest Dungeon riesce a dare il meglio di se, mettendo a dura prova non solo le abilità specifiche dei nostri eroi, ma anche le nostre durante la composizione della squadra più adatta ad affrontare le determinate tipologie di dungeon che ci verranno poste contro.

A nostro favore la possibilità di poter potenziare il nostro equipaggiamento e di poter scegliere, di volta in volta, le abilità che i nostri personaggi saranno in grado di utilizzare all’interno dei dungeon. Due strutture specifiche, infatti, ci permetteranno queste azioni in cambio, come al solito, delle nostre preziose monete d’oro.

Banale la componente esplorativa del titolo, che ci permetterà di muoverci esclusivamente orizzontalmente all’interno degli scenari proposti, proponendoci poi di tanto in tanto delle alternative che potrebbero donarci immense ricchezze oppure rivelarsi delle trappole ben studiate. Essenziale e ben studiato l’elemento dell’oscurità all’interno dei dungeon; come già spiegato prima, infatti, restare al buio provocherà nei nostri eroi un senso di terrore, aumentando il loro stress, sarà dunque essenziale, durante i preparativi per la partenza, fare buona scorta di torce, in modo da non restare mai senza luce.

Nel corso delle nostre sessioni di gioco abbiamo visto morire molti dei nostri eroi, alcuni dei quali si erano guadagnati la nostra simpatia ed il nostro affetto, eppure non abbiamo deciso di demordere nelle circa 50 ore di gioco necessarie al completamento del titolo. Darkest Dungeon è molto punitivo e metterà a dura prova la nostra volontà, ed è questo uno dei suoi punti forti: la capacità di demoralizzarci dopo la morte di uno dei personaggi a cui tenevamo di più, o addirittura del nostro intero party.

In un certo senso, Darkest Dungeon sembra quasi Dark Souls; morire fa parte dell’intera avventura e pur se ci trovassimo a morire in situazioni stupide oppure nel momento in cui avevamo raggiunto la vetta del nostro successo, ciò non vuol dire dover gettare la spugna, anzi, è la possibilità per un nuovo inizio.

SS 01

Bidimensionalità

Il comparto grafico di Darkest Dungeon non è in grado di regalarci alcuna emozione, è stata riposta particolare cura nella realizzazione degli ambienti bidimensionali che ci ritroveremo ad esplorare, ma finisce tutto qui. Eccetto che per le buone animazioni durante le fasi di battaglia, Darkest Dungeon non è in grado di sfoggiare alcuna prodezza tecnica, ma va bene così; il titolo, infatti, non ha bisogno di un comparto grafico di prim’ordine per poter essere giocato e vissuto. Nonostante i pochi dettagli a nostra disposizione, infatti, non ci sarà difficile mettere in moto l’immaginazione e fantasticare noi stessi sull’effettiva mostruosità dei nemici o dei luoghi che ci troveremo ad affrontare.

Ben curato il comparto sonoro, con una colonna sonora che ci terrà compagnia in tutte le nostre fasi di gioco e degli effetti sonori in grado di permetterci una perfetta immersione negli scenari proposti.

Commento finale

Darkest Dungeon è la prima bella sorpresa del 2016. Gli amanti dei Giochi di Ruolo, ed in particolare dei Roguelike, non possono perdersi questo incredibile appuntamento con l’oscurità. Con una fase di sviluppo longeva e travagliata, il titolo è finalmente riuscito a raggiungere la sua forma finale, di cui siamo più che soddisfatti. Decine le ore di gioco necessarie al completamento del titolo, che vanta dungeon generati proceduralmente ed un sistema di gioco che non lascia spazio agli errori. Carente il comparto tecnico, che però non grava assolutamente sul livello qualitativo dell’intera produzione, che resta di altissimo livello. Se non siete giocatori PC, non temete, il titolo arriverà successivamente anche su PlayStation 4 e PlayStation Vita!

Pro Contro 
– Rapporto qualità/prezzo
– Longevo ed indimenticabile
– Meccaniche di gioco profonde e ben studiate
– Permadeath dei personaggi…
– … per alcuni, però, potrebbe essere un contro
– Assenza della localizzazione in italiano
  Voto Globale: 85
 
{vsig}games/multi/DarkestDungeon/Recensione{/vsig}

Paper Mario, in arrivo un nuovo capitolo per Wii U

0

Svelato il progetto di Nintendo.

Ricordate l’articolo in cui vi abbiamo riportato che Nintendo starebbe lavorando ad un titolo per Wii U non ancora annunciato? Bene, Emily Rogers ha deciso di non fare attendere i fan fino a lunedì e di rivelarlo: si tratta di un nuovo Paper Mario, sviluppato da Intelligent Systems e che verrà annunciato ufficialmente nel corso del 2016.

Non era il gioco che forse molti si aspettavano, ma sicuramente non è brutta sorpresa.

Nintendo, lunedì verrà svelato un nuovo titolo per Wii U

0

Nuovo gioco tripla A?

Stando a quanto riportato su Twitter da Emily Rogers, una fonte affidabile per le news su Nintendo, pare che la compagnia stia lavorando ad un titolo ancora non annunciato per Wii U.

Il gioco verrà svelato ufficialmente lunedì 25 Gennaio dalla stessa Emily, che ha inoltre riportato che farà parte di un franchise che i fan amano. Infine ha confermato che si tratterà di un titolo totalmente sviluppato da Nintendo, quindi non sarà di terze parti o un indie.

Oddworld: New ‘N’ Tasty, la versione Wii U è quasi completa

0

A breve l’annuncio della data di lancio.

Il remake di Oddworld: Abe’s Oddysee, primo capitolo della storica serie, è già disponibile dall’estate del 2014 su PC, PS3, PS4, PS Vita e XBOX One, ma all’appello manca ancora la versione Wii U.

