Se c’è un settore che nonostante eventi avversi, calamità naturali e biologiche non conosce crisi, nel nostro paese e non solo, quello è il settore dei videogiochi. I numeri rivelano una crescita esponenziale dei fatturati, e un crescente numero di persone che ritengono il settore una opportunità non soltanto di svago ma anche professionale. Quello che prima poteva essere solo un hobby, ad oggi potrebbe rivelarsi un vero e proprio mestiere, beta testers, sviluppatori, pro players, grafici e designers, sono solo alcune delle professionalità che il mondo del gaming richiede.
Questo, per molti, significherebbe conciliare la passione con il lavoro. Lo sviluppo del mondo del gaming è stato favorito certamente anche dall’aumento di videogiocatori, che è stato registrato soprattutto nell’ultimo biennio.
Secondo il Digital Consumers, ad esempio, nel 2020 il mercato globale del gaming ha raggiunto cifre che toccano i 135,8 miliardi di euro circa di introiti. La previsione è ancora più scioccante, perché entro il 2025 il settore dei videogiochi dovrebbe essere caratterizzato da una crescita annuale che supererà il 10% a livello mondiale, molto più di qualsiasi altro settore dell’intrattenimento.
Pensate che, secondo uno studio portato avanti dal SAE Institute, nel 2023 il globo potrebbe contare ben 3 miliardi di gamer, poco meno della metà dell’intera popolazione mondiale. Un boom che si spiega anche grazie all’evoluzione di Internet, che ha messo in comunicazione persone distanti centinaia di km, consentendo loro di sfidarsi a uno sparatutto o a una simulazione calcistica come se fossero sedute una accanto all’altra.
Sono infatti proprio i giochi multigiocatore ad aver conosciuto un vero e proprio boom, grazie all’esplodere di fenomeni come i battle royal, ed in generale dei giochi free to play online.
Il PC più potente del mondo
I videogame e i giochi virtuali sono diventati molto più elaborati e quindi “pesanti” in termini di dat scambati online per giocare a distanza. Per questo motivo chi vuole evitare latenze e rallentamenti necessita ormai di una connessione super-veloce, evidentemente in fibra ottica.
Questo, in concomitanza con l’esplosione dei servizi di streaming, ha messo in seria difficoltà le infrastrutture internet nazionali, e sta spingendo gli operatori, finalmente, ad espandere la propria rete sfruttando nuove soluzioni tecnologiche, come reti in fibra FTTH (con arrivo fino all’utente finale e non ferme al cabinet), reti 5G e persino internet satellitare come StarLink, il servizio offerto dall’eccentrico multimiliardario Elon Musk.
Internet come motore del cambiamento
Internet del resto è la base principale intorno alla quale ruotano questi numeri di cui abbiamo parlato e senza di esso difficilmente il settore avrebbe potuto registrare questi numeri. Se si sta disputando un torneo online, non si può certo rischiare di perdere per un’interruzione della connessione; se si lavora da casa ad un modello 3D, ad esempio, è fondamentale avere connessioni stabili e veloci per condividere progetti e così via. Per ottenere il massimo a livello tecnologico, però, non basta un collegamento stabile. Per reggere tutte le operazioni legate al gaming e alle connessioni, servono hardware e software adatti.
Più i numeri del settore del gaming sono alti, maggiore sarà la possibilità di continuare ad investire sulla suddetta industria e sull’infrastruttura. Come dimostra la continua espansione della Open Fiber realizzata da Enel, e quella di FiberCop di Tim e Fastweb, entrate più volte in competizione per un mercato, quello della rete in fibra, che si preannuncia multimiliardario.
Le grandi compagnie, non investono tuttavia solo in fibra. Secondo quanto riportato dal ministero dello sviluppo economico e del commercio del Giappone, il Paese asiatico ha speso una somma di denaro pari a miliardi e miliardi di Yen, che corrispondono a centinaia di milioni di dollari, per la realizzazione del computer più potente del mondo, che avrà il compito di analizzare i cosiddetti BigData, ovvero i milioni e milioni di dati che ogni giorno produciamo utilizzando internet per lavoro, gioco o anche solo per navigare sui social.
Fugaku, quiesto il nome del supercomputer giapponese, secondo i dati che sono stati riportati, avrebbe una potenza di calcolo pari a 442 petaflop. Il suddetto sistema è composto da un totale di 432 armadi rack, i quali sono dotati di diversi server con i processori A64fx di Fujitsu.
Il cloud gaming nel futuro del gaming.
Se computer come quello giapponese ora hanno utilizzi per lo più professionali, non sono da meno i grandi server che compagnie come Microsoft, con la sua rete Azure, Amazon con AWS, e Google stanno potenziando per offrire quello che è stato già definito il gaming del futuro, ovvero il gaming in cloud.
Grazie ad Xcloud di Microsoft, Stadia di Google e Luna di Amazon, in futuro non avremo più bisogno di avere un costoso hardware dedicato al gaming, ma solo uno schermo (magari un headset per realtà virtuale) e il grosso del lavoro verrà effettuato dai supercomputer di queste grandi compagnie, a cui avremo accesso tramite un servizio in abbonamento come Game Pass di Microsoft.
I nuovi metodi di pagamento nel mondo del gaming
Senza Internet non si sarebbe mai arrivati a proporre i videogiochi nel programma delle Olimpiadi, tanto per rendere l’idea di quanto sia cambiata l’industria del gioco nel terzo millennio. Tra i primi settori a fiutare l’importanza della rete, tuttavia, c’è stato il settore del gioco d’azzardo.
Con l’avvento dell’online, infatti, i casinò hanno curato al dettaglio i propri siti web, fornendo agli utenti novità, contenutistiche e metodi di pagamento più sicuri, i quali sfruttano l’alta velocità di navigazione per effettuare transazioni immediate (o quasi) e senza dispersione di dati personali.
Si parte dall’Online Banking che permette al giocatore di depositare in pochi minuti il proprio denaro, ma occorre sottolineare che non si tratta di un procedimento anonimo. Il più classico dei metodi di pagamento è sicuramente il bonifico bancario, che, non essendo istantaneo, porta il giocatore ad attendere due giorni lavorativi prima di vedere il proprio denaro depositato sul conto.
Tra i metodi velocissimi rientrano sicuramente le carte di credito, le quali risultano più lente solo durante la fase di prelievo. MasterCard e Visa sono le carte di credito maggiormente utilizzate dagli utenti.
Lo stesso discorso vale per le carte prepagate, tra le quali, ad esempio, rientra la PostePay. Semplicissime da utilizzare, le carte prepagate non hanno alcun bisogno di un conto corrente di appoggio. PayPal, invece, è certamente l’e-wallet più sicuro. Si tratta di un pagamento elettronico, il primo dei due che vi citeremo.
La sicurezza, sia in fase di pagamento sia in fase di prelievo, è assicurata, inoltre le commissioni da pagare sono minime. Il secondo pagamento elettronico di cui vi parleremo è quello che abbiamo menzionato precedentemente: Paysafecard.
La privacy è garantita, tanto che i dati personali degli utenti restano assolutamente protetti. Il metodo, come già detto, è semplice, sicuro ed efficace, ma non concede il prelievo. Clicca qui se vuoi avere qualche informazione in più su questa carta prepagata, utile per effettuare diversi tipi di pagamenti online.
Anche i classici videogiochi prevedono degli shop interni nei quali è possibile utilizzare più metodi di pagamento per scaricare DLC e contenuti aggiuntivi.