Call of Duty, come dimostra la vera e propria guerra fredda scatenatasi tra Sony e Microsoft dopo la recente acquisizione di Activision da parte della compagnia di Redmond è, che vi piaccia o no, il franchise più importante dell’attuale mondo videoludico.
Ne è una dimostrazione il fatto che in soli tre giorni l’ultimo capitolo della serie, Call of Duty Modern Warfare 2, abbia incassato qualcosa come 800 milioni di dollari: nessun titolo può aspirare a questi numeri ed evidentemente Sony ne è ben consapevole tanto da mettere in atto un vero e proprio pressing sulle autorità internazionali per far fallire l’accordo da 67 miliardi di dollari tra Microsoft e Activision/Blizzard/King.
Ma anche tra i diversi titoli che compongono il franchise di Call of Duty ne esistono alcuni che smuovono gli animi (e i portafogli ) più degli altri e tra questi quelli che portano la sigla di Infinity Ward rappresentano sicuramente una élite quasi aristocratica.
Call of Duty Modern Warfare 2, seguito del reboot del 2019, poi, porta il nome del titolo considerato forse il migliore dell’intero franchise (che il prossimo anno compie vent’anni) quel Modern Warfare 2 che nel 2009 segnò davvero l’apice di un certo modo di intendere gli FPS e dettò gli stilemi di quelli che poi sarebbero stati definiti gli sparattutto alla COD: frenetici, spettacolari, scriptati e con un’enorme mole di customizzazione per armi, killstreak ecc.
Dopo l’enorme successo di Call of Duty Modern Warfare (2019) Infinity Ward torna ad occuparsi delle vicende di Ghost, MacTavish e Price con un carico ancora più pesante: bissare il successo di tre anni fa e non macchiare il nome di quel titolo che nel 2009 li ha resi ufficialmente il team più importante a lavoro sul franchise.
Versione testata PC
Nuova enfasi sulla campagna
Il titolo del 2019, come abbiamo evidenziato nella nostra recensione, riportava al centro della serie la modalità Campagna e questo Call of duty Modern Warfare 2 fa altrettanto. Activision anzi si è mostrata così sicura del comparto che ha consentito ai giocatori un accesso anticipato a quello che è a tutti gli effetti un piccolo gioiello di “intrattenimento meta ludico” a metà strada tra cinema, realtà e videogame.
In sole 6/7 ore la campagna di Call of Duty Modern Warfare 2 ci trasporta in giro per il mondo, da Al Mazrah in Afghanistan o meglio nella fittizia reppublica dell’Adal, ad Amsterdam, passando per i turbolenti confini messicani dominati dai narco trafficanti, fino al centro di una metropoli americana come Chicago, in missioni che ricordano da vicino più il cinema spettacolarizzato di Michael Bay e le atmosfere di Narcos Mexico, che non l’approfondimento psicologico di Zero Dark Thirty della Bigelow, un tentativo di maturazione che invece avevamo apprezzato nel gioco del 2019.
In Modern Warfare 2 insomma c’è tutto lo steroidismo, consentiteci il neologismo, di “24″ con Kiefer Sutherland e va benissimo così. In questo senso la totale assenza di elementi non scriptati è funzionale alla spettacolarizzazione della rappresentazione e poco importa che l’IA dei compagni non brilli particolarmente (molto meglio in questo senso quella dei nemici, che trovano sempre il modo di accerchiarvi nei livelli di difficoltà più elevati) o che non vi sia praticamente alcuna attività secondaria o esplorativa della mappa: che senso avrebbe infatti nell’ambito di una missione speciale finalizzata all’estrazione di un pericoloso terrorista mettersi a cercare questo o quel collezionabile?
Sperimentazione nella tradizione
Infinity Ward tuttavia, non ha rinunciato alla sperimentazione e, sebbene solo abbozzate, abbiamo apprezzato molto le nuove abilità di crafting che consentono la creazione di armamenti come lame improvvisate, bombe fumogene, molotov, attrezzi per lo scasso, con materiali recuperati durante la missione; le nuove meccaniche infatti sono inserite in maniera funzionale alla narrazione senza mai apparire forzate. Peccato che il tutto sia limitato ad una sola specifica missione.
