Recensione Final Fantasy VII: Rebirth (PC), il viaggio verso l’ignoto continua attraverso un porting fantastico

A distanza di quasi un anno dopo il suo viaggio inaugurale su PlayStation 5, Final Fantasy VII: Rebirth approda su PC (verificato anche Steam Deck) con una serie di significativi miglioramenti tecnici. Si tratta della seconda parte del remake (che si concluderà con una parte 3) dell’iconico Final Fantasy VII di Squaresoft pubblicato nel lontano 1997. I lavori sul progetto sono iniziati subito dopo l’uscita della prima parte del remake nel 2020. Lo sviluppatore – guidato da Naoki Hamaguchi e dal produttore Yoshinori Kitase, che ha anche lavorato al gioco originale del 1997 – ha cercato non solo di preservare lo spirito dell’originale, ma anche di espandere la storia aggiungendo nuovi elementi e approfondendo lo sviluppo dei personaggi. Il capitolo centrale della saga del remake di Final Fantasy VII porta Cloud e compagni lontano da Midgar – in un viaggio attraverso il pianeta – per dare la caccia a Sephiroth e fermare i suoi piani malvagi. Pieno di cose da fare e da vedere, una miriade di missioni secondarie da scoprire e una storia che vi terrà impegnati fin dall’inizio, è un JRPG tentacolare che abbiamo davvero amato giocare. Per un approfondimento, potete leggere la recensione completa della versione PS5 che il nostro buon Danilo ha particolarmente apprezzato definendolo, senza mezzi termini, “un capolavoro assoluto nonché il miglior titolo targato Square Enix degli ultimi anni”.


Versione testata: PC (Steam)


Requisiti di sistema

Di seguito sono riportati i requisiti di sistema ufficiali e una breve descrizione di come cambia la componente visiva a seconda delle impostazioni:

Minimi:

Richiede un processore e un sistema operativo a 64 bit

  • Sistema operativo: Windows 10 64-bit
  • Processore: AMD Ryzen 5 1400 / Intel Core i3-8100
  • Memoria: 16 GB di RAM
  • Scheda video: AMD Radeon RX 6600 (RX 6600 or above required) / Intel Arc A580 / NVIDIA GeForce RTX 2060 (RTX series required)
  • DirectX: Versione 12
  • Memoria: 155 GB di spazio disponibile
  • Note aggiuntive: 1080P / 30FPS (Graphics Quality Preset “Low”), SSD Required. Graphics Cards with Shader Model 6.6 support and OS with DirectX 12 Ultimate support required. 12GB VRAM or above recommended to play on 4k resolution.

Consigliati:

Richiede un processore e un sistema operativo a 64 bit

  • Sistema operativo: Windows 11 64-bit
  • Processore: AMD Ryzen 5 5600 or Ryzen 7 3700X / Intel Core i7-8700 or Core i5-10400
  • Memoria: 16 GB di RAM
  • Scheda video: AMD Radeon RX 6700 XT / NVIDIA GeForce RTX 2070
  • DirectX: Versione 12
  • Memoria: 155 GB di spazio disponibile
  • Note aggiuntive: 1080p / 60FPS (Graphics Quality Preset “Medium”), SSD Required. 12GB VRAM or above recommended to play on 4k resolution.

Impostazioni minime

L’immagine appare meno dettagliata: le texture hanno una risoluzione inferiore, i modelli dei personaggi e gli ambienti sono semplificati. Gli effetti di illuminazione e ombra sono meno evidenti e la quantità complessiva di dettagli visivi è ridotta. I colori potrebbero apparire un po’ più sbiaditi, poiché la post-elaborazione e gli effetti speciali (come bagliore e profondità di campo) sono attivati ​​al minimo o disattivati del tutto.

Impostazioni massime

Al massimo, il gioco rivela l’intera gamma di capacità grafiche: texture di alta qualità, modelli dettagliati, ombre realistiche e illuminazione volumetrica. La post-elaborazione funziona a piena capacità: transizioni morbide e evidenti di luce e ombra, colori saturi, riflessi nitidi e altri effetti visivi che migliorano significativamente il realismo dell’immagine complessiva.