A proposito di ciò, lo sviluppatore Oddworld Inhabitants ha annunciato che questa versione è praticamente ultimata: “Oddworld: New ‘N’ Tasty è completo al 99,99%, siamo nelle fasi finali in cui lo prepariamo per la piattaforma di destinazione. Speriamo di annunciare a breve la data di lancio”. 

L’attesa dei fan di Nintendo, quindi, è quasi finita: non resta che attendere gli ultimi dettagli riguardanti una data d’uscita.

Oddworld: New 'N' Tasty, la versione Wii U è quasi completa

0

A breve l’annuncio della data di lancio.

Il remake di Oddworld: Abe’s Oddysee, primo capitolo della storica serie, è già disponibile dall’estate del 2014 su PC, PS3, PS4, PS Vita e XBOX One, ma all’appello manca ancora la versione Wii U.

A proposito di ciò, lo sviluppatore Oddworld Inhabitants ha annunciato che questa versione è praticamente ultimata: “Oddworld: New ‘N’ Tasty è completo al 99,99%, siamo nelle fasi finali in cui lo prepariamo per la piattaforma di destinazione. Speriamo di annunciare a breve la data di lancio”. 

L’attesa dei fan di Nintendo, quindi, è quasi finita: non resta che attendere gli ultimi dettagli riguardanti una data d’uscita.

The Division, svelati i requisiti della versione PC

0

Ce la fa a reggerlo il vostro PC?

Oggi Ubisoft ha finalmente rivelato i requisiti minimi e raccomandati della versione PC di The Division, che ricordiamo avrà una closed beta in anteprima il 28 Gennaio su XBOX One e dal 29 al 31 Gennaio anche su PS4 e PC.

Lo Snowdrop Engine, come annunciato da Ubisoft, è in grado di spremere al massimo l’hardware di ogni piattaforma, ma su PC i requisiti non sono poi così esagerati come molti pensavano, sebbene venga richiesta una configurazione recente e performante per reggerlo al massimo delle impostazioni grafiche.

Requisiti minimi

  • OS: Windows 7, Windows 8.1, Windows 10 (solo versioni 64-bit)
  • CPU: Intel Core i5-2400 | AMD FX-6100, o superiori
  • RAM: 6GB
  • VGA: NVIDIA GeForce GTX 560 2GB (equivalente attuale: NVIDIA GeForce GTX 760) | AMD Radeon HD 7770 2GB, o superiori – vedere lista supportata*
  • HDD: 40GB
  • DirectX: 11

Requisiti raccomandati

  • OS: Windows 7, Windows 8.1, Windows 10 (solo versioni 64-bit)
  • CPU: Intel Core i7-3770 | AMD FX-8350, o superiori
  • RAM: 8GB
  • VGA: NVIDIA GeForce GTX 970 | AMD Radeon R9 290, o superiori – vedere lista supportata*
  • HDD: 40GB
  • DirectX: 11

Schede grafiche NVIDIA supportate al lancio: GeForce serie GTX 500: GTX 560 (2GB) o superiori | GeForce serie GTX 600: GTX 660 o superiori | GeForce serie GTX 700: GTX 760 o superiori | GeForce serie GTX 900/Titan: GTX 960 o superiori

Schede grafiche AMD supportate al lancio: Radeon serie HD 7000: HD 7770 (2GB) o superiori | Radeon serie 200: R7 270 o superiori | Radeon serie 300/Fury X: R7 370 o superiori

Ricordiamo che The Division debutterà ufficialmente il prossimo 8 Marzo su PS4, XBOX One e PC.

Remedy, nuove assunzioni per un progetto tripla A

0

Cosa bolle in pentola?

Secondo quanto riportato sul sito dello sviluppatore Remedy, il team starebbe cercando nuovi talenti per lavorare ad un nuovo titolo tripla A. Tra le posizioni richieste: Technical Artist, Generalist Programmer, Senior Producer, Outsourcing Manager e molte altre.

Sebbene non si sappia quale sia effettivamente il progetto a cui stiano lavorando i creatori di Max Payne, Alan Wake e Quantum Break, possiamo solamente attendere nuovi dettagli e, nel frattempo, speculare.

Recensione The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel

0

Ecco a voi la classe VII

Versione testata: PlayStation 3.

Il numero di giochi di ruolo giapponesi che raggiunge il suolo europeo è in continuo aumento, merito di alcuni valorosi distributori con vedute sempre più ampie, in grado di soddisfare anche noi, ovviamente, che siamo sempre più felici di poterci buttare a capofitto nelle loro intricate trame. Questa volta sul branco di prova, il primo capitolo di una trilogia di videogiochi: The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel, sviluppato da Falcom – già conosciuta per titoli di spessore come Ys e Dragon Slayer – ed edito da XSeed Games.

{media load=media,id=10700,width=853,align=center,display=inline}

Inizia l’avventura

The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel narra le vicende di Rean Schwarzer e della Classe VII (Qualcuno ha detto Type-0?) dell’Accademia Militare Thors. A differenza delle altre classi, la VII è l’unica nell’accademia composta sia da ragazzi nobili che da ragazzi “normali”, pretesto, ovviamente, che creerà diversi disguidi tra gli studenti. Ma qual’è in realtà l’obiettivo di questa famigerata Classe VII? E’ presto detto, all’interno del gioco, infatti, assisteremo ad una guerra tra due grandi forze: la classe nobile e i Riformisti; tra le due fazioni non scorre buon sangue e la tensione è altissima, talmente tanto alto da sfociare in alcuni scontri che coinvolgeranno, tra i tanti, anche gli studenti dell’Accademia, costringendoli a scendere a tutti gli effetti sul campo di battaglia.
La trama si presenta in maniera ben strutturata e per merito delle sue vicessitudini sarà in grado di tenerci incollati allo schermo per una settantina abbondante di ore, coinvolgendoci nelal maggior parte delle attività che è possibile intraprendere all’interno del titolo. The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel, come già anticipato nel primo paragrafo, è il primo capitolo di una trilogia – il secondo capitolo è previsto per il 2016 – e può essere considerarto un prologo di quello che ci aspetta nei due capitoli successivi. Senza anticiparvi troppo, è evidente l’alto qualitativo delle produzione dal punto di vista narrativo che, seppur non raggiunge il vertice delle produzioni videoludiche, riesce a convincere parecchio, alzando notevolmente la barra di ciò che c’è da aspettarsi dalle successive produzioni.