Anche le nuove meccaniche stealth, che consentono di nascondersi sotto il pelo dell’acqua per poi eliminare i nemici con i coltelli da lancio restando completamente invisibili, sono molto intriganti ma anche queste davvero troppo limitate in termini di conteggio ore. Sempre in quest’ambito si inserisce anche la possibilità (non così riuscita come la modalità di immersione) di sparare mentre si è appesi ad una sporgenza, che dovrebbe consentire di variare l’appoccio tattico ma che, soprattutto nel multiplayer online, si rivela ancora troppo macchinosa per avere una qualche utilità.
Spettacolari e assolutamente da manuale le sequenze a bordo dei veicoli in cui ancora una volta non possono non venirci a mente i film strabordanti di testosterone di Michael Bay.
Comparto tecnico spaccamascella
Anche l’aspetto tecnico è parte del complesso meccanismo che mira a spettacolarizzare l’azione, con scorci che sfiorano il fotorealismo ad esempio nella missione ambientata ad Amsterdam dove, a immagini ferme, è davvero difficile distinguere tra realtà e finzione.
Il gioco, sulla nostra configurazione con RTX 3080Ti (nel box la configurazione completa) con dettagli maxati gira costantemente a 60 FPS in 4k e anche quando lo schermo si riempie di effetti particellari e nemici, il gioco resta ancorato ai 60fps. Il gioco non supporta DLSS o FSR, ma soltanto Fidelity FX (CAS), un sistema di sharpening dell’immagine che migliora il dettaglio senza effettuare tuttavia alcun upscaling dell’immagine. Considerate comunque le buone prestazioni anche in 4K non se ne sente affatto la necessità.
Configurazione di prova
– CPU: Ryzen 7 5800X
– MB: X570 Aorus Elite
– RAM: 32 GB Crucial Ballistix Max DDR4 4000mhz
– GPU: ZOTAC GAMING GeForce RTX 3080 Ti AMP Holo
– HDD: NVME 1TB 4.0Gen Viper Patriot
Anche dal punto di vista sonoro il gioco viaggia su livelli “hollywoodiani” con un doppiaggio degno di una produzione cinematografica, sia nella versione originale che in quella italiana. Non a caso gli attori che prestano al gioco la propria voce e le proprie fattezze sono gli stessi che compaiono in tanti film di genere che abbiamo visto sul grande schermo. Tra questi ci piace ricordare Barry Sloane, che interpreta il capitano Price, ed è doppiato magistralmente in italiano da Stefano Alessandroni, Neil Ellice, che presta il volto a Soap e che abbiamo visto interpretare il variante Hunter D-90 in Loki e infine Samuel Roukin che ha prestato le proprie fattezze a Soap e che abbiamo forse avrete riconosciuto come uno dei ghermidori in Harry Potter e i Doni della Morte.
Bug potenzialmente distruttivi
Putroppo però la campagna è piagata su PC da un bug che sta letteralmente rovinando l’esperienza a tantissimi giocatori (compreso il sottoscritto) e da alcune scelte che rendono davvero complicata la vita a tutti senza un reale motivo.
Il bug che colpisce principalmente la campagna, ma in parte anche la modalità multiplayer, determina il crash del gioco e l’impossibilità di andare avanti nella missione se non ricominciando l’intero livello. Purtroppo il bug influenza la ripartenza dal checkpoint, pertanto qualunque morte genererà il crash dell’applicativo. Nel nostro caso l’errore si è verificato nella missione Supporto aereo ravvicinato e a nulla sono valsi diversi tentativi di ripristino dei file di gioco (come consigliato dall’app) o la disinstallazione e il redownload.
In altri casi, come abbiamo segnalato nella nostra guida alla risoluzione dei crash di sistema di Call of Duty Modern Warfare 2, il bug che determina il crash delle partite multiplayer durante la lobby, può essere superato con un downgrade dei driver grafici.
In ogni caso il problema è che ad oggi nessun aggiornamento da parte di Activision ha risolto completamente il problema, soprattutto quello relativo alla campagna.
E’ ora di pensionare il launcher Battle.net
Per quanto riguarda il capitolo “scelte poco felici” non possiamo che iniziare con la volontà di affidarsi ancora all’oramai vetusto launcher Battle.net che ha mostrato più di una volta, anche recentemente con Overwatch 2, i suoi limiti. Questo unitamente alla scelta di utilizzare il famigerato Anti-Cheat Ricochet impedisce anche agli utenti Steam Deck di godersi il titolo sulla loro console portatile.
