Puffi Kart (versione italiana di Smurfs Kart) rappresenta l’antipasto con il quale IMPS intende iniziare i festeggiamenti per i 65° anniversario del brand nel 2023. Una entrée, per dirla alla francese, affidata ad Eden Games, studio noto per la sua competenza nei racing game (Gear.Club Unlimited, Test Drive Unlimited, V-Rally).
Pubblicato da Microids, Puffi Kart sfrutta dunque la licenza di cui IMPS è titolare per portare i personaggi ideati nel 1958 dal fumettista belga Peyo nel rutilante mondo delle corse con i kart. Una scelta non priva di ardore, vista la volontà di destinare il prodotto ad un’unica console, casa del re indiscusso Mario Kart 8 Deluxe. Riusciranno i nostri puffosi amici a competere con i mostri sacri del genere?
Puffi Kart è disponibile dal 15 Novembre in esclusiva per Nintendo Switch.
Versione testata: Nintendo Switch
Che gioco è?
Puffi Kart segna il ritorno del brand nel mondo delle corse, dopo il non entusiasmante Smurf Racer! (noto anche come 3, 2, 1, Smurf!) uscito nel lontano 2001 per la prima PlayStation.
Il titolo non ha un preambolo narrativo. Gli omini blu si ritrovano semplicemente ad affrontare corse emozionanti in locations ispirate alla loro storia editoriale, dal loro amichevole Villaggio fino alla lugubre casa di Gargamella e della pestifera Birba. I personaggi presenti, che spaziano dal classico Grande Puffo fino a proposte piuttosto originali, si butteranno in pista per tagliare il traguardo per primi, dandosi battaglia a suon di derapate e colpi proibiti.
Un tradizionale gioco di kart che sposa una presentazione generale coerente con il materiale di partenza. I personaggi e le ambientazioni firmate dal fumettista Peyo prendono vita attraverso un comparto tecnico discreto e senza sbavature, grazie anche ad un accorto uso dei cromatismi. Colori saturi che regalano contrasti accesi si alternano ad acquarelli delicati, per una direzione artistica generale visivamente piacevole. Una soluzione che esalta la simpatia dei piccoli protagonisti e le particolarità dei kart, realizzati con dovizia di particolari.
Proprio il rispetto del brand è un aspetto che appare pacificamente evidente. Gli sviluppatori hanno infatti compreso le caratteristiche essenziali che hanno reso celebri i Puffi, regalando un’atmosfera divertente e scanzonata adatta non solo ai fan più sfegatati ma anche a spensierate gare tra amici, grazie ad un solido multiplayer locale.
Perché giocarlo?
Puffi Kart si propone come un onesto racing game dedicato agli appassionati del brand, non senza proporre qualche piccolo spunto interessante.
Eden Games fa infatti valere la propria esperienza e competenza nel genere racing, optando per un modello di guida solido e responsivo. La sensazione di velocità è adeguata ed il meccanismo di derapate, sebbene tradizionale, funziona fluidamente. Sorprende invece la curva di difficoltà: lungi dal proporre una sfida troppo impegnativa, il successo non appare sempre scontato come in altri kart game. Sia nei tornei, sia nelle time trial, sarà richiesta una guida pulita ed un sapiente uso delle armi disponibili. L’IA infatti è piuttosto agguerrita ed occorrerà attenzione per avere la meglio e tagliare per primi il traguardo.
Strutturalmente, Puffi Kart propone un titolo semplice e schematico. Accanto alle gare singole, troveremo infatti le classiche coppe. Si tratta di classiche competizioni composte ciascuna da quattro gare, nelle quali dovrete puntare al miglior piazzamento finale. Prima di iniziare ciascuna gara, potrete contare su una spinta extra bloccando l’accelerometro nell’area giusta di un comodo indicatore per massimizzare lo sprint iniziale. Nel corso delle competizioni, potrete raccogliere diverse armi dalle casse, nonché bacche con le quali potenziare la vostra velocità massima. Come il genere tradizionalmente impone, dovrete dunque imparare a gestire l’imprevisto, massimizzando le risorse che troverete per difendere la posizione o per recuperare il terreno perso.
