C’è qualcosa di incredibilmente rilassante e magnetico in HUTAN. Sarà per la sua peculiare ambientazione, che richiama la bellezza della natura incontaminata del sud-est asiatico. Sarà per la prospettiva di dedicarsi ad un titolo distenstivo, a metà tra pianificazione strategica e grande accessibilità anche per i giocatori solitari.
Dopo aver firmato un classico moderno come Heat, Asger Harding Granerud e Daniel Skjold Pedersen tornano con un titolo che mescola piazzamento tessere e gestione delle risorse nella prospettiva di una foresta pluviale. Tra fiori da coltivare ed habitat da rendere adatti alla fauna locale, HUTAN ricalca le suggestive orme di Harmonies con una personalità tutta sua… tuttavia basterà per distinguersi?
Il titolo è disponibile al prezzo di € 34,99 dal 28 Marzo nei negozi fisici e presso i rivenditori online, distribuito nel nostro Paese da Asmodee Italia.

Confezione di vendita
Il packaging di HUTAN colpisce da subito per due caratteristiche evidenti.
La prima è legata al design estetico. La confezione (26 cm di lunghezza per 26 cm di altezza oltre a 7,5 cm di profondità) è un trionfo di colori che richiamano la lussureggiante foresta pluviale, mettendo al centro dell’attenzione non solo la rigogliosa flora ma anche l’esotica fauna dell’ecosistema indonesiano. La seconda emerge invece con chiarezza quando si prende in mano la proposta Asmodee: il suo peso. Parliamo di circa due kg, un quantitativo che sorprende (e che può rendere scomodo il trasporto a determinate condizioni) visto che, in teoria, non sono comprese componentistiche di grosso calibro. O quantomeno si tratta del pensiero preliminare, che sparisce al momento dell’unboxing.


Al suo interno, HUTAN rivela infatti una generosa selezioni di elementi. Parliamo di 16 plance Foresta Pluviale, 130 Fiori, 64 Alberi, 15 Animali (in legno), un Segnalino Pangolino, 70 carte Fiore, 24 carte Ecosistema ed un blocchetto segnapunti. Numeri consistenti, resi ancor più elevati se si pensa che praticamente quasi ogni elemento è incastonato in una delle (tante) fustelle presenti nella confezione.
Proprio le operazioni iniziali di “defustellamento” tendono a portar via parecchio tempo. Abbiamo impiegato circa quaranta minuti per sbrigare la predisposizione di elementi e pedine compreso l’assemblaggio degli Alberi, che sono 64 ma costituiti da due pezzi ciascuno… quindi 128 complessivi. Parliamo quindi di oltre 250 elementi, realizzati in un cartoncino robusto e resistente, che inevitabilmente richiede un po’ di pazienza all’inizio.
Con un numero così imponente di pedine, HUTAN fornisce altresì un organizer interno da assemblare. Un extra imprescindibile che semplifica enormemente il trasporto e rende molto più rapide le operazioni di inizio e fine partita.



