Prima gara di stagione di Formula 1 annullata: conseguenze del Coronavirus

Anche la F1 si ferma.

Dopo gli incendi che hanno distrutto moralmente e fisicamente la terra dei canguri e dei koala, gli australiani avevano bisogno di qualcosa in cui sperare per ricominciare a vivere la propria normalità, fatta anche di questi avvenimenti sportivi. Purtroppo però l’ombra del COVID-19 – il virus che da mesi sta flagellando il mondo intero e che ha determinato una vera e propria stasi mondiale, con annullamento di fiere (di pochi giorni fa ad esempio la notizia dell’annullamento dell’E3 2020, la più importante fiera dedicata ai videogames), eventi sportivi, la chiusura di fabbriche, scuole e negozi in tutte le parti del globo – si è allungata anche sulla Formula 1, dopo il caso di Covid19 che ha colpito un membro del team McLaren e la conseguente decisione della scuderia di ritirarsi dal Gran Premio di Melbourne.

Tuttavia, nonostante la gravissima decisione presa dalla scuderia inglese e la volontà di praticamente tutti i team, compresa la Ferrari, di fermare la competizione, gli organizzatori hanno inscenato un lungo braccio di ferro per evitare che la macchina sforna soldi della Formula 1 si fermasse, il tutto mentre per la prima tappa gli scommettitori su NetBet scommesse live  ancora si dividevano le puntate fra i favoriti, come Ferrari, Mercedes, Red Bull.

Hamilton all’intervista: “È scioccante che siamo seduti in questa stanza”

Durante una intervista notturna il campione del mondo in carica, Lewis Hamilton ha manifestato tutto il suo disappunto nei confronti della federazione, giudicata incapace di prendere una decisione nell’interesse della salute di tutti. Il campione inglese ha addirittura dichiarato di essere scioccato per il fatto stesso di essere in quel momento raccolti per l’intervista, proprio di fronte ad esempio ad una NBA che si è messa in pausa sin da subito. “Il denaro è re” ha concluso senza troppi peli sulla lingua. Il pensiero del pilota tuttavia rappresentava quello di tutti gli altri piloti e soprattutto degli spettatori di uno spettacolo che qualcuno ha definito indegno.

Alla fine, piloti e scuderie hanno avuto la meglio: la F1 si è fermata: annullato il GP d’Australia o meglio rinviato l’inizio del campionato a data da destinarsi, unitamente ai gran premi di Bahrein e Vietnam rinviati probabilmente a maggio ma a quale prezzo di immagine?

f1 melbourne australiaDel resto le condizioni per disputare questo gran premio, anche al di là delle rassicurazioni ricevute da Liberty Media (la società proprietaria del circus F1) e dall’osservatorio sull’emergenza sanitaria della Federazione, non erano presenti dopo il nervosismo della notte. E in uno sport come la F1 dove la determinazione, la calma, la psiche contano molto, queste mancanze avrebbero potuto trasformarsi in qualcosa di ben più grave in termini di sicurezza dei piloti.

Cosa aspettarsi per i prossimi Grand Prix?

Sicuramente anche a causa dell’attuale situazione la federazione ha subito un importante contraccolpo economico e mediatico ed il futuro, quando le gare ricominceranno, abbiamo impressione che ce ne riserverà delle belle. Certo, il piacere di correre rimane sempre, ma la psicosi da contagio è un brutto mostro con il quale avremo a che fare almeno fino all’estate.

L’unica cosa da augurarsi è che tutti fino ad allora osservino le misure precauzionali alla lettera, anche se, come detto dallo stesso Hamilton nell’intervista: non pare affatto che le persone se ne preoccupino molto.

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