L’edizione definitiva?

Final Fantasy VII: Rebirth prosegue nel reboot della serie cult, sfrutta il DirectX 12 ed è stato progettato per sistemi operativi a 64 bit. La grafica di Final Fantasy VII: Rebirth è sicuramente uno degli aspetti chiave che fanno davvero risaltare il gioco. Utilizzando il rodatissimo Unreal Engine 4, gli sviluppatori hanno raggiunto un incredibile livello di dettaglio e realismo. Ogni personaggio, luogo, bioma ed elemento dell’ambiente sembra vivo, grazie a texture elaborate, un complesso sistema di illuminazione ed effetti cinematografici. Nel dettaglio: L’illuminazione dinamica su PC è significativamente migliorata e consente maggiore chiarezza, una maggiore densità di texture e un aumento della densità dei poligoni di sfondo, così come le ombre, ancora più realistiche. Ciò è particolarmente evidente negli spazi aperti, dove la luce del sole e gli effetti atmosferici come la nebbia o la pioggia creano un senso di enorme immersione. Così come particolare attenzione è stata rivolta all’animazione dei personaggi. Le espressioni facciali, i movimenti e l’interazione con l’ambiente sono elaborati nei minimi dettagli. Ciò consente non solo di rendere più spettacolari le scene di combattimento, ma anche di trasmettere profondità emotiva nei dialoghi e nei momenti più significativi della trama. Il gioco è stato ottimizzato per le schede video moderne, consentendo di scegliere il giusto equilibrio tra prestazioni e qualità grafica (permettendo di scegliere tra tre configurazioni di dettaglio grafico ottimizzate).

Con il supporto al DLSS è possibile ottenere un frame rate fino a 120 fps. Questo rende il titolo molto più fluido rispetto ai 60 fps ottenibili su PlayStation 5, che sono comunque più che sufficienti per una buona esperienza di gioco. Su PC – altresì – è possibile aumentare ulteriormente il livello di dettaglio con texture ad alta risoluzione dinamica, dal 33% al 100% (qui niente supersampling), anti-aliasing migliorato (offre tre opzioni: TAA, TAAU e DLSS) e altre funzionalità grafiche (come i modelli sullo sfondo, l’oceano, i modelli dei personaggi, gli effetti di nebbia, le ombre, il numero di personaggi visualizzati e la distanza da cui verranno visualizzate le loro ombre). C’è anche un’opzione per il font a bassa risoluzione. La maggior parte di queste opzioni può essere impostata su Bassa o Alta, mentre altre su Media o Ultra. Ciò permette anche ai più piccoli dettagli nell’ambiente e nei design dei personaggi di risaltare, rendendo l’esperienza più immersiva.

Inizialmente eravamo un pochino titubanti dati i requisiti tecnici richiesti. Tuttavia, siamo rimasti piacevolmente sorpresi nel vedere la nostra configurazione composta da CPU 5800X di AMD, GPU NVIDIA RTX 3080Ti, 16 GB di RAM e un SSD NVMe PCI-e 4.0, riuscire a gestire Rebirth con relativa facilità permettendoci di giocare in 2K senza problemi e di raggiungere un livello di dettaglio grafico quasi completo (settato su Alto e con anti-aliasing DLSS). A livello di prestazioni, gli fps oscillavano da 85 a 105 (1920×1080) e fra 71 e 86 (2560 x1440) con generalmente cali di FPS minori (e intendiamo dire 2 o 3).

