In prova la versione Black di uno dei cellulari più eleganti presenti sul mercato: Motorola RAZR V3
Introduzione
Di fronte al Motorola V3 RAZR ci si trova un attimo spaesati: è un telefono cellulare assolutamente unico nel suo genere. E’ leggero, solido, elegante, sottilissimo, esclusivo.
Proprio l’ esclusività è il punto forte di questo terminale che, tranne per quanto concerne il design , in buona sostanza non si avvale di nessuna tecnologia ultramoderna, anzi , per dirla tutta, rimane indietro su più punti rispetto ai concorrenti.
Motorola ha tirato fuori dal cilindro un ottimo cellulare, con una cura dei dettagli assolutamente eccezionale, un terminale che aveva tutte le carte in regola per sfondare… e lo ha fatto.
Il V3 oggetto della nostra prova è quello che ad oggi riteniamo il miliore acquisto considerando il prezzo e le garanzie offerte: V3 Black Edition brand Tim.
Si tratta di un Quad-band (900/1800/1900/850) a conchiglia completamente in alluminio con doppio display a colori (uno esterno 98 x 80 pixel a 4096 colori ed un TFT interno 176 x 220 pixel a 265000 colori), 5 Mb di memoria interna, fotocamera VGA con zoom digitale 4x,antenna integrata e Bluetooth.
Confezione e Layout
Un cellulare così particolare non poteva peccare nella dotazione di serie, e dobbiamo dire che Motorola non si è risparmiata: nella scatola oltre naturalmente al caricabatteria da viaggio, una custodia in similpelle con clip da cintura, un auricolare “mono” , un accessorio per la pulizia del Razr, l’adattatore per rendere più funzionale la porta mini-usb, il cavo USB ed il software Mobile Phone Tool.
Il V3 si presenta molto ben costruito,gradevolissimo al tatto grazie alla nobiltà dei materiali usati (alluminio su tutti) e assolutamente privo di scricchiolii o imprecisioni costruttive.
Nella parte frontale trovano alloggiamento la fotocamera, il display esterno ( ed un piccolo ed elegante logo Motorola replicato sul retro. Gli snodi della cerniera sono cromati ed uno dei due è predisposto ad accogliere il laccetto da polso.
Persino l’auricolare interno con il suo stemma Motorola in rilevo è molto elegante e segno di attente ed azzeccate scelte stilistiche.
La sorpresa arriva però quando osserviamo il Razr lateralmente: davvero sottilissimo ed elegante con i due tasti funzione cromati e la porta mini-usb assolutamente ben inserita nella linea “pulita” del V3. Con i suoi soli 95 grammi è l’ideale insomma per i nostri taschini!
Il V3,lo abbiamo detto, punta molto sul design e sull’esclusività. Forse solo Nokia con la serie 8 ha commercializzato un prodotto simile. Desta sicuramente curiosità in chi lo guarda , è uno dei pochi cellulari che riesce ancora a far girare incuriositi coloro che ti passano affianco.
Quando lo si apre ed in tutto il loro splendore danno sfoggio di se l’ampio display e la tastiera in lamina di metallo sensibile alla pressione più inavvertibile, è difficile che il Razr passi inosservato.
Fa bella figura anche solo appoggiato sul tavolino del bar durante l’aperitivo: insomma Motorola ha centrato in pieno l’obiettivo.
Display e fotocamera
Come detto abbiamo due display: quello esterno replica le informazioni fondamentali e risulta comodissimo, permettendo di fatto di non aprire il cellulare se non per rispondere o effettuare una chiamata.
Internamente invece il grande display è luminoso e ben definito,visibile in qualsiasi situazione di luminosità.
La fotocamera purtroppo è assolutamente sottotono, assolutamente limitata per un cellulare di fascia alta. Ci saremmo aspettati un sensore 1,2 Mpixel o quantomeno una VGA qualitativamente superiore (un esempio su tutte quella del Nokia 6600). Purtroppo tant’è, un passo falso bello grosso che si può perdonare solo attingendo alla lunga lista di pregi di questo cellulare.
Inoltre il V3 non può registrare video (può solo riprodurli) se non con applicazioni esterne.
C’è da dire comunque che evidentemente il Razr è un terminale nato per una utenza business/modaiola a cui oggettivamente poco importa di una fotocamera molto prestante. Ciò non toglie che ci sarebbe stata comunque benissimo in questo connubio fashion-hightech.
