The Iron Rig rappresenta l’ultimo tassello del supporto post lancio dedicato a DREDGE, fantastica opera prima del team neozelandese Black Salt Games. Come ricorderete, abbiamo amato il titolo pubblicato nel Marzo dello scorso anno, arrivando a definirlo tranquillamente come uno degli indie migliori della passata stagione. Un titolo “a metà strada tra simulatore di pesca ed orrore lovecraftiano“, capace di sorprendere e spiazzare “con il magnetismo di un loop ludico in cui progressione e sense of wonder accompagnano costantemente il giocatore“.
Accanto alla nostra recensione di DREDGE, abbiamo altresì fornito il nostro parere sul primo DLC riservato al titolo, quel The Pale Reach tanto intrigante quanto contenuto nelle proporzioni dell’esperienza. Un pregevolissimo spuntino che aveva fornito un buon pretesto ai fan della produzione per tornare a solcare i mari imprevedibili immaginati da Black Salt Games, ma forse un pò poco per convincere il resto del pubblico. La nostra speranza, con The Iron Rig, era di trovarci di fronte ad un commiato tanto soddisfacente da diventare un imprescindibile completamento dell’esperienza di DREDGE. Ve lo possiamo anticipare: la missione è stata compiuta.
DREDGE – The Iron Rig è disponibile è disponibile dal 15 Agosto su PC (via Steam e GOG), Nintendo Switch, PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X|S ed Xbox One.
Versione testata: PlayStation 5
Il gigante di ferro
Una misteriosa piattaforma di ricerca è apparsa nel mare del nord. Non è chiaro quali siano i suoi scopi, ma la Ironhaven Corporation sembra avere un particolare interesse per questa zona. Lo scienziato a capo del progetto è una figura sospetta, che si guarda bene dallo sbottonarsi sui reali obiettivi dell’azienda, al punto che lo stesso personale brancola nell’inconsapevolezza. Sfortunatamente per loro, a causa di un violento naufragio le preziose consegne di materiali, insipensabili per lo sviluppo delle strutture della piattaforma, vengono disperse tra le onde. Indovinate chi verrà assoldato per il compito?
La nuova espansione di DREDGE pone l’accento sull’impatto umano nei confronti dell’ambiente, raccontando una parabola a metà tra capitalismo ed ambientalismo. La Ironhaven Corporation è una sinistra organizzazione che intende perseguire i propri fini a prescindere da ogni tipologia di conseguenza. Non appena avrete recuperato infatti solo pochi materiali dai relitti affondati, la piattaforma inizierà un’opera di escavazione nei fondali, liberando una sostanza inquinante che si espanderà a macchia d’olio in tutta la mappa.
Diventerà a quel punto il vostro obiettivo ripulire il mare stesso, contestualmente facendo i conti con una fauna ittica completamente nuova proveniente dagli abissi più profondi. Il player si troverà nell’ambigua posizione di continuare ad aiutare la corporazione nei suoi torbidi obiettivi, mentre soggettivamente tenterà di riparare agli errori commessi. In The Iron Rig non c’è spazio per una presa di posizione esplicita. Il nostro alter ego è tanto vittima quanto complice. Ogni riflessione etica, dunque, viene consapevolmente lasciata agli stessi giocatori.
Si tratta di tematiche che vengono affrontate in The Iron Rig con la stessa scrittura che abbiamo apprezzato nell’avventura iniziale ed in The Pale Reach, a metà tra denuncia sociale, simulazione di pesca e racconto dell’orrore a tinte cosmiche. Tralasciando forse proprio quest’ultima componente per l’ultima avventura in favore di una paura più umana, DREDGE torna a rafforzare il proprio fascino che va al di là di una presentazione che riesce ad essere evocativa pur non brillando per la stessa freschezza stilistica del precedente DLC.
Ci servirà una barca più grande
Per raggiungere gli obiettivi affidati dalla Ironhaven Corporation, emergerà ben presto chiara una necessità. La stessa che apparve evidente al buon Martin Brody ne Lo squalo: serve una barca più grande.