Qualcuno ha detto CTB?

I giochi di ruolo giapponesi di oggi puntano ad un gameplay sempre più veloce e dimanico mettendo sempre più da parte i combattimenti a turni per favorire un sistema di gioco action. The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel, per fortuna, è stato creato con be altri canoni in mente e pensato appositamente per chi, ogni tanto, vuole tornare alle origini. Il sistema di combattimento, infatti, sarà basato su un sistema a turni e sarà praticamente identico all’ormai ben tarato CTB, sistema di combattimento proposto in Final Fantasy X; questo particolare battle system prevede la visualizzazione, in una piccola porzione dello schermo, di una lista di turni che comprende sia quelli alleati che quelli avversari, permettendoci dunque di pianificare nel dettaglio le nostre azioni e di modificare la lista dei turni stessa per merito di alcune speciali azioni che alterano la nostra velocità o quella dei nostri avversari.

Nel corso del nostro turno all’interno delle battaglie avremo la possibilità di attaccare, muoverci, scappare, usare oggetti, arti (ovvero le classiche magie) e tecniche chiamate Craft e S-Craft. Le Craft delle tecniche speciali che possono essere apprese da ogni personaggio all’aumentare di un livello, il loro utilizzo prevede il consumo di CP; le S-Craft, invece, sono delle tecniche speciali di più alto livello ed il loro utilizzo prevede il completo svuotamento dei nostri CP; maggiore sarà il numero di CP a nostra disposizione, maggiore sarà il danno inflitto dalle S-Craft.

Oltre alle missioni principali, sarà possibile intraprendere svariate Quest secondarie che aiuteranno la longevità del titolo e faranno la felicità di coloro che amano immergersi nei mondi di gioco proposti dai Giochi di Ruolo avendo la possibilità di apprendere e conoscere non solo la trama principale del titolo, ma anche diversi retroscena. Tra una lezione e l’altra all’Accademia, avremo un po’ di tempo libero per girovagare liberamente all’interno della mappa di gioco; potremo dunque completare missioni e conoscere i vari personaggi. Inutile dire che consigliamo di svolgere queste attività, utili non solo allo sblocco di nuove arti ed all’aumento di livello, ma anche all’approfondimento del mondo di gioco proposto.

Una magia chiamata musica

I giochi di Ruolo giapponesi non spiccano certo per la loro grafica, soprattutto di fronte a colossi occidentali come The Witcher 3 o Grand Theft Auto V, ma nella maggior parte dei casi con il loro stile cartoonesco riescono a sorprendere e a regalare piacevoli sensazioni, come nel caso di The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel. Una grafica stile anime, colorata e con personaggi ben disegnati, infatti, viene accompagnata da dei video di intermezzo in stile Tales of che portano che, senza troppi sforzi, portano a destinazione il lavoro.
Per fortuna, durante le nostre svariate ore di gioco, non abbiamo riscontrato nessun calo di frame rate e nessun bug; questa volta la produzione di Falcom su PlayStation 3 è ben ottimizzata ed esente da problemi che possano incidere gravosamente sull’esperienza di gioco. Non siamo a conoscenza del riscontro prestazionale su PlayStation Vita ma, a parte qualche limitazione tecnica di poco conto, siamo certi che anche la console portatile di Sony sia in grado di reggere il peso di questa produzione.

Dal punto di vista tecnico, The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel, spicca particolarmente per la colonna sonora che in una sola parola può essere definita sbalorditiva. Mai stancante e particolarmente apprezzata a volumi sostenuti, l’opera realizzata da Falcom dal punto di vista sonoro si presenta gradevole e ben studiata, con picchi di carica nelle fasi più concitate della narrazione e con ritmi tranquilli e tropicali nelle fasi esplorative.

Commento finale

The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel è un Gioco di Ruolo da non perdere. Un campo narrativo di prim’ordine, un sistema di combattimento old-school ed un comparto tecnico che spicca per stile grafico e livello qualitativo sonoro sono solo alcuni dei punti salienti dell’intera produzione. Se infatti aggiungiamo al mix le circa settanta ore di gioco necessarie al completamento del titolo e l’elevato numero di quest secondarie, il gioco acquista ancora più valore. Intrepido nella sua versione per PlayStation 3, che non ha mostrato segni di cedimento per quanto concerne il frame-rate, The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel è un acquisto sicuro per i possessori della console casalinga di Sony, la versione portatile del titolo potrebbe però non ritrovarsi all’altezza della stessa. Unica nota negativa l’assenza della localizzazione in lingua italiana; se non masticate bene l’inglese, non vi sarà possibile afferrare tutte le sfumature della narrazione.

Pro Contro 
– Colonna Sonora da urlo
– Comparto narrativo di prim’ordine
– Sistema di Combattimento Old-School
– Assenza della localizzazione in lingua italiana
– Ritmo iniziale parecchio lento
  Voto Globale: 79
 
{vsig}games/sony/The_Legend_of_Heroes_Trails_of_Cold_Steel/21012016{/vsig}

Life is Strange, finalmente disponibile l’edizione limitata in versione fisica

0

L’acclamata avventura di DONTNOD studios finalmente nei negozi di tutta Italia.