In secondo luogo troviamo francamente incomprensibile l’assenza di un modo che consenta di avviare direttamente la campagna senza dover prima lanciare l’hub multiplayer. Hub che poi verrà chiuso automaticamente una volta che si sarà selezionata la modalità campagna.
Cooperativa a due
Sebbene la campagna abbia riacquistato peso nelle sapienti mani di Infinity Ward è indubbio che a giocare un ruolo fondamentale sia il comparto multiplayer, da sempre fiore all’occhiello del titolo Activision.
La componente multiplayer di Call of Duty Modern Warfare 2 può essere scissa in modalità cooperativa e modalità multigiocatore online.
La prima, che va sotto il nome di Operazioni speciali, permette di affrontare (per il momento) tre diverse missioni in cooperativa con un altro giocatore, continuando in qualche modo la narrazione della campagna.
Il “watcher” della CIA Kate Laswell (interpretata dall’ottima Rya Kihlstedt) vi guiderà durante queste missioni di infiltrazione nelle quali potrete scegliere un tipo di approccio stealth o ad armi spianate – sebbene la voce della Laswell tenderà a consigliarvi l’approccio furtivo o l’utilizzo di un particolare equipaggiamento tecnico piuttosto che un altro.
Si tratta di una modalità molto divertente ed interessante, che va affrontata ovviamente con qualcuno che abbia la vostra stessa mentalità. Tentare un approccio stealth mentre il vostro compagno si lancia ad armi spianate contro il juggernaut di turno, di certo non è un buon modo per affrontare questo tipo di operazioni.
Per la verità comunque, tutte le volte che abbiamo provato la modalità anche il più facinoroso dei compagni, accortosi delle nostra volontà di completare la missione in maniera pulita (per quanto possibile, dopo un po’ l’uso della forza è ovviamente inevitabile) si è adeguato alla nostra impostazione, consentendoci di goderci a pieno la missione.
Le nuove modalità multiplayer
Per quanto riguarda il Multiplayer Online nudo e crudo, CoD ha sempre rappresentato un punto di riferimento sia dal punto di vista del netcode, stabile e veloce nell’individuare la partita con il miglior ping possibile (di solito mai superiore ai 40ms), sia dal punto di vista della modalità e della varietà di mappe di gioco.
Partendo da quest’ultimo punto Call Of Duty Modern Warfare 2 si presenta già al lancio con 16 diverse mappe (altre ne arriveranno già il 16 novembre) tutte ben congegnate per offrire una discreta varietà di linee di tiro e una buona verticalità.
In generale si tratta di mappe adatte a tutte le modalità di gioco tra cui le classiche Deathmatch a squadre, Tutti contro tutti, Dominio e Cerca & Distruggi ma anche alle nuove Knock out e Soccorso prigionieri.
Sia Knock – Out che Soccorso prigionieri sono modalità decisamente più tattiche avendo i respawn disattivati e se la prima sembra ispirata a Warzone con i giocatori che si scontrano per guadagnarsi una borsa di denaro posta al centro della mappa, nella seconda dovrete liberare due ostaggi (o impedire che ciò avvenga) caricandoveli letteralmente sulle spalle. Poiché in questo modo non avrete possibilità di sparare agli avversari, questa modalità richiede l’assoluta collaborazione dei vostri compagni di squadra.
Non è un’impresa facile considerando che per entrambe le modalità eliminare totalìmente la squadra avversaria determinerà automaticamente la vittoria, tuttavia la possibilità di rianimare i compagni e il respawn disattivato, qualche volta riescono ad evitare che il tutto si trasformi in un classico death match a squadre.
Altre modalità molto interessanti sono Guerra Terrestre ed Invasione. Entrambe offrono uno scontro colossale e caotico con ben 32 giocatori in campo (in invasione sono persino presenti dei Bot governati dall’IA) ma le due modalità si fanno apprezzare soprattutto per la presenza dei veicoli, oggi controllabili con un nuovo modello di guida molto più preciso e articolato.
Menzione d’onore infine per Moshpit in terza persona, una playlist di partite DMS, Dominio e Postazione in cui potrete giocare in terza persona. Si tratta di una modalità matura e divertente, che richiede un approccio molto diverso rispeto alla classica visione in prima persona e per questo rappresenta un piacevole diversivo.
