Presentazione Office per Mac 2011


Funzionalità

Passiamo ora a vedere nel dettaglio le nuove funzionalità presenti in questa suite per Mac.

Alcune tra queste, sicuramente, saranno già conosciutissime, per altre, invece, potrebbe non essere così.

Ribbon: la già conosciutissima barra multifunzione tra utenti Window, ora anche per Mac.
Troppo comoda per mancare, la nuova grafica di tutta la suite, che richiama in tutto e per tutto quella di office 2010 per pc, può disorientare chi è abituato alle versioni precedenti della suite, ma non può mancare a chi ci si è già abituato. Permette infatti di avere facile accesso a tutte le funzioni del programma, con la possibilità di liberare spazio prezioso (soprattutto per i notebook) eliminando i riquadri che non ci interessano. Non vi piacciono i grafici di word? Fateli sparire con un click, ristabilire l’ordine sarà semplicissimo attraverso il pannello di opzioni accessibile con un altro click dal margine destro dell’applicazione. Ovviamente alcune sezioni della Ribbon sono comuni a più applicativi, in questo caso, eliminarle in un programma della suite, non equivale a eliminarle dagli altri, potremo cosi decidere di eliminare la scheda “grafici” da Word, ma lasciarla su Excel.

Template gallery: Già presente anche nelle versioni precedenti si rinnova e diventa più funzionale e dinamica, a partire dai contenuti. Grafici professionisti che ogni giorno caricano sui server di Windows migliaia di template diversi. Domanda che forse sorge spontanea è, ma che me ne faccio dei template on line se tanto i più belli li usano tutti? A questo ci hanno pensato anche quelli di Mac e Microsoft, che hanno implementato la possibilità di modificare carattere e schema cromatico di ogni Template. Per goderci un anteprima delle nostre scelte, passando con il mouse sopra ogni grafica, sarà possibile visualizzarne il risultato.

Full screen: Dopo aver redatto il vostro fantastico documento, potrete infine concentrarvi su ciò che avete prodotto concedendovi una rilassante rilettura in full screen, lontano da ogni distrazione, mantenendo il privilegio dei principali strumenti di editing.

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Spark line: la funzione, già presente nella suite 2010 per Windows, ci dà la possibilità, in presenza di una tabella di dati numerici, di creare dei grafici istantanei e graficamente molto chiari, su una casella limitrofe alla tabella, oppure, tramite degli effetti grafici, di rappresentare in modo chiaro ed efficiente il valore di ogni singola casella, come vedremo tra qualche riga nel video.

Macro: non credo ci sia bisogno di presentare tale funzione in quanto la notizia non è una news, bensì un sollievo per molti, o meglio, per coloro che si ricredettero nel passaggio o meno da Pc a Mac proprio a causa della mancanza delle macro nella versione 2008 di Office per Mac. Sono molti, infatti, a gestire interi sistemi proprio tramite le macro . Anche in questo caso, ogni parola sarebbe certamente meno chiara del video.

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Gestione delle immagini: davvero interessanti anche i nuovi strumenti per la gestione delle immagini, disponibili per tutti gli applicativi della suite ma molto comode se pensate per powerpoint. A partire dalla ricerca delle immagini, che oltre ad i-photo gestisce ora anche altri applicativi come i-movie per i video e itunes, fino ad arrivare al motore grafico che sta dietro alle mille personalizzazioni che ci daranno la possibilità di modificare e rendere accattivanti e professionali le nostre presentazioni e documenti.

Livelli: Altra importante chicca, disponibile soltanto per utenti Mac, è quella riguardante i “livelli”, funzione che farà rimpiangere molti “windows user”, tra cui chi vi scrive.
Se prima, e anche ora per i non possessori di un Mac, si doveva stare a giocare con i tasti “porta in primo piano”, “porta sotto”, “porta sopra” e cosi via, ora tutto risulta estremamente facile (e un pizzico divertente) con la nuova funzione, che ci permette di suddividere in livelli 3d l’immagine, per capire a colpo d’occhio cosa sta sopra e cosa sta sotto, dandoci la possibilità di modificarne così l’ordine. Ma guardatevi il video!

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Broadcast: Infine, non manca neanche la parte dedicata a chi necessita di uno strumento valido e utile per condividere i propri documenti, come ad esempio una presentazione, con colleghi o persone anche distanti, o con un numero molto numeroso di collaboratori. La fuznione Broadcast, per l’appunto, dà la possibilità, attraverso un account windows live, di caricare in tempo reale una presentazione, ad esempio, su un server di Microsoft e di inviare ad un numero infinito di collaboratori il link necessario a visualizzarla, all’ora da me prestabilita.

Condivisione di documenti: Oltre a quanto fin qui descritto, vi è anche la possibilità, sempre attraverso un account windows live e quindi al servizio skydrive o share point, di condividere i documenti del pacchetto office on line con altri utenti. Il beneficio di tutto ciò si traduce nella possibilità di collaborare in tempo reale con un collega distante allo stesso documento. Su un foglio excel, quindi, il mio interlocutore virtuale visualizzerà le modifiche che sto apportando senza dover attendere. Cosa diversa, invece, per word o power point, nei quali è necessario salvare per far in modo che chi sta “osservando” visualizzi le modifiche, in ogni caso un ottimo strumento per la collaborazione e la condivisione di idee.

Nel breve video, viene mostrata l’integrazione tra un imac, un notebook e un ipad, tutti collegati in rete, trai quali viene eseguita, per l’appunto, una presentazione power point.

La parte riguradante la condivisione e modifica in tempo reale dei documenti non siamo riusciti a pubblicarla, ma è una funzione già conosciuta da chi seguì l’evoluzione di office con share point qualche anno fa. Per tutti gli altri in rete sono reperibili tantissime dimostrazioni e tutorial.

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A questo punto, non c’è più molto da dire, la strada per chi vuole passare a Mac è spianata e se l’ultimo dubbio che vi rimane sono le vostra amate mail, vi lasciamo al video in cui viene anche presentato Outlook per Mac, così da togliervi qualsiasi dubbio.

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