Stavolta non per resistere alle cariche di un pesce cartilagineo fuori misura (anche se, male non farebbe), ma per affrontare in maniera adeguata le impegnative traversate che vi attendono. L’operato della piattaforma, infatti, porterà un inquinamento dilagante in tutte le ambientazioni della mappa. Una missione a tutto tondo, che si estenderà ben oltre i limiti di una specifica area e che richiederà nuove risorse e strumenti per cavarsela.
The Iron Rig mette infatti sul piatto l’obbligo di migliorare sensibilmente la propria imbarcazione. Se pensate di avere un peschereccio già imbattile, vi ricrederete. Nuova strumentistica di bordo vi permetterà di creare l’imbarcazione definitiva, capace di viaggiare più velocemente, sostenere più imprevisti e resistere anche alle notti più oscure nella traversate più impegnative.
L’attrezzatura di pesca sarà altrettanto oggetto di rilevante revisione, dovendo essere riveduta e migliorata per poter pescare le enigmatiche creature emerse dalla spaccatura oceanica. Anche i minigiochi regolanti l’attività di raccolta ittica sono stati diversificati aggiungendo nuovi meccanismi che, soprattutto all’inizio, ci hanno colto di sorpresa.
Vanto del capitalismo…?
Il gameplay loop di The Iron Rig, a conti fatti, non aggiunge nulla di particolarmente nuovo alla formula di DREDGE, anzi.
Ci troveremo ancora una volta ad esplorare le ambientazioni a metà tra scoperta di punti di interesse ed attività di pesca. Il tutto prestando attenzione ai pericoli notturni nonché alle insidie delle torbide sostanze emerse dalle profondità. Completare gli incarichi per la Ironhaven Corporation comporterà una progressiva costruzione della piattaforma, un incremento del farming di risorse ed una corsa consumisticamente smodata al nuovo potenziamento. In questo senso, dunque, The Iron Rig non è che un more of the same del core ludico del titolo Black Salt Games.
Con un intero parco attrezzature da rivedere, un nuovo livello di scafo, abilità da potenziare e oltre 50 inedite specie ittiche sparse per la mappa, The Iron Rig rappresenta un ultimo grande viaggio dedicato a chi ha amato DREDGE e le sue atmosfere. Una piccola grande odissea, capace di tenere impegnati circa cinque ore per la trama e quasi una decina per il suo pieno completamento. Un risultato eccezionale, considerando anche il cartellino del DLC (11,99 euro). Ancor più ammirevole poi se pensiamo che esaurire le attività dell’incarnazione base può arrivare ad impegnare circa venti ore senza contenuti aggiuntivi.
Un’avventura che vi consigliamo di approcciare subito prima dell’endgame. Il DLC darà infatti accesso ad attrezzature ed oggetti capaci di darvi grossi vantaggi in molte occasioni. Proprio queste introduzioni ci sono sembrate particolarmente incisive e capaci di fornire un considerevole miglioramento delle dotazioni di bordo. Alcune di esse, a ben vedere, sono risultate addirittura superflue arrivati a questo punto del supporto post lancio. Invero, potevano essere molto più utili se fornite non nell’ultimo DLC della produzione. Forse un eccesso da parte degli sviluppatori, che può essere altresì visto come una svista al quale hanno tardivamente posto rimedio. Indubbiamente un insegnamento per il futuro che, speriamo, il brand possa avere.
Commento finale
Grazie a The Iron Rig, l’opera di Black Salt Games si arricchisce di un nuovo, ricco e sfaccettato tassello. Un’ultima avventura tra i misteriosi mari di DREDGE, tra lo spettro della distruzione ambientale per mano del capitalismo e la violenta risposta della natura grazie a forze incomprensibili. Una missione che accompagnerà gli oramai provetti navigatori verso sfide vecchie e nuove, dragando a piene reti nel morboso ed affascinante loop ludico del titolo, fatto di ardite battute di pesca e sofisticati potenziamenti. Il completamento perfetto dell’offerta ludica della produzione, tanto longevo quanto appassionante. Issate l’ancora per l’ultima volta, c’è ancora del lavoro da fare… e qualche minaccia da fronteggiare, col vento in poppa.