Regole della partita
Come nella migliore tradizione dei titoli a piazzamento tessere, anche HUTAN riesce a coniugare saggiamente immediatezza e strategia sia nella sua configurazione multigiocatore sia nella modalità in solitario.
Ciascun giocatore dispone di quattro tessere fluviali, rappresentazione dell’habitat naturale in cui far crescere Fiori ed Alberi al fine di ospitare la fauna. Ogni tessera presenta degli spazi liberi ed altri in cui son presenti specchi d’acqua. Mentre i primi permettono lo svolgimento di ogni azione, nei secondi non possono trovare spazio Fiori ed Alberi. Il setup iniziale prevede poi la predisposizione di un mercato comune con cinque carte Fiore.
Durante i propri turni, i giocatori dovranno scegliere una carte Fiore dal mercato incassando i relativi segnalini. A quel punto, dovranno disporli sulla personale plancia foresta rispettando la regola dell’adiacenza ortogonale. Posizionare i Fiori assume una rilevanza strategica, visto che impilando due Fiori si da vita ad un Albero. Quando tutte le caselle di un’area ospitano Alberi, l’ultimo piazzato lascia il posto ad un Animale. A loro volta, gli Animali introducono una nuova dinamica strategica in quanto hanno la capacità di incrementare il tasso di crescita sulle aree adiacenti. Si apre così la possibilità di far crescere nuovi Fiori, a condizioni diverse dall’iter tradizionale.
HUTAN può poi essere ulteriormente stratificato e reso maggiormente impegnativo con l’introduzione di appositi Scenari, Sfide e Modifiche. Si tratta di pattuizioni particolari che rendono ogni partita ancor più strategica e stimolante.
La partita si svolge in nove round complessivi, con ogni giocatore che ha due turni per round. Il giocatore che avrà accumulato il maggior numero di punti (a seconda del numero di alberi, di zone completate, di animali ed obiettivi raggiunti) sarà il vincitore.



L’esperienza di gioco
HUTAN è stato in grado di alimentare la nostra inesauribile passione per i titoli fondati sul piazzamento tessere ed annessa gestione delle risorse.
Grazie ad un regolamento totalmente accessibile nella sua estrema immediatezza ed al suo carattere sempre appassionante, il titolo Asmodee ha confermato l’ottimo intuito dei propri designer. Ovviamente parte del merito è da condividere anche con la splendida direzione artistica del veterano Vincent Dutrait con un tratto che ci ha ricordato uno stile da enciclopedia illustrata anni ’80. Bellissimo.

I profili strategici di HUTAN son assolumente apprezzabili, con una richiesta di attenzione crescente. Ogni decisione è importante e la pianificazione fa la differenza in ogni partita, con una varietà di situazioni davvero buona. Come già citato, il sistema di sfide e missioni garantisce una longevità ancora più alta ad un tipo di gioco già longevo per definizione. Da applausi la modalità in solitario, che guadagna rigiocabilità e mordente grazie a Scenari, Sfide e Modifiche.
HUTAN tuttavia soffre di qualche piccolo difetto. Anzitutto, la grande quantità di materiali paga un inevitabile dazio dal punto di vista della potenziale confusione visiva delle partite. Da un lato, assistere allo sviluppo verticale di foreste che nascono e si popolano è gratificante. D’altro canto, quando avrete tutte le plancie stracolte di segnalini, il colpo d’occhio potrebbe diventare anche fin troppo caotico e sovrappopolato. Magari una differenziazione dei materiali avrebbe aiutato, anche se è verosimile che questo avrebbe comportato un eccessivo innalzamento del costo del titolo.
Al tempo stesso, HUTAN vive ancora una scomoda concorrenza proprio con quell’Harmonies di cui avevamo parlato in premessa. Condividendone parte del concept di partenza e delle suggestive ambientazioni naturalistiche, l’eleganza del titolo di Johan Benvenuto (dalle meccaniche ai materiali passando per la direzione artistica) rischia di mettere in ombra il seppur ottimo HUTAN. Insomma: un po’ una sfortuna uscire sul mercato a distanza così ravvicinata. Soprattutto viste le innagabili qualità e la grande personalità del prodotto di Granerud e Pedersen.



Commento finale
Dopo aver creato quel classico moderno di nome Heat, Asger Harding Granerud e Daniel Skjold Pedersen tornano con HUTAN. Piazzare tessere e gestire risorse nella foresta pluviale indonesiana si è rivelata un’esperienza tanto distensiva quanto avvincente grazie a regole semplici ed un’ottima profondità strategica anche con la modalità in solitario. Al netto di una componentistica a tratti esuberante nelle quantità e di un concept che rievoca recenti best seller, la nuova proposta di Asmodee Italia vi farà scoprire il piacere di curare un ecosistema tra foreste rigogliose ed animali selvaggi.
Si ringrazia Asmodee Italia per il gioco