Recensione Fifa 15

Pronti per il calcio d’inizio?

Versione testata PlayStation 4.

Puntuale come l’influenza, ogni anno ad inizio autunno si rinnova la perenne sfida tra FifaPes. O almeno, questo è quanto accaduto fino all’arrivo della nuova generazione di console. Perché questa volta, inaspettatamente dopo l’annata di transizione 2014, Konami ha deciso di togliersi dalla contesa e di far slittare l’uscita del suo videogioco calcistico a metà novembre. Dopo anni di “dominio” teorico, Fifa 15 si ritrova così ad essere veramente l’unico gioco di calcio a fare compagnia agli appassionati in questo primo scorcio della nuova stagione. Ma il titolo di “re” dei giochi calcistici si addice veramente a questo ennesimo capitolo della ormai ventennale serie?

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Emozionati!

Lo slogan di quest’anno, “Feel the game“, è azzeccato come non mai. Perché fin dalla prima partita introduttiva si capisce subito che qualcosa nell’atmosfera è cambiata, non solo per merito dei tifosi del Liverpool e della loro “You’ll never walk alone” (già presente l’anno scorso). L’ingresso in campo è infatti condito da nuove spettacolari animazioni, mentre nel corso del match capita spesso di sentire i tifosi incitare la squadra nei momenti di difficoltà oppure fischiare pesantemente gli avversari nei minuti finali di una partita sofferta. Anche le rimesse in gioco, i calci di punizione, le sostituzioni e le esultanze beneficiano di tutta una serie di nuove sequenze, che avvicinano il prodotto a quanto è possibile vedere durante una partita in tv e riducono le occasioni in cui non possiamo vedere cosa avviene sul campo da gioco. Ovviamente, dato che aumentano la durata delle partite, quasi tutte queste sequenze aggiuntive possono essere facilmente saltate.

Coinvolgente è anche la nuova telecronaca di Pierluigi Pardo, che, dopo anni di riproposizioni pressochè identiche dei dialoghi tra Caressa e Bergomi, porta un po’ di freschezza nei commenti, anche se l’apporto tecnico di Stefano Nava è ancora lontano dall’essere significativo. I suoi interventi sono infatti troppo sporadici e spesso vuoti di significato, limitandosi semplicemente a confermare, nemmeno con un giro di parole troppo diverso, quando detto dal suo collega. Per essere il primo anno di “militanza”, comunque, il copione dei loro dialoghi all’interno del gioco è decisamente buono e apprezzabile soprattutto da chi, in questi anni, non ha avuto molta dimestichezza con la concorrenza.

Generazione nuova, problemi vecchi

Le note di merito incondizionato, però, finiscono praticamente tutte qui. Colmato il gap in questo settore che storicamente vedeva ancora il predominio di Pes, Fifa 15 non riesce infatti a sfruttare a pieno il nuovo hardware e l’anno di esperienza aggiuntivo sulle console di nuova generazione, riproponendo su PlayStation 4 tutta una serie di difetti che lo hanno afflitto nell’era PlayStation 3 ed Xbox 360. Ea Sports, grazie alla potenza dell’Ignite Engine, ha promesso una nuova fisica, portieri “next-gen”, IA migliorata, menù più fluidi e grandi miglioramenti per l’Ultimate Team

Partiamo subito proprio da Fut (Fifa ultimate team), una delle modalità più popolari tra i fan di tutto il mondo. La creazione del proprio team “All-Star” per mezzo di figurine virtuali, dopo le gradite novità dello scorso anno – stili per i giocatori, modifica dei numeri di maglia, rimozione dell’influenza del modulo per l’intesa – migliora l’esperienza di gioco soprattutto tramite l’introduzione delle squadre sperimentali, un nuovo sistema di creazione del team che permette di pianificare al meglio la propria squadra sfogliando l’album completo dei calciatori caricati nel database (andando così a prendere il posto di numerosi e ottimi tool presenti ufficiosamente sul web). Una volta progettata la squadra, che può usufruire di un migliorato generatore di rose, il giocatore può ora andare a comprare rapidamente i calciatori all’asta direttamente da questa schermata. Peccato si debba poi passare dalla lista osservati per portare il giocatore nel club, altrimenti il nuovo sistema sarebbe stato pressoché perfetto.