I risultati – nel complesso – sono stati sbalorditivi, dai volti dettagliati dei personaggi (con tanto di riflessi negli occhi dei personaggi e le più piccole rughe sui loro volti) ai tramonti che si riflettono magnificamente nell’ambiente. Il gioco non supporta FidelityFX Super Resolution (FSR) di AMD e XeSS (il che sorprende) e manca anche il supporto all’ultra-wide screen, ma la suite di opzioni grafiche disponibili fanno comunque una grande differenza. Ad esempio, quando ci si trova in ​​una scena in cui il sole sta tramontando e/o le luci intorno si stanno accendono, si crea un’atmosfera che è allo stesso tempo tanto magnifica quanto malinconica. La luce danza sulle superfici degli edifici e sembra quasi di poter sentire il candido calore dei lampioni, il che dà la sensazione di essere nel mondo di gioco. In termini prestazionali, anche durante le battaglie più intense non abbiamo mai notato che il gioco scendesse sotto i 60 fps. I bug sono stati rari e non abbiamo riscontrato crash di alcun tipo. Il port è incredibilmente rifinito, il che fa capire quanto il team abbia imparato dopo le critiche del 2021. Da segnalare solo più di qualche texture pop-in (al pari di PS5), ma non le abbiamo trovate troppo fastidiose.

Sebbene non siano stati aggiunti nuovi contenuti alla versione per PC (dal peso non indifferente di oltre 150 GB), sembra comunque un’esperienza più completa grazie ai tanti miglioramenti tecnici. La grafica e gli alti frame rate rendono le battaglie più intense e coinvolgenti. Gli effetti particellari e i dettagli derivanti dal sistema di illuminazione dinamica nelle battaglie sembrano fantastici, specialmente nelle scene in cui più personaggi eseguono i loro attacchi contemporaneamente e lo schermo si riempie di effetti esplosivi. Si rimane davvero colpiti da ciò che un PC prestazionale può offrire. Sebbene la versione PS5 a 30 fotogrammi e con risoluzione 4K risulti piuttosto buona (al netto di una qualità dell’immagine un po’ sporca anche selezionando la modalità grafica) in termini di nitidezza dell’immagine, impallidisce se confrontata con questa versione PC (che sfoggia una qualità visiva pulita e senza compromessi).

Comandi

Naturalmente, la versione PC consente di giocare con mouse e tastiera, ma vi diciamo chiaramente che il gioco è stato progettato per funzionare al meglio con un controller (abbiamo optato per quello Xbox One anche se è pienamente compatibile con il di DualSense). I controlli della tastiera funzionano, ma richiedono una certa maestria e destrezza muscolare, soprattutto durante le battaglie in cui le combinazioni di tasti complesse possono essere davvero ardue da padroneggiare. Fortunatamente, è possibile riconfigurare i tasti, il che aiuta un po’ (ma non riuscirete mai a raggiungere il livello di perfezione e di naturalezza offerto da un controller tradizionale). Un’altra sfida in termini di controlli tramite tastiera è che la telecamera – in più di una occasione – è risultata imprecisa, specialmente in spazi angusti o durante i combattimenti più frenetici. Questo può portare a commettere errori non voluti perché la telecamera non riesce a tenere il passo. È frustrante, ma per fortuna non è qualcosa che rovina completamente l’esperienza. Optate per il controller, in questo modo le battaglie diventano più intuitive e le combo complesse più facili da eseguire. Soprattutto nei combattimenti più lunghi con i boss, dove precisione e tempismo sono cruciali, un controller fa una differenza significativa.

Stessa musica di qualità

La musica è un altro grande punto di forza del gioco. È impressionante sia su PC che su console, ma con un buon sistema audio o delle cuffie di qualità (come ad esempio le Turtle Beach Stealth 700 Gen 3), l’esperienza è ancora più appagante. Gli arrangiamenti nel gioco sono fra i più epici ed emozionanti dell’industry videoludica, spaziando da melodie drammatiche a melodie più intime a seconda di cosa sta accadendo. Unite la colonna sonora ai magnifici dettagli visivi, e sarete davvero risucchiato nel mondo di gioco.

