Quando la fine sembrava giunta, gli eroi dell’umanità arrivarono dal cielo. E la vittoria divenne vicina.
Sin dall’inizio dei tempi, l’uomo è sempre stato bramoso di conoscenza: nel voler andare oltre le proprie possibilità, scoprire nuove terre, tecnologie ed invenzioni che migliorassero la semplice vita di tutti i giorni, lo spirito umano si è sempre spinto oltre i suoi limiti . Una volta la terra misteriosa da scoprire poteva essere il continente lontano che si poggiava sul grande oceano. Ora nel 2010 e poi nel futuro, sarà il grande mare di stelle il vero obiettivo della nostra razza; mai doma, forse confusa, ma sempre determinata. Mass Effect, il gioco di ruolo fantascientifico realizzato da Bioware per PC e Xbox 360, ha avuto il grande merito, forse per la prima volta nel mondo dei videogames, di rappresentare in maniera compiuta quest’aspetto dell’animo umano e regalare al giocatore la magnifica sensazione del viaggio spaziale, l’addentrarsi in galassie ignote, il sapore che solo la “Frontiera”, l’ultima, con i suoi panorami affascinanti e allo stesso tempo inquietanti, puo’ regalare.
Non deve essere stato facile in questo senso sviluppare un seguito non limitandosi ad annullare i difetti del predecessore, ma i ragazzi canadesi, si sa, sono fottutamente bravi e Mass Effect 2, con prepotenza e indubbio merito è destinato ad entrare nella storia. Di questa generazione sicuramente, e, forse per l’intera trilogia, dell’intera storia dei videogames.