Con un comunicato stampa ufficiale, Square Enix annuncia ufficialmente l’arrivo di Life is Strange nella sua versione fisica sia in Edizione Standard che in Edizione Limitata presso tutti i negozi specializzati d’Italia, nella versione per PC, PlayStation 4 ed Xbox One. In entrambe le edizioni sarà possibile trovare tutti e 5 gli episodi della fantastica avventura proposta da DONTNOD, mentre Life is Strange Edizione Limitata viene inoltre corredata da un artbook di 32 pagine, 14 brani provenienti dalla colonna sonora del titolo ed 8 brani del compositore Jonathan Morali, oltre che uno speciale commento degli sviluppatori.

{media load=media,id=10710,width=853,align=center,display=inline}

Maggiori informazioni nel comunicato stampa a seguire:

LIFE IS STRANGE IL NUOVO TRAILER CELEBRA LA LIMITED EDITION FINALMENTE DISPONIBILE

LA LIMITED EDITION INCLUDE LA COLONNA SONORA, L’ARTBOOK & I COMMENTI DEGLI SVILUPPATORI

La versione fisica Limited Edition della pluripremiata avventura episodica di DONTNOD, LIFE IS STRANGE, è finalmente disponibile per PlayStation 4, Xbox One e PC.

“Se mi avessero detto l’anno scorso che, a distanza di un anno, Life is Strange avrebbe vinto premi prestigiosi e sarebbe stato in cima alle classifiche come “Game of the Year”, non sono sicuro che vi avrei creduto!”, ha dichiarato Luc Baghadoust, Producer di DONTNOD Entertainment. “La Limited Edition è il nostro modo per dire grazie a tutti coloro che ci hanno sostenuto lungo il nostro cammino.”

La Limited Edition contiene tutti e 5 gli episodi, il commento degli sviluppatori, un artbook di 32 pagine, 14 brani della colonna sonora ufficiale del gioco e 8 brani del compositore Jonathan Morali.

La versione Standard includerà solo tutti e 5 gli episodi che abbracciano l’emozionante storia di Max e Chloe.

La versione fisica comprende anche degli aggiornamenti, tra cui una migliore sincronizzazione labiale e sottotitoli in francese, tedesco, spagnolo, italiano e brasiliano-portoghese. I sottotitoli nelle lingue indicate sono ora disponibili come aggiornamento scaricabile gratuito anche per la precedente versione digitale.

LIFE IS STRANGE racconta la storia di Max Caulfield, un’esperta fotografa che scopre di avere il potere di riavvolgere il tempo, quando riesce a salvare la sua migliore amica Chloe Price. La coppia si ritrova ben presto a indagare sulla misteriosa scomparsa di una loro compagna di studi Rachel Amber, scoprendo un lato oscuro della vita ad Arcadia Bay. Il titolo si è aggiudicato numerosi premi per lo sviluppo tra cui New Games IP and Use of Narrative awards, il Golden Joystick’s Performance of the Year e Games for Impact Award, inoltre LIFE IS STRANGE si è guadagnato oltre 75 nomination come “Game of the Year”.

Life is Strange, finalmente disponibile l'edizione limitata in versione fisica

0

L’acclamata avventura di DONTNOD studios finalmente nei negozi di tutta Italia.

Con un comunicato stampa ufficiale, Square Enix annuncia ufficialmente l’arrivo di Life is Strange nella sua versione fisica sia in Edizione Standard che in Edizione Limitata presso tutti i negozi specializzati d’Italia, nella versione per PC, PlayStation 4 ed Xbox One. In entrambe le edizioni sarà possibile trovare tutti e 5 gli episodi della fantastica avventura proposta da DONTNOD, mentre Life is Strange Edizione Limitata viene inoltre corredata da un artbook di 32 pagine, 14 brani provenienti dalla colonna sonora del titolo ed 8 brani del compositore Jonathan Morali, oltre che uno speciale commento degli sviluppatori.

{media load=media,id=10710,width=853,align=center,display=inline}

Maggiori informazioni nel comunicato stampa a seguire:

LIFE IS STRANGE IL NUOVO TRAILER CELEBRA LA LIMITED EDITION FINALMENTE DISPONIBILE

LA LIMITED EDITION INCLUDE LA COLONNA SONORA, L’ARTBOOK & I COMMENTI DEGLI SVILUPPATORI

La versione fisica Limited Edition della pluripremiata avventura episodica di DONTNOD, LIFE IS STRANGE, è finalmente disponibile per PlayStation 4, Xbox One e PC.

“Se mi avessero detto l’anno scorso che, a distanza di un anno, Life is Strange avrebbe vinto premi prestigiosi e sarebbe stato in cima alle classifiche come “Game of the Year”, non sono sicuro che vi avrei creduto!”, ha dichiarato Luc Baghadoust, Producer di DONTNOD Entertainment. “La Limited Edition è il nostro modo per dire grazie a tutti coloro che ci hanno sostenuto lungo il nostro cammino.”

La Limited Edition contiene tutti e 5 gli episodi, il commento degli sviluppatori, un artbook di 32 pagine, 14 brani della colonna sonora ufficiale del gioco e 8 brani del compositore Jonathan Morali.

La versione Standard includerà solo tutti e 5 gli episodi che abbracciano l’emozionante storia di Max e Chloe.

La versione fisica comprende anche degli aggiornamenti, tra cui una migliore sincronizzazione labiale e sottotitoli in francese, tedesco, spagnolo, italiano e brasiliano-portoghese. I sottotitoli nelle lingue indicate sono ora disponibili come aggiornamento scaricabile gratuito anche per la precedente versione digitale.