Presenti inoltre anche le time trials. Quest’ultime vi inciteranno a battere i tempi migliori registrati da qualche puffoso concittadino, spingendovi a conoscere a fondo i tracciati e le sue scorciatoie. Anche il multiplayer fa parte dell’offerta ludica, con una modalità in locale che può ospitare fino a quattro giocatori in contemporanea con uno splitscreen piuttosto vintage.
Sono dodici i Puffi disponibili, ognuno diverso esteticamente e con un’abilità specifica sulla quale contare. Grande Puffo potrà addormentare gli avversari, Astropuffo trasformerà la propria vettura in un razzo, Chef infliggerà status alterati con le sue torte, Puffetta ammalierà gli avversari rallentandone i movimenti, e così via. Sono abilità che si traducono in vantaggi piuttosto simili tra loro, che tuttavia trasmettono una sufficiente personalità a ciascun personaggio.
Perché no?
La produzione Eden Games, nonostante si presenti come un kart game strutturalmente valido, inciampa purtroppo in alcune problematiche che gli impediscono di ritagliarsi un posto tra i migliori titoli del genere.
Puffi Kart presenta sfortunatamente un’offerta ludica molto ridotta. I tracciati presenti rievocano alcuni luoghi rappresentativi dell’immaginario degli omini blu: seppur discretamente vari, non colpiscono però per particolari guizzi di originalità. Purtroppo, il problema principale è che sono solamente dodici. Un numero sinceramente troppo basso se paragonato agli sforzi produttivi messi in campo da altri competitor come il recente Nickelodeon Kart Racers 3: Slime Speedway (qui la nostra recensione). Pochi tracciati che vengono proposti in equivalenti gare a tempo ed appena tre tornei. Esiste una classe superiore e la modalità mirror che permette di moltiplicare le ore di gameplay, ma si tratta di feature standard per il genere che rappresentano oramai il minimo sindacale in tema kart. Una penuria che non viene salvata neanche dal comparto audio, parimenti povero, con musiche anonime e poco ispirate.
Il modello di guida, nonostante sia molto valido grazie agli sforzi di Eden Games, propone una carente diversificazione dei personaggi. I Puffi presenti infatti si differenziano principalmente per l’arma speciale che possono utilizzare, mentre il modello di guida resta sostanzialmente sempre lo stesso. Non ci sono infatti statistiche individuali, né possibilità di personalizzare le prestazioni dei kart disponibili. Le stesse dimensioni delle piccole vetture non incidono grandemente sulla manovrabilità, che risulta pressoché identica a sé stessa a prescindere dell’omino blu selezionato. Una carenza piuttosto straniante che di fatto mina la varietà e rigiocabilità del titolo, anche nel multiplayer locale disponibile.
Anche le modalità presenti appaiono fin troppo risicate, limitandosi alla gara singola e ai citati tornei e gare a tempo. Non sono presenti modalità con prove specifiche, o una storia da seguire. Un peccato, visto il potenziale del brand. Il titolo tenta di salvarsi con un colpo di reni offrendo un grande quantitativo di sticker da sbloccare, rappresentanti i piccoli protagonisti con il loro inconfondibile stile fumettistico. Si tratta di un palliativo contenuto, legato all’uso dei personaggi, al completamento delle modalità disponibili ed alla ripetizione di determinate azioni durante le gare. Un simpatico extra ma inconsistente, che non può sopperire alla carenza contenutiva.
Commento finale
Puffi Kart arriva su Nintendo Switch grazie ai capaci ragazzi di Eden Games. Una produzione che si dimostra ludicamente convincente, con un gameplay solido ed una struttura tradizionale, in linea con il genere di riferimento. Purtroppo la sensazione è che il titolo abbia potuto contare su un tempo di sviluppo troppo ristretto, a causa della penuria di tracciati e modalità, nonché della scarsa diversificazione e varietà intrinseca. Il titolo non riesce pertanto a puntare agli onori riservati ai mostri sacri del genere, restando tuttavia un gradevole titolo per i fan del brand.