Una nuova cifra stilistica
Dal punto di vista del gameplay, partendo dalla già ottima base del primo Modern Warfare reboot, anche Modern Warfare 2 continua nel proposito di rendere meno “caciarone” il gunfight online.
Gli operatori si muovono ora in maniera più lenta rispetto ad esempio ai vari Black Ops, e hanno due diverse “modalità” di corsa: la prima, più lenta, che si attiva tenendo premuto il tasto shift, e la seconda che si attiva premendolo due volte. In questo secondo caso, a fronte di uno spostamento molto più rapido dell’operatore, si impiegherà più tempo per il puntamento, impedendo di fatto ai rusher di spadroneggiare in ogni santissima partita.
Chiariamoci, il fenomeno esiste ancora e beccarsi il giapponese di turno che fa 89 uccisioni e zero morti (non è una esagerazione, ci è capitato davvero: a te che sicuramente non stai leggendo questo articolo, auguriamo ogni maledizione videoludica possibile) non è cosa rara, ma quanto meno adesso è decisamente scoraggiata dal gioco grazie anche ad un time to kill molto più lungo.
A rinforzare un approccio decisamente più ragionato alle partite contribuisce anche un nuovo sistema di classi e specializzazioni che, anziché concedere sin da subito quelle specializzazioni come Sangue freddo o Inflessibile, in passato abusate da un certa categoria di giocatori, si sbloccheranno solo nel corso della partita accumulando punti. Altre specialità infine verranno sbloccate solo a fine match, determinando molto più spesso dei capovolgimenti di sorte e rimonte al fotofinish.
Armi, customizzazione e interfaccia utente
A conclusione di questa recensione che è, vista la mole di materiale offerta dal gioco di Infinity Ward, decisamente soverchiante, non ci resta che parlare di tre aspetti a nostro parere intrecciati tra loro: armi, customizzazione e interfaccia utente.
Call of Duty Modern Warfare 2 come da tradizione, offre un armamentario assolutamente incredibile: sono ben 50 le armi a disposizione del giocatore e non si contano nemmeno il numero di accessori, equipaggiamenti tattici e letali e upgrade che è possibile sbloccare nel corso del gioco.
Per invogliare i giocatori a non fossilizzarsi su una sola arma, Infinity Ward ha reso sbloccabili alcuni accessori solo giocando con alcune armi, salvo poi renderne possibile l’utilizzo anche su altre armi.
In questo modo se si desidera una particolare ottica ad esempio per l’M4, si dovrà necessariamente imparare ad utilizzare un altro fucile d’assalto. Tutto chiaro direte voi. Non proprio.
Il problema è che l’interfaccia utente non guida in alcun modo ad individuare questi intrecci e il tutto sembra un po’ affidato al caso (se si eccettua una piccola voce riportata nell’armeria in un posto neppure tanto visibile ndr.) rischiando di rendere decisamente indistricabile la mole di contenuti che il gioco offre.
Commento Finale
Call of Duty Modern Warfare 2 rappresenta il completamento del percorso di reboot iniziato da Infinity Ward nel 2019 e un degno erede di quel capitolo del 2009 che segnò al tempo stesso l’apice del successo della saga e l’inizio della lunga crisi manifestatasi in tutta la sua gravità l’anno dopo con l’abbandono dei due storici fondatori di Infinity Ward, Zampella e West. Di quel capitolo è rimasto ben poco, ma poco importa.
Call of Duty Modern Warfare 2 è un titolo maestoso e terribilmente divertente grazie ad una campagna spettacolare come un blockbuster di Michael Bay e un multiplayer completo, articolato e sfaccettato. Al tradizionale e quanto mai rodato gunplay di Call of Duty Modern Warfare, si affiancano ora nuove ed interessanti novità mirate a rendere più vario il gameplay e l’approccio alle missioni.
Purtroppo non mancano i difetti che incidono per almeno mezzo punto sul voto finale; tra questi si segnalano un hub da rivedere sia nella user interface che nel launcher oramai superato, e soprattutto alcuni bug che a distanza di una settimana rendono per pochi sfortunati ancora ingiocabile il titolo. Al netto di tutto ciò Modern Warfare 2 resta uno dei migliori capitoli della saga e sicuramente un titolo imperdibile per gli amanti degli FPS competitivi online.
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