LIFE IS STRANGE racconta la storia di Max Caulfield, un’esperta fotografa che scopre di avere il potere di riavvolgere il tempo, quando riesce a salvare la sua migliore amica Chloe Price. La coppia si ritrova ben presto a indagare sulla misteriosa scomparsa di una loro compagna di studi Rachel Amber, scoprendo un lato oscuro della vita ad Arcadia Bay. Il titolo si è aggiudicato numerosi premi per lo sviluppo tra cui New Games IP and Use of Narrative awards, il Golden Joystick’s Performance of the Year e Games for Impact Award, inoltre LIFE IS STRANGE si è guadagnato oltre 75 nomination come “Game of the Year”.

The Solus Project, nuovo trailer disponibile

0

Un nuovo video per il First Person Survival-Adventure game di Teotl Studios.

Apparso su YouTube nelle scorse ore, è possibile trovare in calce a questa news il nuovo trailer di The Solus Project, l’ambizioso First Person Survival-Adventure Game di Teotl Studios in arrivo su Steam Early Access ed Xbox Game Preview nei primi giorni del mese di Febbraio. Presentato nel corso della kermesse losangelina dello scorso anno, The Solus Project è da subito divenuto uno dei progetti più ambiziosi ed attesi del 2016.

{media load=media,id=10709,width=853,align=center,display=inline}

Un video mostra l’utilizzo degli Amiibo in The Legend of Zelda: Twilight Princess HD

0

Ecco come usare gli Amiibo in The Legend of Zelda: Twilight Princess HD.

Qualche tempo fa è stato annunciato l’amiibo di Midna e Link-lupo per The Legend of Zelda: Twilight Princess e, nella giornata di oggi, è stato pubblicato un video che mostra l’utilizzo del medesimo e di altri amiibo in The Legend of Zelda: Twilight Princess HD, titolo in arrivo su Wii U.

Come possiamo vedere nel video, che potete trovare sotto l’articolo, usando l’Amiibo di Midna e Link-lupo sbloccheremo un nuovo dungeon esclusivo. Con quelli di Link e Link Cartone potremo invece rifornirci di frecce, con quello di Ganondorf i danni subiti da Link saranno raddoppiati e, per finire, con quelli di Zelda e Sheik recupereremo i nostri cuori.

Per finire il video ci ricorda che l’amiibo di Midna e Link-lupo sarà compatibile anche con il nuovo Zelda in arrivo per Wii U.

{media load=media,id=10708,width=853,align=center,display=inline}

Un video mostra l'utilizzo degli Amiibo in The Legend of Zelda: Twilight Princess HD

0

Ecco come usare gli Amiibo in The Legend of Zelda: Twilight Princess HD.

Qualche tempo fa è stato annunciato l’amiibo di Midna e Link-lupo per The Legend of Zelda: Twilight Princess e, nella giornata di oggi, è stato pubblicato un video che mostra l’utilizzo del medesimo e di altri amiibo in The Legend of Zelda: Twilight Princess HD, titolo in arrivo su Wii U.

Come possiamo vedere nel video, che potete trovare sotto l’articolo, usando l’Amiibo di Midna e Link-lupo sbloccheremo un nuovo dungeon esclusivo. Con quelli di Link e Link Cartone potremo invece rifornirci di frecce, con quello di Ganondorf i danni subiti da Link saranno raddoppiati e, per finire, con quelli di Zelda e Sheik recupereremo i nostri cuori.

Per finire il video ci ricorda che l’amiibo di Midna e Link-lupo sarà compatibile anche con il nuovo Zelda in arrivo per Wii U.

{media load=media,id=10708,width=853,align=center,display=inline}

ZenCare+, la garanzia targata Asus si espande

0

Non più solo tablet e smartphone.

Con un comunicato stampa ricevuto pochi minuti fa, Asus ci comunica l’estensione della nuova garanzia ZenCare+ che adesso abbraccia, oltre ai già precedentemente supportati tablet e smartphone, anche notebook, all-in-one, zenwatch e prodotti selezionati facenti parte della categoria desktop. La speciale garanzia del produttore è in grado di coprire, per un periodo di 12 mesi, eventuali difetti tecnici del telefono o danni causati da urti accidentali.

Maggiori informazioni nel comunicato stampa a seguire:

ZenCare+: acquisti senza preoccupazioni in casa ASUS

ASUS estende la sua eccezionale garanzia ZenCare+ anche ai notebook e alle famiglie di prodotto All-in-one, desktop e Zenwatch

Cernusco sul Naviglio, 22 gennaio 2016ASUS, dopo aver recentemente comunicato di aver prorogato a tutto il 2016 la sua speciale garanzia ZenCare+, già disponibile per tutti i nuovi tablet della famiglia ZenPad e i rinomati smartphone della famiglia ZenFone a partire da settembre, annuncia ora di aver esteso la sua incredibile copertura per tutto l’anno in corso anche a tutti i modelli delle seguenti famiglie di prodotto: notebook, All-in-One, all’indossabile Zenwatch e a modelli selezionati della categoria desktop.

Si tratta di una speciale garanzia totalmente gratuita e unica nel mercato che tutela l’investimento nei primi 12 mesi dall’acquisto proteggendo da danni accidentali o difetti tecnici.

Nei primi 365 giorni dalla data di acquisto, in caso di difetto tecnico, il prodotto sarà infatti riparato e il cliente potrà richiedere un indennizzo pari al prezzo sostenuto per l’acquisto del dispositivo; in caso di danni accidentali dovuti a cadute, acqua, danni alle scocche o al display, invece, il cliente riceverà un nuovo dispositivo di modello uguale o equivalente.

Per poter usufruire di ASUS ZenCare+ è necessario ricordarsi, dopo aver acquistato uno dei prodotti indicati, di attivare la garanzia sul sito dedicato entro 15 giorni.