Software
Il software Motorola è quello già collaudato del V600/620, chiaro, funzionale, con qualche piccola pecca ma pur sempre veloce, molto veloce. Questo è un aspetto che ci preme sottolineare particolarmente: oramai siamo abituati a considerare un cellulare tanto più moderno quante più applicazioni sia in grado di svolgere: tutto ciò logicamente si paga con tempi biblici all’avvio ed all’apertura delle applicazioni. Se consideriamo inoltre che il sessanta per cento di coloro che acquistano un cellulare col Symbian molto spesso aprono si e no qualche gioco, ci rendiamo conto di quanto sia azzeccata la scelta di Motorola: il V3 è un cellulare per telefonare, ed il suo lavoro lo fa davvero bene!
Scorrere i menù è semplice ed intuitivo e nemmeno sotto stress il software ha dato segni di crash o rallentamenti di sorta.
Come al solito non abbiamo il T9 ma Motorola continua ad ostinarsi con l’iTap; non è malvagio ma di sicuro chiunque abbia provato entrambi non potrà non sostenere la superiorità del T9 .
Riposizionamento selvaggio
Motorola ha creato insomma un ottimo cellulare, elegante, esclusivo, dalle buone caratteristiche, la gestione di questo successo però ha lasciato sconcertati molti.
Il V3 è stato lanciato sul mercato ad un prezzo “folle” di 700 euro giustificando questo suo costo elevato con contenuti stilistici di prim’ordine in grado di dare qualche punto persino alla serie 8 di Nokia; persino nella versione di lancio una scatola metallica studiata nei minimi particolari per dare risalto al cellulare.
Ebbene dopo solo due mesi il V3 già subiva un ribasso di 200 euro per poi tornare a riposizionarsi in una fascia di prezzo assolutamente “popolare” che rinnega un po’ l’aurea di esclusività che si era voluto conferirgli: oggi si trova a 350 euro Black Italia,addirittura 300 Black Import; quotazioni in calo per il modello Silver.
A dir la verità oggi si assiste spesso a casi di riposizionamento sciagurato, ad esempio il Nokia 6680 in un mese è arrivato a perdere 200 euro di listino, riteniamo però che con un prodotto come il Motorola V3 RAZR si sarebbe dovuti essere più accorti magari distribuendolo col contagocce in tutta Europa,tenendo la domanda altissima ed il prezzo fisso sui 500 euro, rispettando in questo modo anche coloro che riponendo enorme fiducia nella casa delle alette, si sono “dissanguati” acquistandolo all’uscita.
Connettività funzionamento e ricezione
Il cellulare è dotato di tecnologia bluetooth Classe 1 (portata 100 metri) e del cavo USB di serie. Per gli utenti windows in dotazione abbiamo l’ultracollaudato Mobile Phone Tool, per gli utenti Mac piena compatibilità con iSync.
Come abbiamo sottolineato, il V3 è un cellulare nato per parlare,per telefonare senza vincoli (si veda la scelta del Quad-band) e dobbiamo dire che assolve senza pecche al suo dovere: audio chiarissimo, ricezione assolutamente di prim’ordine anche in zone di scarsa copertura.
Testato con TIM,VODAFONE E WIND in zone in cui gli ultimi due operatori fornivano un segnale un po’ carente siamo riusciti a portare sempre a termine le nostre telefonate con una qualità audio sempre molto alta.
Perfettamente personalizzabili le suonerie (anche Mp3) e profili, al massimo volume abbiamo un trillo piacevolmente alto,sempre ben udibile anche in contesti rumorosi. Di ottima qualità gli altoparlanti stereo.
Conclusioni
Il cellulare come detto, è destinato ad un utenza più adulta, professionale, che non ha necessità delle funzionalità di uno smartphone ma che al contempo non vuole rinunciare ad un prodotto elegante e di stile.
Se a ciò si aggiunge inoltre il fatto che nei listini TIM il V3 è presente con un prezzo di circa 350 e che la brandizzazione è quasi nascosta allora il V3 può essere sicuramente cosiderato un buon acquisto.
Purtroppo Motorola non ha seguito l’esempio di Nokia in termini di garanzia e quindi, nonostante la differenza di prezzo si aggiri sui 50 euro, consigliamo un prodotto Italia piuttosto che Import in modo da avere un accesso diretto alla garanzia in qualsiasi centro Motorola e non essere costretti a spedire il cellulare a Firenze in caso di problemi.
Articolo pubblicato su Hirc in data 31 Maggio 2005 a cura dello stesso autore.