Ori and the Blind Forest: la poesia in movimento di Moon Studios

In vista della prossima uscita di Ori and the Will of the Wisps abbiamo rispolverato la meravigliosa opera indie che ha segnato l’esordio di Moon Studios. Il team austriaco con Ori and the Blind Forest ha confezionato un metroidvania originale, divertente da giocare e semplicemente meraviglioso da vedere. Un’opera indie pubblicata da Microsoft per diventare un’esclusiva, a sorpresa capace di avere un certo peso nel parco titoli Xbox.

Ori rientra perfettamente nel genere di appartenenza, anche se trascura il combattimento per concentrarsi totalmente su esplorazione e platforming. La Foresta Cieca è viva e colorata: un luogo incantato da scoprire e salvare, quasi fosse una specie rara in via d’estinzione. I suoi abitanti non sono mai nemici né amici, sono solo parte dell’armonia che regna tra quegli alberi e quelle cascate.

La magia in digitale

Ori and the Blind Forest è davvero un titolo speciale, e lo è soprattutto grazie alla sua atmosfera, frutto di un comparto tecnico semplicemente sublime. Una fiaba, un viaggio in un’ambientazione incredibile e una messa in scena memorabile, frutto anche della colonna sonora, impeccabile. Non bisogna dimenticare anche il lavoro fatto dal team sulle animazioni, quelle del piccolo Ori sì, ma anche quelle del mondo che lo circonda. Sotto questo profilo la software house austriaca si è sicuramente ispirata al Team Ico e ai titoli di Fumito Ueda, oltre ad aver ripreso anche una formula di gameplay basata sugli enigmi ambientali che fanno dell’introspezione elemento fondante.

Un titolo che a tratti risulta davvero poesia in movimento, nonostante la semplicità del plot narrativo. Nei panni di Ori, un piccolo esserino vagamente simile a Stitch, il gioco ci chiede di salvare la foresta incantata da un’oscurità arrembante. Nel farlo non solo riporteremo la luce e la vita, ma scopriremo anche l’armonia che regna tra tutte le creature che abitano la Blind Forest.

Il titolo di Moon Studios del 2015 è un’opera capace davvero di rubarvi il cuore e nel tempo non lasciarlo andare più. I ricordi lasciati da quest’esperienza sono delle gemme da conservare con amore. E in mezzo a tanti bei giochi, più o meno memorabili, tra questi Ori and the Blind Forest brilla sempre un po’ di più.

Adesso, ormai a pochi giorni dall’uscita del seguito, rifare questa esperienza o farla per la prima volta è assolutamente consigliato. Scoprirete un’avventura meravigliosa che difficilmente dimenticherete. Nella speranza che Ori and the Will of the Wisps sappia rievocare le stesse sensazioni uniche, non ci resta che aspettare l’11 marzo.

Andrea Scibetta
Andrea Scibetta
Gioco e scrivo, guardo film e serie tv, leggo libri e fumetti, disegno. Nel tempo libero faccio lo sviluppatore informatico

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