La garanzia ZenCare+ dimostra la piena fiducia che ASUS ripone nella qualità e nella robustezza dei propri prodotti e la volontà dell’azienda di trasferire ai clienti altrettanta sicurezza e tranquillità nella fase d’acquisto. I clienti ASUS possono così affrontare serenamente la spesa senza preoccupazioni o timori legati all’utilizzo quotidiano.

Ulteriori informazioni su ZenCare+ sono disponibili su www.zencareplus.it.

Recensione Ghost in the Shell: First Assault Online

0

Sezione 9 a rapporto!

«Più forte, più veloce e più letale del soldato più mortale dell’intera umanità: sei un membro della Section 9, una forza d’elite di sofisticati agenti di combattimento cybernetici, che lottano per proteggere la società contro i terroristi nelle luminose strade di un futuristico Giappone.»

Così lo sviluppatore Berlinese, Nexon Europe, esordisce nel presentare Ghost in the Shell: First Assault Online, ultimo arrivato del franchise reso famoso per il manga di Masamune Shirow, ma soprattutto per i due film del regista Mamoru Oshii. Ghost in the Shell: Stand Alone Complex è in particolare l’opera a cui s’ispira First Assault Online. Si tratta di una serie anime, spin-off della storia originale, ambientata in un universo alternativo caratterizzato dallo stesso cast di personaggi. Il gioco nasce nello specifico dal ventiquattresimo episodio della serie. La puntata in questione è una delle più frenetiche: in essa, la Sezione 9 viene incastrata e una squadra militare segreta, chiamata Sea Ghosts, tenta di eliminarla.

{media load=media,id=10707,width=853,align=center,display=inline}

L’ennesimo sparatutto

Ghost in the shell è un FPS multigiocatore free-to-play nel quale vestiremo i panni dei protagonisti della famosa Sezione 9, umani potenziati con impianti cibernetici, i quali forniscono abilità speciali di attacco e supporto specifiche ad ogni personaggio. Definito dagli sviluppatori come uno sparatutto tattico anche se, in realtà, solamente una delle appena tre modalità proposte ha reso necessario un approccio più ragionato e strategico al gioco. 
Le modalità disponibili ad ora sono tre: la prima modalità è il classico deathmatch a squadre, che favorisce un gameplay frenetico ma poco tattico. La seconda modalità è un control point in cui le due squadre devono contendersi alcuni nodi di interesse mantenendo la posizione il più possibile nei pressi di un terminale. La terza ed ultima modalità, chiamata Demolizione, è la più divertente e quella che ha richiesto la maggiore inteligenza tattica del team: si tratta a tutti gli effetti della famosa Bomb Defusal di Counter Strike, in cui i giocatori, con a disposizione una sola vita, si dividono in due squadre con obiettivi contrapposti: da una parte i terroristi hanno il compito di piazzare una bomba nei punti disponibili e attendere la fine del conto alla rovescia, dall’altra i membri del team avversario devono impedire che ciò accada o, nel caso in cui accada, devono poi occuparsi di disabilitare la bomba. Le mappe di gioco disponiblili per ogni modalità sono abbastanza limitate ma, a detta degli sviluppatori, il loro numero verrà incrementato con l’implementazione di nuovi contenuti già delle prime patch al lancio ufficiale.

Personaggi, ampliamento dell’arsenale e microtransazioni

First Assault Online ci permette di utilizzare i 9 protagonisti del celebre anime, ognuno dei quali, come precedentemente detto, ha una particolare abilità in combattimento. Inizialmente sarà possibile selezionare solamente un personaggio, mentre i rimanenti verranno sbloccati tramite la valuta di gioco che sarà possibile raccimolare in ogni match. L’arsenale fornito non è immenso, sono presenti le classiche tipologie di armi (fucili d’assalto, SMG, shotgun e fucili di precisione), ma con l’aumentare del livello di ogni singola arma sarà possibile sbloccare miglioramenti e pezzi aggiuntivi (mirini, silenziatori, stabilizzatori, ecc.) e personalizzare esteticamente ogni singola arma a proprio piacimento.
Il bilanciamento di personaggi e armi non è il pezzo forte del titoto, infatti sono presenti abilità e classi che risultano essere più forti delle altre e che fanno pendere spesso e volentieri l’ago della bilancia a loro favore negli scontri a fuoco, al di là dell’ effettiva abilità del giocatore.
All’interno dello shop in-game sarà possibile acquistare armi e potenziamenti spendendo i Game Point (GP), accumulabili giocando. Gli oggetti possono però essere sbloccati anche pagando in Nexon Cash (NX), ovvero la valuta ufficiale del produttore, acquistabile con moneta reale tramite microtransazioni. I Nexon Cash non sono quindi legati solo all’estetica dei personaggi o degli oggetti, ma almeno durante le nostre fasi di gioco non ci è parso che il sistema faccia temere per il tanto temuto spettro del pay-to-win.

Gameplay e comparto tecnico

Alla prima apertura, il gioco, tramite un intutitivo tutorial, fornisce le informazioni di base per chi si sta approcciando per la prima volta ad un FPS: la classica combinazione di mouse e tastiera (WASD) ci permetterà di muoverci e di spostare la visuale; i tasti da F1 a F3 ci permetteranno di cambiare il nostro equipaggiamento tra una morte e l’altra; con il tasto Q potremo attivare l’abilità speciale e condividerla con i membri del nostro gruppo che ci sono vicini vicini; infine il tasto E ci permetterà di ottenere i benefici di un abilità alleata.
Il matchmaking è abbastanza veloce e bilanciato per merito di un sistema che si basa sul rank dei giocatori; l’unica pecca dal punto di vista del bilanciamento, come già accennato precedentemente, si presenta a causa dalle differenze tra i vari personaggi utilizzabili.
A livello grafico il titolo non sfoggia un comparto particolarmente curato e si posiziona perfettamente nella media dei titoli free to play attualmente disponibili sul mercato; gradevoli le texture dei personaggi, ma niente di eccezionale e poco dettagliate quelle delle mappe di gioco. Spesso presenti dei cali di frame rate durante i match, in grado di provocare parecchi fastidi; si spera che per la versione finale vengano apportate le dovute modifiche, in grado da poter permettere sessioni di gioco più piacevoli.

