Resident Evil 4 Remake è insieme a Resident Evil 2 e a Resident Evil 3, fra i migliori (se non il migliore in assoluto) remake mai realizzato. Un titolo a dir poco formidabile che è stato in grado di “omaggiare” l’originale, mantenendone intatta l’essenza, ma introducendo tutta una serie di incredibili migliorie, dando quindi al prodotto un aspetto più survivalista in un mix perfetto tra la gestione delle risorse (dei classici giochi di Resident Evil) e la svolta action intrapresa proprio con l’originale RE4. Sebbene si tratti di un prodotto eccellente, qualcosa mancava. Oltre alla modalità “Mercenari” condivisa con gli utenti Nintendo GameCube, chi ha giocato alla versione PlayStation 2, ricorderà un’altra interessante modalità; stiamo parlando della “campagna” Separate Ways incentrata sul personaggio secondario, l’affascinante Ada Wong. E proprio a distanza di circa sei mesi dal lancio di Resident Evil 4 Remake, torna come DLC espandendo in modo significativo la storia di Resident Evil 4 Remake e fornendo una nuova occasione per tornare a rigiocare uno dei migliori giochi della saga.
Versione testata: PlayStation 5
Storia
Raccontato dal punto di vista del misterioso personaggio “vestito di rosso”, Separate Ways segue la missione “parallela” di Ada Wong mentre Leon S. Kennedy è impegnato a tentare di salvare la figlia del presidente Ashley Graham. È in missione per conto di Albert Wesker che le ha commissionato un “furto”, quello dell’Ambra dalle grinfie di Osmund Saddler, con lo scanzonato Luis che funge da aiutante. Il tutto, della durata di circa 5 ore e per sette entusiasmanti capitoli – oltre a colmare alcune lacune narrative, va ad ampliare i luoghi del villaggio rurale, del Castello e dell’Isola del gioco base con nuove aree, funzionalità e meccaniche, che sicuramente (per esperienza), entusiasmerà anche chi ha già giocato al DLC originale su PS2. E lo fa ad un ritmo galoppante, aumentando la densità di nemici e di battaglie contro i boss (leggermente più ardue da portare a compimento) in molti degli stessi punti della campagna di Leon.
Gameplay
Per la maggior parte, Separate Ways funziona in modo del tutto identico al gioco base. Ada usa armi simili a quelle di Leon, porta con sé una valigetta identica ed è, presumibilmente, l’unica altra cliente del vendor. Tuttavia, ha dalla sua un rampino (che ben si lega alla natura più agile di Ada). Oltre ad essere piuttosto caratteristico per un personaggio davvero unico, consente ad Ada di attraversare rapidamente l’ambiente ed evitare pericoli e/o raggiungere nuove aree e punti di osservazione – purtroppo – inaccessibili per il buon Leon. Si tratta sicuramente di un espediente interessante e divertente da utilizzare che va a spiegare anche come Ada riesca a “stare sempre un passo avanti” al nostro “Agente Americano”.
Tuttavia, il rampino da il meglio di se durante il combattimento. Ada è in grado di eseguire (quando a schermo compare il relativo comando) attacchi corpo a corpo a distanza sui nemici e può persino rimuovere gli scudi con un potenziamento sbloccabile in via del tutto opzionale, senza considerare che alcuni scontri, proprio grazie al rampino (El Gigante e Osmund Saddler su tutti) sono totalmente diversi rispetto a quelli che affronta Leon. Insomma, il rampino non cambia drasticamente l’eccellente combat system di Resident Evil 4 Remake, ma grazie alla possibilità di poter oscillare in aria per calciare un nemico invece di avvicinarsi, aggiunge quel tocco di stile in più.
C’è da dire, che a differenza di Leon, nei panni di Ada, sarebbe del tutto possibile concludere il DLC senza sparare “quasi” neanche un colpo d’arma da fuoco. Infatti, oltre al già citato rampino, è possibile utilizzare un coltello da combattimento – che vi permette di avvicinarvi di soppiatto ai nemici e una balestra (utilizzabile anche con dardi esplosivi). Se la situazione si “complica”, come anticipato, l’armamentario è praticamente identico a quello di Leon, fra mitra, pistole, fucili (a canne mozze e di precisione).
Dulcis in fundo, e stavolta parliamo delle meccaniche esplorative e di risoluzione degli enigmi, Ada – proprio per non farsi mancare nulla – può avvalersi di un sistema denominato “Interactive Retinal Inquiry System“. Si tratta di una tecnologia di scansione che permette – tramite il suo HUD – di individuare impronte sulle tastiere (per capire qual è il codice di accesso), tenere traccia di impronte di scarpe e altro ancora. Ciò aggiunge ulteriore unicità ad Ada e alle sue chiare inclinazioni da “spia”.
Tutto ciò crea una storia che si lega alla perfezione alla trama generale di Resident Evil 4, pur essendo abbastanza distinta e definitiva da rendere Ada un personaggio davvero unico. I filmati rivelano il modo in cui Ada influenza alcuni degli eventi della campagna di Leon, ma Separate Ways va ben oltre. Ad esempio – ATTENZIONE BREVE SPOILER – viene svelato che è proprio Ada a suonare la campana della chiesa all’inizio del gioco per salvare Leon dall’orda di Ganados che lo attacca nel villaggio. Oppure, giunti alla chiesa dove è imprigionata Ashley, sarà chiaramente udibile il pianto della ragazza mentre attende che Leon la venga a trarre in salvo. L’altro entusiasmante vantaggio di giocare a Separate Ways è che aggiunge alcune sequenze del gioco originale che non sono state incluse nel remake. Piccoli dettagli come questo elevano davvero l’esperienza, soprattutto per i fan del brand “horrifico”.
Commento finale
Separate Ways è sicuramente – considerando anche il prezzo (9,99 €) un DLC ben sviluppato in grado non solo di colmare alcune evidenti lacune narrative della campagna principale di Leon ma di aggiungere un ulteriore livello di profondità (grazie all’agilità e ai “gadget” tecnologici di Ada) ad un gameplay già piuttosto buono, contribuendo notevolmente a rendere l’esperienza del remake di RE4 – grazie anche al fatto che riesce a legarsi alla perfezione alla trama generale del gioco – davvero completa e che vale la pena assolutamente di provare.