Performance su ASUS Rog Ally

Final Fantasy VII: Rebirth è un gioco molto esigente ed è stato lanciato – come detto precedentemente – su PC senza opzioni di upscaling come FSR o XeSS. Dopo aver portato la VRAM a
8GB e impostando tutto su medio (ad eccezione del livello di dettaglio del personaggio e degli effetti, impostati su alti), siamo riusciti ad ottenere un’esperienza a 30/35 FPS (elevabili ad una quarantina utilizzando AFMF 2 o software di terze parti Lossless Scaling) con risoluzione a 720p. L’esperienza è stata buona, con lievissimi fenomeni di stuttering. Anche se visivamente il downgrade è evidente, dobbiamo dire che la nitidezza e la qualità dell’immagine è risultata essere comunque buona, complice anche lo schermo di ridotte dimensioni. Non siamo riusciti a goderci l’esperienza portando la qualità su “alto”. I cali di framerate sono stati costanti, addirittura fino a 5 fps, il che ha portato a freeze e blocchi della schermata durante il gioco. Mentre su un preset “basso”, gli fps sono arrivati agevolmente vicini agli 80.

Commento finale

Vale la pena acquistare Final Fantasy VII: Rebirth su PC? Dipende! Se avete già giocato alla versione console, vi diciamo chiaramente di no (non ci sono abbastanza novità per giustificarne l’acquisto), se invece non avete ancora vissuto l’esperienza, la versione PC – a patto di aver una configurazione di un buon livello – è la scelta consigliabile per i miglioramenti grafici, la flessibilità delle impostazioni e la fluidità. Tuttavia, c’è un piccolo bonus per coloro che posseggono i salvataggi di Final Fantasy VII: Remake Intergrade. La versione PC riconosce i salvataggi precedenti e fornisce alcuni piccoli vantaggi. Ad esempio, è possibile ottenere equipaggiamento o oggetti extra che possono darvi un piccolo boost all’inizio del gioco. Questa può essere una bella motivazione per quei giocatori che vogliono vedere come i loro progressi precedenti impattino (seppur limitatamente) sull’esperienza di gioco. Nel complesso, quindi, la versione per PC di Final Fantasy VII: Rebirth è un’esperienza potente che mostra davvero cosa può fare un hardware PC di livello in termini di gaming. Se amate la storia e i personaggi del gioco e avete aspettato con trepidazione la versione per PC, non rimarrete delusi. Square Enix ha realizzato un solido porting che consente a un numero ancora maggiore di giocatori di provare questa epica avventura. La solida base tecnica del gioco, combinata con una storia e un gameplay già fantastici, lo rende un’uscita imperdibile.

9.6

Final Fantasy VII: Rebirth (PC)


Vale la pena acquistare Final Fantasy VII: Rebirth su PC? Dipende! Se avete già giocato alla versione console, vi diciamo chiaramente di no (non ci sono abbastanza novità per giustificarne l'acquisto), se invece non avete ancora vissuto l'esperienza, la versione PC - a patto di aver una configurazione di un buon livello - è la scelta consigliabile per i miglioramenti grafici, la flessibilità delle impostazioni e la fluidità. Tuttavia, c'è un piccolo bonus per coloro che posseggono i salvataggi di Final Fantasy VII: Remake Intergrade. La versione PC riconosce i salvataggi precedenti e fornisce alcuni piccoli vantaggi. Ad esempio, è possibile ottenere equipaggiamento o oggetti extra che possono darvi un piccolo boost all'inizio del gioco. Questa può essere una bella motivazione per quei giocatori che vogliono vedere come i loro progressi precedenti impattino (seppur limitatamente) sull'esperienza di gioco. Nel complesso, quindi, la versione per PC di Final Fantasy VII: Rebirth è un'esperienza potente che mostra davvero cosa può fare un hardware PC di livello in termini di gaming. Se amate la storia e i personaggi del gioco e avete aspettato con trepidazione la versione per PC, non rimarrete delusi. Square Enix ha realizzato un solido porting che consente a un numero ancora maggiore di giocatori di provare questa epica avventura. La solida base tecnica del gioco, combinata con una storia e un gameplay già fantastici, lo rende un'uscita imperdibile.

PRO

Ottimizzazione perfetta su PC | solida implementazione del DLSS | fluidità assicurata grazie ai 120 fps | Graficamente eccezionale |

CONTRO

Il gioco non supporta FidelityFX Super Resolution (FSR) di AMD e XeSS | manca il supporto all’ultra-wide screen | qualche texture pop-in |

4News.it è una fonte di OpenCritic.com, il più grande aggregatore internazionale di review dedicato al mondo dei videogames.

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