Commento finale

Ghost in the Shell: First Assault Online è un FPS free-to-play adatto per lo più ai casual gamer e agli appassionati del franchise dell’omonimo anime, il che lo rende un titolo quasi di nicchia. Certamente non è dedicato agli amanti degli sparatutto più competitivi che storcerebbero non poco il naso provandolo, ma è comunque un titolo interessante e con un discreto potenziale in crescita.
Essendo un titolo nuovo e in continuo sviluppo sarà interessante monitorare i progressi fatti più in la, magari con qualche patch di miglioramento alle spalle, certamente l’ispirazione e il concept forniti dal famoso anime giapponese non sono mancati, ma sta tutto nelle sapienti mani degli sviluppatori della Nexon Europe: riusciranno a elevare ulteriormente il franchise, o sarà l’ennesimo videogioco a non essere in grado di sfruttare a dovere una licenza?

 Pro Contro 
– Gamplay semplice e intuitivo
– Ottimo sistema di personalizzazione e modifica
– Molto particolari i personaggi e le loro abilità…
– … tuttavia quest’ultime si rivelano spesso essere sbilanciate
– Cali di frame rate molto fastidiosi
– Arsenale poco vasto
– Poche mappe di gioco disponibili
  Voto Globale: 60 

Hitman, primo video diario degli sviluppatori

0

Quattro chiacchiere con gli sviluppatori del nuovo Hitman.

Io-Interactive ha reso disponibile il primo video in cui gli sviluppatori parlano del nuovo Hitman, che ricordiamo uscirà ad episodi prima in versione digitale il prossimo 11 Marzo su PS4, XBOX One e PC.

{media load=media,id=10706,width=853,align=center,display=inline}

Recensione volante Thrustmaster T150

0

Benvenuti nel mondo delle simulazioni di corsa

Il mercato dei simulatori di corse, sia su console che su PC, non è mai stato così florido come negli ultimi anni. Titoli come Project Cars o Assetto corsa, la cui versione console è oramai alle porte, hanno sostanzialmente riscritto ciò che è lecito aspettarsi da un titolo simulativo, offrendo un grado di realismo mai visto prima d’ora e parzialmente paragonabile a quello dei simulatori usati dai professionisti del settore.

L’ostacolo tuttavia più grande ad una piena simulatività, sia su console che su PC, almeno per coloro che non erano in grado di affrontare importanti investimenti, era l’assenza di un volante che fosse allo stesso tempo economico, ovvero offerto nella fascia di prezzo sotto i 200 euro, ma affidabile e preciso come i modelli più costosi o quasi. Almeno sino ad ora, perchè con questo T150 Thrustmaster si prefigge di offrire anche a questi giocatori un dispositivo che abbia ben poco da invidiare ai più blasonati volanti offerti dallo stesso produttore, come il T300, o quelli di altre aziende come Logitech o Fanatech.

t150 2

Design e finiture

Thrustmaster T150 è un volante solido e robusto che riprende le linee del pluripremiato T300 (il cui costo è al momento di oltre 300 euro) sia nel design che nella disposizione dei pulsanti necessari a navigare nei menù. L2/R2, così come quelli Option e Share sono facilmente raggiungibili con il vostro pollice mentre impugnate il volante, mentre per accedere al DPAD vi basterà un piccolo movimento della mano. I pulsanti L3 e R3, invece, sono posizionati sulla base dello sterzo, dove si trova anche il pulsante Mode e quello di switch PS3/PS4.  Come dicevamo il T150 mutua dal suo fratello maggiore T300 il chipset che consente di rendere compatibile il volante sia con una PS3 che con PS4, mantenendo tutte le funzionalità dei pulsanti sullo sterzo e senza il fastidio di dover collegare un controller DS4 come per il predecessore T100. Si tratta di un’ottima aggiunta che rende il volante decisamente versatile, anche per chi è ancora legato a GT7 e pianifica di passare alla nuova ammiraglia Sony solo nei prossimi mesi.

Il volante appare solido e robusto, merito anche della particolare conformazione della sua base e della buona qualità delle plastiche utilizzate.  Le levette sul retro sono in metallo verniciato e la molla che le controlla è incredibilmente reattiva. I materiali e lo spessore di queste, inoltre, donano  importanza all’intero sterzo. Il rivestimento del volante presenta inserti in gomma blu traforata solo nella parte più a contatto con le mani e garantisce un buon grip anche con le mani sudate (Nella versione “Ferrari”, gli inserti sono in rosso con il cavallino rampante a fare da logo centrale). La plastica centrale invece non è il massimo ma fa comunque la sua figura, mentre le dimensioni piuttosto contenute (il diametro è appena 27,96 cm/11″) conferiscono al volante un aspetto sportivo. Il volante va fissato al tavolo, o alla piattaforma che userete come cockpit, con un sistema piuttosto macchinoso che abbiamo trovato davvero scomodo. Si tratta di una sorta di pressa alle cui due estremità sono fissate due ventose che dovrebbero garantire maggiore stabilità. La staffa sarà tenuta ferma poi da una vite. La particolare conformazione rende però questo sistema di fissaggio scomodo e non utilizzabile ovunque, lasciando fuori ad esempio le scrivanie che hanno uno scalino tra la parte frontale e il piano e costringendovi, in questi casi, ad acquistare uno stand specifico.

