Antò fa fresco!
Oggi parliamo di Omen X Mindframe Headset, le cuffie create da HP per il segmento Gaming, e si presentano al grande pubblico con una novità decisamente gradita, soprattutto durante questo periodo, ecco il perché del richiamo allo storico spot pubblicitario.
Infatti, le nuove cuffie di casa HP sono dotate della tecnologia FrostCap, una particolare innovazione interamente dedicata al raffreddamento. Il “miracolo” avviene attraverso un sistema termoelettrico, posto dietro ogni padiglione, il quale raffredda le piastre metalliche degli altoparlanti. Questa innovativa tecnologia vi permetterà di resistere alle lunghe sessioni di gioco online, senza farvi soffrire ulteriormente il caldo che imperversa questi giorni.
A dirla tutta ho trovato veramente utile questa accortezza che i ragazzi dell’azienda irlandese hanno pensato per noi videogiocatori, certo non aspettatevi una sorta di aria condizionata per le vostre orecchie, ma state pur certi che non soffrirete il caldo.
Design
Le cuffie Omen X Mindframe sono abbastanza grandi (20,2 x 21,7 x 9,1 cm) e pesanti (0,48 kg). Purtroppo non è stata prevista la possibilità di piegare la zona degli auricolari, questo rende un po’ scomodo il trasporto. Ogni copripadiglione è arricchito del logo Omen ed è circondato da una striscia LED, non completamente RGB, può infatti mostrarvi ben 18 colori ed alcune sfumature, impostandolo dal Centro di Comando Omen potrete decidere di accendere lo spirito natalizio che è in voi e far partire un coloratissimo gioco di luci in base alle musiche che state ascoltando. Quest’ultima feature sicuramente non spicca per utilità, ma al sottoscritto è piaciuta, soprattutto durante le sessioni notturne in compagnia di The Sinking City e Crash Team Racing.
Le Omen X Mindframe sono inoltre dotate di un microfono unidirezionale comodo e flessibile, l’abbiamo testata in più occasioni con chat tramite Skype, Messenger, WhatsApp, PS4 e l’aspetto che salta maggiormente all’orecchio è che la voce arriva un po’ troppo flebile ai nostri interlocutori, tanto da obbligarci più volte a parlare con un tono di voce più elevato.
Aspetto a parte riguarda l’illuminazione del microfono, non è una vera criticità, ma è qualcosa che sinceramente ci risulta di difficile comprensione. Quando il microfono non è in funzione c’è un bellissimo led rosso ad indicarlo, quando invece abbassate l’asticella e diventa operativo, il led si spegne, sarebbe preferibile il contrario, ma non è un difetto tale da rovinare irrimediabilmente l’esperienza di utilizzo delle cuffie.
Parliamo anche di cavi e collegamenti, le cuffie Omen X Mindframe utilizzano esclusivamente un cavo USB, contrariamente ad altre concorrenti che forniscono la possibilità di usare sia attacchi USB che da 3,5 mm, la scelta sicuramente dipende dal fatto che la tecnologia FrostCap necessita di un adeguata alimentazione.
Musica maestro!
Passiamo ora al clou del nostro provato insieme alle cuffie di casa HP. Le Omen X Mindframe sicuramente si adattano alla musica, specialmente durante le lunghe sessioni di gioco. Il problema si pone quando ci mettiamo ad ascoltare un po’ di musica, la qualità del suono non copre l’ampio spettro di alti e bassi.
Difatti testandole con le sonorità più recenti (Homicide e Venom) oppure con Let it Bleed dei mitici Rolling Stones notiamo un generale appiattimento (i suoni in alta frequenza di quest’ultimo brano, vengono totalmente annullati).
Purtroppo non c’è alcuna regolazione relativa all’equalizzazione, nel Centro di Comando infatti si può solo intervenire nell’illuminazione e regolare il FrostCap.
Concludendo
Le cuffie Omen X Mindframe costano un pochino troppo per quello che viene offerto, circa 150 € sul sito ufficiale dell’azienda, anche se su Amazon è disponibile ad un prezzo maggiormente appetibile. La tecnologia introdotta dal FrostCap è sicuramente qualcosa di interessante e particolarmente utile, specialmente durante le lunghe sessioni di gioco estive. Il problema si pone con il comparto audio, la qualità in questo caso non rispetta il prezzo, facendo prevalere un suono buono, ma non all’altezza di un oggetto top di gamma.