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Rosa sperimentale

Novità della stagione 2015/16 sono anche le stagioni amichevoli online (che ricalcano quelle già presenti nell’online standard) e la possibilità di prendere in prestito, gratuitamente, alcuni top player. Quest’ultima idea, che poteva essere ottima per aiutarci nella creazione di una nuova squadra, finisce invece per essere banalizzata in un mero utilizzo di casuali giocatori di alto livello, per un numero variabile di partite (più forte è il giocatori, per meno tempo lo si può tenere). “Usali per vincere la finale di un torneo importante od ottenere un successo decisivo per la conquista del titolo”, recita il tutorial; in realtà, inserire in partite decisive, all’interno di un team rodato, giocatori di cui non conosciamo le caratteristiche si rivela spesso un’arma a doppio taglio di cui raramente abbiamo potuto usufruire.

Sul fronte del gameplay i miglioramenti si contano, invece, sulla punta delle dita: il tanto decantato nuovo motore fisico non impedisce il ripetersi di situazioni di caos incontrollato (seppur senza gli eccessi degli anni passati), le meccaniche di gioco premiano ancora abbondantemente i “pace abuser” e i portieri, accanto ad una serie di nuovi spettacolari parate, hanno aggiunto nel loro repertorio anche numerose papere in uscita ed errori di posizionamento. Dopo un’incredibile respinta con la mano di richiamo del nostro estremo difensore, possiamo così trovarci nel contropiede successivo il portiere avversario uscire con un tempismo degno di un bradibo (QUI un video dimostrativo). 

E ancora: c’è da stendere, di nuovo, un velo pietoso sulla stabilità dei server Ea Sports. Nelle scorse settimane si sono susseguite le solite promesse rassicuranti in tal senso, puntualmente smentite al momento della prova del nove. Se nel corso della settimana la situazione è stata tutto sommato tranquilla, giocare all’Ultimate Team nel week-end si conferma essere un’impresa pressoché impossibile. Schermate inaccessibili dopo caricamenti interminabili, match-making falliti, aste andate a monte… Il tutto esasperato da alcune vittorie offline vanificate da “cadute” del server subito dopo il triplice fischio finale, con conseguente perdita della partita e del premio connesso.

Insomma, anche se in condizioni di relativa normalità Fut 15 si dimostra un discreto upgrade del predecessore, sotto “pressione” vediamo confermate tutte le criticità storiche delle serie. Segnaliamo, per inciso, l’abolizione totale degli scambi di giocatori e che la companion app, anch’essa rinnovata graficamente, ancora non è in grado di gestire connessioni simultanee e di farci controllare le aste durante una partita.

Diventa una stella

Fuori dal mondo chiuso dell’Ultimate Team, Fifa 15 ripropone in blocco le modalità della scorsa stagione: attraverso un menù ancora più intuitivo, fluido e “moderno”, abbiamo così accesso rapidamente all’ultima modalità disputata, alle partite offline/offline e al Match Day Live, la nostra finestra di aggiornamenti continui sul mondo della calcio e della nostra squadra del cuore. Abbiamo così a disposizione il “calcio d’inizio” per una partita veloce, il già analizzato Fut, la modalità stagioni – offline, nei panni di allenatore o giovani promessa, e online, con campionati in solitaria, cooperativi o contro un amico – e, infine, i tornei, personalizzati e non. Tra le numerose licenze concesse al colosso canadese, che può vantare (e non è cosa da poco) praticamente tutti i campionati principali, manca purtroppo quella per le competizione Uefa, da qualche anno esclusive della concorrenza. Sarà così impossibile disputare Champions ed Europa League. Da segnalare l’assenza anche di Coppa Libertadores e campionato brasiliano.

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Il menù principale di Fifa 15: anche quest’anno sono presenti le sfide, per migliorare le nostre abilità nelle varie fasi di gioco

Anche quando si scende in campo, però, non sembra di essere molto lontani dalla versione next-gen di Fifa 14. Il ritmo di gioco, innanzitutto, seppur leggermente rallentato, è ancora molto frenetico e favorevole a chi predilige rapide sgroppate sulle fasce; se amate le azioni molto ragionate potreste dunque trovarvi senza palla prima di capire cosa stia succedendo. I portieri, nonostante la patch del day one abbia fixato il problema dei gol da centrocampo, continuano anche qui a sfornare errori frustranti in uscita e di posizionamento, soprattutto sui campanili e sui cross verso il secondo palo.