La pedialiera a due pedali è costruita in una plastica di buona qualità; i pedali di freno e acceleratore hanno altezze e inclinazione differente (regolabile) e sono in grado di offrire una buona resistenza durante la pressione, che è differenziata per i due pedali: più rigido e progressiva per il freno e più leggera per quello dell’acceleratore. La risoluzione dei pedali è a 10bit, il che garantisce una buona precisione nel dosaggio della frenata o dell’acceleratore, sebbene sia evidente una certa zona morta a cui è necessario fare l’abitudine.

Il grip della pedaliera con il pavimento non è perfetto e potrebbe capitare che lo stesso scivoli in avanti se avete una posizione di guida “allungata” e non perpendicolare alla pedaliera. Per fortuna la pedaliera può essere sostituita sia con quella del T300, sia con altre pedaliere professianali aventi il medesimo collegamento RJ45.
t150 productpedalsetpackshot emea 1
Tecnica e prova su strada

La parte migliore di questo volante è sicuramente la componente tecnica. Si tratta infatti di un volante con rotazione a 180° e force feedback con motore a cinghia e ingranaggi. Il T150 inoltre dispone di un sistema proprietario chiamato Immersion TouchSense con un angolo di rotazione variabile tra i 280° e 1080° e una risoluzione a 12-bit (i dispositivi concorrenti come il Logitech Driving Force GT si fermano a 10), capace di leggere fino a 4096 valori sull’asse di rotazione dello sterzo. Questo valore indica quante posizioni lo sterzo è in grado di rilevare da lock a lock, perciò maggiore sarà la risoluzione e i punti individuabili maggiore sarà la precisione e l’accuratezza dello sterzo, così come, per usare un termine non appropriato, la fluidità della guida. Per fare un esempio immaginate di settare lo sterzo con una rotazione di 1080° (3 volte 360°): su questa immaginaria ruota dovrete segnare 4096 punti, che rappresenteranno i singoli punti di matrice individuabili dallo sterzo durante la guida. Se paragonato al T300 la differenza è evidente avendo quest’ultimo una risoluzione di 16bit, equivalenti sulla nostra immaginaria ruota a 65.000 punti valore. Tuttavia l’incidenza della maggiore risoluzione sulla guida in game è praticamente nulla, avvertibile soltanto se si fosse in grado di ruotare per meno di 0.8mm lo sterzo (lo scarto tra i 4096 punti individuati dal T150), cosa praticamente impossibile. Senza contare il fatto che la gran parte dei titoli simulativi disponibili su console o pc difficilmente sarebbero in grado di avvertire tali infinitesimali variazioni della sterzata.

Il Force Feedback è veloce, preciso e silenzioso ed in grado di offrire una straordinaria sensazione di immersività già “out-of-the-box” con titoli come Project Cars (PS4) o Assetto Corsa (PC). Qualche settaggio in più invece è necessario per renderlo utilizzabile in Driveclub.
La resistenza offerta dal Force Feedback è buona ma non eccezionale e sicuramente non comparabile con quella del T300 o di altri volanti più costosi, inserendosi in diretta competizione con il Logitech Driving Force Gt, sul quale peraltro vince sotto quasi ogni altro aspetto. Particolarmente rilevante in questo caso, quello che in gergo viene definito l’internal drag, cioè la resistenza offerta dal meccanismo interno durante la sterzata, prima quindi che il force feedback si attivi. Tale resistenza succhia potenza al motore del force feedback restituendo una coppia più debole allo sterzo. Si tratta in ogni caso di un risultato sicuramente superiore a quanto visto fino ad ora per altri volanti nella medesima fascia di prezzo o anche leggermente superiore.

Commento finale

Il Thrustmaster T150 va a colmare un gap dell’offerta di volanti che rischiava di tenere fuori dai giochi gran parte dei videogiocatori console, sicuramente poco disposti a spendere per una periferica più del costo della console stessa. Se si accetta qualche piccolo compromesso, assolutamente normale per un prodotto in questa fascia di prezzo, come una pedaliera non proprio eccellente e una staffa per il fissaggio scomoda, il T150 offre una precisione eccezionale, una buona qualità costruttiva ed un Force Feedback interessante per un prodotto che costa, cercando un po’ in giro,  solo 150 euro. Sia che vi avviciniate per la prima volta al mondo delle simulazioni automobilistiche, sia che siate già piuttosto esperti ma il vostro budget non vi permette di migrare sul fratello T300, il T150 sarà in grado di darvi più di qualche soddisfazione e rappresenta per noi un acquisto decisamente consigliato.
Pro Contro
– Buona qualità costruttiva
– Sterzo molto preciso e force feedback silenzioso e veloce.
– Prezzo eccezionale
– Staffa di fissaggio scomoda
– Pedaliera da migliorare
– Force Feedback un po’ troppo morbido
Voto Globale:  80

XCOM 2, Long War Studios collabora con Firaxis Games

0

Firaxis Games e 2K si uniscono agli sviluppatori di una delle mod più apprezzate di XCOM.

Con un messaggio ufficiale comunicatoci nelle scorse ore, 2K rende noto che il noto sviluppatore Firaxis Games ha recentemente stretto un accordo di partnership con Long War Studios, noto creatore della mod «Long War total conversion mod» per XCOM: Enemy Unknown e XCOM: Enemy Within. Stando a quanto dichiarato dagli sviluppatori di Firaxis Games, Long War Studios è attualmente a lavoro su una serie di mod per XCOM 2.

In attesa di nuove notizie, lasciamo spazio ai vostri desideri nella sezione dedicata ai commenti!

Per la tua pubblicità su questo sito



EADV s.r.l.
Via Luigi Capuana, 11
95030 Tremestieri Etneo (CT) - Italy

www.eadv.itinfo@eadv.it • Linkhouse
Tel: +39 0645920501