Recensione Never Alone: Arctic Collection (Nintendo Switch)

Never Alone è un puzzle platform diverso dagli altri. È stato infatti concepito con l’intento di creare un’esperienza coinvolgente per i giocatori, immergendoli nella storia e le leggende degli Iñupiat, un popolo nativo dell’Alaska. Considerando il genere c’erano tutte le premesse affinché il titolo sviluppato da Upper One Games (e nello specifico da quasi 40 membri della comunità dei nativi dell’Alaska) potesse sposarsi alla perfezione con l’ibrida di Nintendo. Purtroppo, il porting per Switch – seppur di buona qualità – non è perfetto.

Never Alone è stato pubblicato su PC e console nel 2014, con una versione Wii U (e altre piattaforme) rilasciata nel 2015. Va notato che la versione Switch include tutti i DLC delle precedenti iterazioni.


Versione testata: Nintendo Switch


Un’ambientazione idilliaca

Visivamente, Never Alone è sbalorditivo e abbraccia uno stile da cartone animato con influenze scrimshaw. L’ambientazione innevata offre un’atmosfera incredibile, con bufere di neve e acque ghiacciate che percorrono con un brivido il corpo di chi sta giocando. Lo sfondo e i personaggi sono resi in modo realistico, conferendogli ancora più autenticità.

La colonna sonora è altrettanto piacevole, con melodie ambient che si adattano perfettamente allo sfondo imbiancato. Ci sono anche momenti di completo silenzio, che enfatizzano la quiete dell’ambiente.

Una storia avventurosa e coinvolgente

I venti gelidi sono importanti e costituiscono la base della storia. Il giocatore è infatti chiamato ad indossare i panni (ed il pelo) di due personaggi, Nuna e Fox. I due intraprendono una missione per trovare la fonte della bufera di neve, che sta distruggendo il villaggio di Nuna. Lungo la strada, saremo chiamati ad affrontare diversi pericoli, dagli orsi polari a un uomo cattivo che vuole l’arma di Nuna. Anche l’ambiente stesso è intriso di pericoli. La maggior parte del tempo, tuttavia, è dedicato alla risoluzione di enigmi, fondamentali per progredire nel nostro viaggio.

È possibile controllare sia Nuna che Fox, facendo un rapido switch mediante il pulsante X. C’è anche l’opportunità di giocare in cooperativa, con due giocatori che controllano un personaggio ciascuno.

Nuna e Fox hanno abilità diverse che si completano a vicenda, lavorando insieme per superare i passaggi bloccati che costituiscono la base degli enigmi. Nuna controlla un’arma simile a una fionda (nello specifico una Bola), che può rompere il ghiaccio e altri ostacoli oltre ad evocare uno spirito. La “volpe”, d’altra parte, può arrampicarsi sui muri per raggiungere le aree più alte. Ancora più importante, può anche comunicare con gli spiriti antichi, che aprono percorsi altrimenti invisibili.

Difficoltà nella media ma controlli da rivedere

Never Alone non è un gioco particolarmente difficile, anche se ci sono stati momenti in cui siam ostati colti alla sprovvista e di conseguenza siamo passati a miglior vita. Il motivo, è da ricercarsi soprattutto nei controlli, in alcuni frangenti a dir poco frustranti, in particolare con la fionda di Nuna. La sua arma è piuttosto difficoltosa e lenta da controllare con la levetta destra. Fortunatamente si hanno a disposizione munizioni illimitate. Di tanto in tanto, però, sarete inseguiti da un nemico, il che sta a significare che saranno necessarie manovre rapide. Sebbene questi inseguimenti forniscano un bel cambio di ritmo, è davvero difficile fermarsi, mirare e sparare ad un ostacolo senza essere uccisi da qualunque cosa ci stia inseguendo.

Poteva essere perfetto e invece …

Abbiamo anche riscontrato alcuni problemi tecnici, nello specifico nelle sezioni cooperative con Fox; infatti mentre si controlla uno dei due personaggi, l’altro seguirà quanto fatto dal compagno, il problema che più di una volta è capitato che l’altro personaggio rimanesse fermo durante una sequenza di inseguimento o semplicemente saltava troppo presto o troppo tardi. Mentre in multiplayer questi problemi sono drasticamente ridotti, quando ha funzionato in single player, è stato un divertente sistema per la risoluzione degli enigmi.

Foxtales e non solo

La storia principale è un’esperienza relativamente breve che dura circa 4 ore e il DLC aggiuntivo “Foxtales” offre al gioco un’altra avventura di breve durata. È chiaro chela differenza di stagione tra il primo gioco e questo componente aggiuntivo incide tantissimo sull’immersività ambientale e lo stile. Questa volta è ambientato in primavera, mentre il gelido paese delle meraviglie, offriva un’ambientazione molto più luminosa e ispirata con puzzle ed enigmi più coinvolgenti da affrontare. È presente lo stesso sistema, ovvero passare da Nuna a Fox e viceversa, ma si percepisce una minore enfasi sul tempismo il che porta a un’esperienza complessivamente più fluida e leggera.

Un’altra aggiunta che rende la l’esperienza ancora più profonda è data dai video sbloccabili (24 per la precisione) che è possibile raccogliere lungo il percorso. Questi brevi documentari descrivono il popolo Iñupiat e le loro storie. Sono realizzati molto bene e sono davvero interessanti da guardare, aggiungendo un po’ di longevità, unicità e persino educazione al gioco. L’obiettivo dello sviluppatore è chiaramente quello di sensibilizzare il pubblico su queste storie tradizionali.

Commento finale

Nel complesso, Never Alone: Arctic Collection è un titolo suggestivo che narra benissimo la storia tradizionale dei nativi dell’Alaska. Ci sono alcuni momenti leggermente frustranti che gli impediscono di raggiungere la perfezione su Nintendo Switch, ma vi assicuriamo, se non l’avete già vissuta, che questa è un’esperienza unica, appagante e divertente che può essere portata a compimento in pochissime ore.

Se questo articolo vi è piaciuto, supportateci iscrivendovi ai nostri social:
YouTube | Telegram | Facebook | Gruppo FB | Twitch | Twitter | Instagram

Seguici sui nostri social media

7.9

Never Alone: Arctic Collection


Nel complesso, Never Alone: Arctic Collection è un titolo suggestivo che narra benissimo la storia tradizionale dei nativi dell'Alaska. Ci sono alcuni momenti leggermente frustranti che gli impediscono di raggiungere la perfezione, ma vi assicuriamo, se non l’avete già vissuta, che questa è un’esperienza unica, appagante e divertente che può essere portata a compimento in pochissime ore.

PRO

Lo stile artistico di Scrimshaw si abbina magnificamente agli ambienti, I video documentari sbloccabili rendono ancora più coinvolgente l'esperienza di gioco

CONTRO

Qualche problema tecnico che mina l'esperienza di gioco
Riccardo Amalfitano
Riccardo Amalfitano
Videogiocatore sin dalla "tenera" età, amante anche di manga, cinema e serie TV. Ho dimenticato qualcosa? Sicuramente!

Rispondi

Ultimi Articoli

Related articles

Follow us on Social Media