I dialoghi la fanno da padrona
Come già detto, Last Window, può essere considerato una sorta di avventura grafica. Il sistema di gioco ci permetterà di tenere il DS come se fosse un libro e dividerà l’azione tra i due schermi della console. In quello di sinistra sarà sempre visibile il protagonista durante le conversazioni con i vari personaggi che inconteremo, durante l’analisi di oggetti o la risoluzione di enigmi, mentre durante la normale esplorazione dei luoghi visitabili verranno visualizzati gli ambienti di gioco in cui ci muoveremo, attraverso una visuale in prima persona. Nello schermo di destra invece verranno visualizzati i vari oggetti da esaminare, le persone che interrogheremo e la mappa del luogo con tanto di segnalino utile a controllare la nostra posizione.
Il sistema di gioco è molto basato sui dialoghi con i diversi personaggi che abitano il palazzo, tant’è che la maggior parte delle ore impiegate per portare a termine l’avventura, le passeremo impegnati a dialogare con i suddetti personaggi; il che potrebbe essere visto da alcuni come un pregio, ma potrebbe in differenti casi stancare gli utenti poco pazienti, i quali potrebbero restare negativamente colpiti dalla lunghezza e la quantità di dialoghi che il titolo offrirà nelle diverse ore di gioco.
Particolare poi è il sistema di “interrogatori” creato dagli sviluppatori, grazie al quale sarà possibile in diverse occasioni decidere quale domanda porre e soprattutto in quale tono rivolgerla, senza dimenticare la possibilità di prendere appunti e rileggerli, grazie al block-notes presente nel menù in basso. Per quanto riguarda i dialoghi, va anche detto che bisognerà fare molta attenzione, dal momento che se ci comporteremo in modo errato con i nostri interlocutori si potrà rischiare di fallire dovendo così ripartire dall’ultimo salvataggio. Una menzione speciale in questo senso la meritano proprio i diversi personaggi che incontreremo, tutti creati in modo da avere un carattere differente e ben delineato, regalando così ulteriore varietà all’esperienza di gioco; questi infatti potranno variare, tanto per fare qualche esempio, dalla ragazza apparentemente ingenua a quella con un carattere forte, al musicista squattrinato e via discorrendo.
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Molto importante è poi l’esplorazione dei vari luoghi. Partendo dal presupposto che l’ambientazione principale del gioco sarà appunto il Cape West, per lo più ci muoveremo nell’atrio, all’interno di diverse stanze e appartamenti e così via. Ognuno di questi, in puro stile avventura grafica, dovrà essere controllato nel miglior modo possibile, alla continua ricerca di eventuali oggetti che verranno raccolti nell’apposito porta oggetti indicato nel menù da una borsa, ed indizi che possano servire al prosieguo dell’avventura.
Al contrario un aspetto di gioco da migliorare può essere trovato negli enigmi che il buon Kyle dovrà risolvere in alcune occasioni. Questi purtroppo, pur variando da semplici casseforti da aprire ad altri basati sulla logica, saranno relativamente semplici da risolvere, il che potrebbe far storcere il naso agli amanti dei cosiddetti “punta e clicca” pieni di enigmi complicati.
Interessante invece è l’aggiunta, rispetto al precedente episodio, di una sorta di riassunto alla fine di ogni capitolo di gioco, sotto forma di libro intitolato appunto Last Window. In pratica una volta portato a termine uno dei capitoli dell’avventura, il nostro protagonista riepilogherà gli avvenimenti principali avvenuti nella giornata, e per rendere partecipe il giocatore si dovrà rispondere in maniera corretta alle varie domande che ci verranno poste. Certamente un modo interessante e divertente di riportare alla mente del giocatore gli avvenimenti salienti avvenuti durante l’avventura.
Infine un’ulteriore nota positiva relativa al titolo sviluppato da Cing è senza alcun dubbio l’ottimo ed il continuo utilizzo delle principali funzioni del DS. Come già detto infatti, i due schermi della piccola console saranno utilizzati costantemente sia che ci si trovi in normali fasi di gioco che durante le ottime scene di intermezzo; stessa cosa è toccata al touch-screen e relativo stylus, utilizzati dagli utenti per interagire con il menù e compiere varie azioni quali scegliere le domande da porre agli interrogati, risolvere i differenti enigmi e molte altre cose. Unico appunto a tal proposito può essere fatto per quanto riguarda il microfono, totalmente inutilizzato durante tutto il corso della storia.