La fisica generale è buona, esattamente come lo era lo scorso anno, con piccoli miglioramenti nel controllo palla e nei contrasti. L’IA della Cpu, al contrario, rimane un mistero ed ogni stagione porta in scena nuovi bug, come ad esempio la possibilità di partire dal calcio d’inizio e fare gol in pochi secondi con una facilità disarmante. Scarsa anche la capacità di manovra dell’avversario virtuale, che spesso vediamo trotterellare in orizzontale, senza avere un’idea del perchè siano presenti sul campo un’altra decina di persone, vestite tutte allo stesso modo. Capitolo a parte per le direzioni arbitrali: ben venga qui la differenziazione degli stili, con direttori di gara più severi ed altri british; meno piacevole, invece, la gestione pessima del vantaggio in caso di fuorigioco, che ferma sistematicamente i contropiedi, mentre lascia spesso e volentieri correre quando siamo in mezzo al raddoppio di marcatura da parte del giocatore finito in off-side.

Per quanto riguarda, infine, il controllo manageriale delle partite, abbiamo diverse novità molto gradite. Vediamo innanzitutto, in prestito dalla concorrenza, il grafico delle statistiche, un ottimo strumento per capire “ad occhio” quali sono i giocatori migliori. E’ poi più efficace il cambio di mentalità della squadra, con gli estemi “difesa a oltranza” e “attacco totale” veramente in grado di modificare non solo il baricentro, ma anche tempi di inserimento e posizioni in campo dei giocatori della nostra squadra; migliorato anche il controllo delle tattiche personalizzate e degli schemi, con una grafica più user-friendly.

Toh, un quadrifoglio

L’impatto visivo con Fifa 15, da sempre eccellenza della serie, è quest’anno difficile da valutare. Se da una parte resta valido quanto detto riguardo l’atmosfera delle partite, grazie anche ad un pubblico variegato e numeroso, agli allenatori e a tutta la vita che anima il bordo campo, dall’altra i primi piani lasciano perplessi, con un filtro anti-aliasing che funziona così così, sfocando i contorni del fisico degli atleti tanto da deformarli. Se, ancora, l’erba del campo da gioco è così realistica che quasi si riesce a sentire l’odore di un manto erboso tagliato di fresco, la resa dei lineamenti e delle movenze della maggior parte dei calciatori lascia piuttosto a desiderare. Sono molti, infatti, i giocatori più o meno famosi, salvo poche eccezioni come può essere, per esempio, Messi, che possono essere riconosciuti, a stento, durante le esultanze. Ancora di più, poi, sono quelli che si perdono nella massa durante le partite. Dal primo anno di vero cambio generazionale ci saremmo aspettati decisamente qualcosa di più.

Ottimo, invece, il comparto sonoro, grazie alle numerose tracce di buona musica, che ci faranno compagnia tra i menù, ed alle già citate nuove voci della telecronaca in italiano.

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Uno degli ormai classici mini-giochi della schermata di caricamento: la modalità arena

Commento finale

Fifa 15 può essere ad oggi considerato il miglior titolo calcistico presente sul mercato della next-gen. L’atmosfera durante le partite, la nuova telecronaca e le varie piccole migliorie, grafiche e nelle meccaniche di gioco, giustificano pienamente il cambio generazionale per tutti coloro che lo scorso novembre non avevano ancora fatto “il grande salto”. Per gli altri, invece, l’acquisto dovrebbe essere ponderato veramente con molta attenzione, dato il persistere di problemi storici ancora lontani dalla risoluzione. 

Il nuovo calcistico Ea Sports rischia infatti di diventare, per loro, una delle più costose patch “correttive” della più recente storia videoludica. Troppe poche, a nostro avviso, le novità introdotte, soprattutto nell’era del “sempre connesso” e degli aggiormenti continui alle rose delle nostre squadre preferite.

Pro Contro 
– Atmosfera incredibilmente migliorata
– Licenze per tutti i gusti
– Squadre sperimentali in Fut
– Buon controllo manageriale della squadra
– Nuove animazioni per i portieri… 
– … con annesse nuove papere
– Nuovi bug dell’IA
– Imbarazzante instabilità dei server
– Filtro anti-aliasing che non funziona come dovrebbe
– Rose aggiornate, nuovi menù e poco altro
  Voto Globale: 75 
 
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