Il prossimo progetto di Naughty Dog “potrebbe ridefinire la percezione tradizionale dei videogiochi”, parola di Neil Druckmann

Il direttore creativo di The Last of Us e Uncharted 4, Neil Druckmann, ha dichiarato che il prossimo gioco di Naughty Dog potrebbe “ridefinire la percezione tradizionale dei giochi”.

In un’intervista condivisa oggi in concomitanza con l’incontro sulla strategia aziendale di Sony, al capo dello studio è stato chiesto quale progetto da sogno gli piacerebbe realizzare. In risposta, Druckmann ha detto di essere già stato “fortunato a lavorare su diversi progetti da sogno”, prima di aggiungere che “al momento è entusiasta di realizzarne uno nuovo”.

Questo progetto non divulgato, ha aggiunto Druckmann, potrebbe essere “il più emozionante finora” di Naughty Dog.

“C’è un crescente apprezzamento per i giochi che trascende tutte le fasce d’età, a differenza di quando ero piccolo,” ha spiegato. “Questo cambiamento è stato ancora più marcato dalla serie TV The Last of Us, che speravo avrebbe colmato il divario tra giocatori e non giocatori. Il successo dello show ha messo in luce i videogiochi, grazie alle esperienze ricche e coinvolgenti che offrono.

“Questa visibilità mi entusiasma non solo per il nostro progetto attuale. Sono ansioso di vedere come risuonerà questo nuovo gioco, soprattutto dopo il successo di The Last of Us, poiché potrebbe ridefinire percezione stessa del gaming.”

Anche se le parole di Druckmann sono vaghe, non sembra probabile che il prossimo progetto sia The Last of Us Parte 3. “Devi correre dei rischi per trovare nuove idee che entrino in contatto con il pubblico, e anche se Uncharted è stato un successo in cima alle classifiche, è importante per il nostro studio innovare nuovamente con un nuovo franchise come The Last of Us”, ha affermato Druckmann durante l’intervista. “Molte aziende insisterebbero per attenersi a franchising redditizi, ma la cultura e la filosofia [di Sony] ci consentono di perseguire nuove idee.”

“L’arte richiede rischi; non è possibile ingegnerizzarla perfettamente e prevederne il successo. Sono incredibilmente grato che [Sony] si fidi di noi per sfruttare i nostri successi passati per esplorare nuove strade creative.”

Circolano da tempo voci secondo cui un terzo capitolo della serie The Last of Us arriverà un giorno, e Druckmann in precedenza aveva dichiarato che lo studio aveva scritto una trama per la Parte 3 che sperava “un giorno possa vedere la luce”. Tuttavia, non è stato confermato nulla circa un possibile sviluppo.

L’anno scorso Druckmann ha inoltre dichiarato che Naughty Dog è aperta allo sviluppo della Parte 3, ma solo se “[il team] riuscirà a inventare una storia avvincente che contenga un messaggio universale e una dichiarazione sull’amore, come ha fatto con le Parti 1 e 2.

“Con The Last of Us, sta a noi decidere se vogliamo continuarlo o no …se non riusciamo a trovare qualcosa, avremo comunque il finale struggente con la Parte 2 e quella sarà la fine,” Druckmann aveva detto.

EDIT

La scorsa settimana, Sony aveva pubblicato un’intervista con il designer di Naughty Dog sul suo sito web, in cui veniva dichiarato che il prossimo titolo potrebbe “ridefinire la percezione tradizionale dei giochi” .

Tuttavia, qualche giorno fa, Druckmann in persona, si è rivolto ai social media dicendo di non aver mai fatto commenti del genere e ha pubblicato quelle che sono state effettivamente le sue parole, suggerendo che la versione di Sony era stata pesantemente modificata, al punto da esserne decontestualizzata.

Non è proprio quello che ho detto“, ha spiegato Druckmann su X in seguito. Nel modificare le mie risposte nella mia recente intervista con Sony, alcune delle mie parole, contesto e intenti sono purtroppo andate perse. Bene, ecco la risposta completa alla domanda finale sul nostro gioco futuro…

Druckmann ha condiviso un estratto della trascrizione grezza e inedita della sua conversazione con l’intervistatore anonimo (che potete vede in basso). In esso, parla di come i giochi fossero di nicchia e isolati dal resto della cultura quando era piccolo, e di come da allora ciò sia cambiato, in parte grazie a programmi TV di successo come l’ adattamento della HBO di The Last of Us. e l’adattamento di Fallout di Amazon.

Riccardo Amalfitano
Riccardo Amalfitano
Videogiocatore sin dalla "tenera" età, amante anche di manga, cinema e serie TV. Ho dimenticato qualcosa? Sicuramente!

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