Indubbiamente i trofei/obiettivi rappresentano un’ottima aggiunta all’offerta di un videogioco, in quanto riescono, talvolta, a stimolare ulteriormente i giocatori che ambiscono al completamento totale di un prodotto.
Vien da sé che alcuni sviluppatori, consapevoli di non avere i mezzi, le capacità, oppure la volontà di creare un prodotto in grado di competere con la spietata concorrenza, puntino proprio sui trofei facili per poter vendere il titolo.
Questi particolari software sono etichettati come shovelware, ossia giochi di breve durata e dalla dubbia qualità, che però offrono una lista trofei più che basilare, permettendo all’acquirente di accumulare una coppa di platino in pochi minuti.
La domanda che sorge spontanea quindi è: “Ma vendono questi prodotti? E se si, quanto?”
Per quanto non sia di facile risposta, non avendo i dati complessivi di tutti questi prodotti (che non sono pochi), abbiamo la possibilità di farci un’idea grazie ad uno sviluppatore, ossia Matthew Green. Il ragazzo ha infatti creato grazie al suo studio, denominato The Voices Games, Spectrewoods, un gioco platinabile in poco meno di cinque minuti, e dalle meccaniche equiparabili ad un simulatore di camminata.
Ebbene, Green ha condiviso un post in cui afferma che il gioco, dal costo esorbitante di 0,25 €, ha venduto un totale di 100.000 copie, tra PS4 e PS5. Facendo un rapido conto, al netto di tasse e quote da devolvere a Sony, è molto facile che il giovane abbia guadagnato 10-20 mila dollari, con un titolo assolutamente basilare, realizzato in pochissimo tempo.
Spectrewoods has now gone over 100,000 sales on ps4 and ps5 combined #gamedev
— Matthew Green (@thevoicesgames) February 3, 2023
Che dire, sicuramente un ottimo business, soprattutto se si incomincia a produrre diversi titoli dello stesso calibro. Il mercato quindi sembra premiare questi “giochi” che regalano trofei, con tutte le discussioni che ne possono nascere.
Cosa ne pensate di questo fenomeno?