HP OMEN X, un cubo da 30 Kg dalle forme innovative
Trascorsi ormai diversi giorni, di questo super computer dedicato alla fascia alta del mercato, ricordiamo soprattutto il dolore alla schiena generato dal trasporto e dall’installazione. E’ difficile immaginare quanto possa pesare un cubo di ferraglia e giammai era capitato che un case arrivasse a tanto a fronte di scelte estetiche non del tutto condivisibili. Quello che è arrivato nella nostra redazione è un il nuovo PC di fascia alta prodotto da HP, nome in codice OMEN X, dedicato ai videogiocatori più esigenti.
La macchina, un cubo nero con inserti rossi e fregio aggressivo, è realizzato con una lega indistruttibile che ne ha fatto aumentare il peso fino all’inverosimile; d’accordo, la qualità costruttiva è immediatamente percepibile e, probabilmente, neppure un martello riuscirebbe a scalfire l’armatura di questo PC, ma ciò che rimane impressa è l’assoluta discordanza tra le forme che sembrano slanciate ed un peso senza eguali (ben 28,2 kg!).
In altre parole è come quando si prende in braccio un bimbo o una ragazza che i nostri occhi percepivano leggiadri e invece siamo costretti a recarci dritti dall’ortopedico.
La seconda caratteristica non certo “light” della macchina consegnataci dell’ “HP Omen X 900-003nl”, è il prezzo, almeno quello proposto dalle grandi catene di distribuzione all’atto della consegna del prodotto; ed in vero, nel mese di Dicembre 2017, il prezzo del PC si avvicinava pericolosamente ai 3 mila euro, mentre oggi, in offerta, è possibile scovarlo (nella versione con processore i7-7700k) direttamente sullo shop di HP ad un prezzo molto più contenuto che supera di poco i duemila euro così da giustificare finalmente l’operazione di acquisto.
E’ fuori ogni dubbio la circostanza che HP nel lanciarsi nel settore, ad ampia concorrenza, delle macchine da gioco, abbia cercato di raggiungere livelli altissimi di qualità, lo dimostrano innanzitutto la scelta dei materiali e l’estrema cura nel progettare meccanismi atti a dissipare il calore.
HP ha deciso di isolare i compartimenti interni al case ed ha utilizzato le diverse “camere” per il riciclo dell’aria, per vero, senza gli accorgimenti tecnici ideati da HP e dedicati al flussaggio dell’aria, il componente “più caldo” del personal computer, ovvero la scheda video Nvidia GTX Geforce 1080, nelle fasi più concitate di gioco, avrebbe certamente gareggiato con lo scaldino delle nostre case; d’altra parte l’intera operazione è favorita dal raffreddamento a liquido del processore.
L’aria calda fuoriesce soprattutto dalle griglie frontali decorate da led la cui accensione è personalizzabile sia per quanto riguarda le colorazioni che per le intermittenze desiderate, è infatti possibile, grazie al software in dotazione, sincronizzare gli effetti sia con la musica che con la perfomance della CPU.
Dalla parte frontale è poi possibile accedere alle connessioni utili: attacco per il microfono e le cuffie, lettore di schede SD, porte USB di ultima generazione nonché gli slot per gli HDD ed SSD, estraibili con estrema facilità grazie ai pulsati ed ai tiranti installati.
Nella parte posteriore troviamo ovviamente le connessioni standard previste dalla scheda video Nvidia GTX 1080, la porta LAN, sebbene di limitata utilità in quanto il sistema offre di serie la connettività wireless completa di Wi-Fi b/g/n/ac e Bluetooth 4.2, altre porte USB, uscite audio e addirittura il supporto per il cavo antitaccheggio K-Slot.
E’ decisamente semplice accedere al cuore del computer, HP ha messo a disposizione di voi smanettoni dei pulsanti nella parte posteriore al fine di liberare le griglie anteriori così da consentirvi di penetrare nei segreti dell’Omen X.
Una volta all’interno del Pc si resta basiti dall’estremo ordine riscontrabile, il sistema “tri chamber” appare non più sostituibile e in un attimo si comprende come sia possibile che dopo ore ed ore di gioco estremo la macchina resti perfettamente in linea con le temperature suggerite al fine di mantenere le migliori prestazioni di gioco.
Come anticipato la CPU (Intel i7-6700K da 4GHz fino a 4,2 GHz, 4 core, 8 MB di cache, della quale è inutile riportare benchmark) è raffreddata “a liquido” e nel primo compartimento – “la prima camera” – la troviamo in compagnia oltre che della memoria ram (16 Gb DDR4 a 2133 Mhz – due banchi da 8 Gb), della scheda video, entrambe montate su una motherboard Micro-ATX, scelta quest’ultima poco condivisibile in una macchina di questo livello; nelle altre “camere” troviamo l’alimentatore e i due dischi, un fantastico ed ultra veloce SSD NVme con attacco M.2 da 256 Gb e un HDD Seagate da 2 TB.
La circolazione dell’aria è garantita da una ventola da 120 mm (con la possibilità di aggiungerne altre) e soprattutto dal percorso di areazione ideato dagli sviluppatori, percorso che più di ogni altra cosa, grazie anche al materiale prescelto, garantisce un preziosissimo e più che quasi impercettibile rumore anche nelle fasi di carico estremo della macchina. Questa sensazione è assolutamente piacevole per chi è abituato a rumori fastidiosi e continui in ufficio: quando si avvia Windows 10 in poco meno di 10 secondi e nell’assoluto silenzio, per un attimo e solo per un attimo, anche i 3000 euro di costo iniziale spariscono dalle nostre menti.
Il cubo si comporta in maniera impeccabile con ogni gioco provato, da Star Wars Battlefront 2 a Forza Motorsport 7 passando per Destiny 2, la modalità 4K viene mantenuta egregiamente dalla Geforce GTX 1080 ma questo, si sa, è merito di NVIDIA e delle altre amenità tecnologiche installate.
OMEN X si fa notare forse troppo nella stanza, avrebbe bisogno di un piedistallo, probabilmente del centro del salone o dell’ufficio ed infine del conforto del tappeto persiano preferito dalla vostra compagna, tuttavia il vero problema sarà rappresentato dal giudizio delle donne, perché sì, il cubo risulta protagonista della scena e infligge duri colpi all’arredamento circostante attirando a sé i pochi sguardi d’amore dei nerd e le molteplici occhiatacce atterrite di amiche e suocere che non riescono a comprendere, ancor meno di noi, la necessità di sfoggiare in bella mostra un mastodontico cubo nero e soprattutto il senso dell’inclinazione (esattamente 45°, di certo non giustificabili con l’esclusiva necessità di accedere più facilmente all’interno del case al fine di sostituire i componenti hardware) dato all’Omen X da HP.
E’ bene evidenziare che per chi volesse possedere l’involucro esterno (il case) dell’OMEN X , magari con una configurazione proprietaria che permette di risparmiare nella scelta dei componenti interni o, perché no, di osare ancora di più, HP consente l’acquisto del solo case sullo store americano a 499 dollari.
L’Omen X è un po’ una professione di fede: o lo si ama o lo si odia, in definitiva possiamo dire di averlo amato intensamente, ma per un periodo troppo breve per poter affermare con certezza se si sia trattato del vero amore o dell’ennesimo calesse.